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bernard mandeville, medico, filosofo e giornalista, deve la sua fama a "la favola delle api, ovvero vizi privati e pubblici benefici". nella tradizione filosofica, il suo nome e` legato al tema delle passioni come debolezze da cui ricavare benefici e a quello dell`utilita` sociale dello sfruttamento dei vizi. la sua figura e` servita a rappresentare il libertino cinico per antonomasia e la scarsita` di informazioni biografiche ha favorito manipolazioni strumentali della sua opera. le ricerche degli ultimi anni hanno restituito dignita` al suo pensiero: per mandeville l`uomo e` un animale egoista dominato dalle passioni, ma e` ad esse che si deve lo sviluppo della societa`, dato che la ricerca dell`approvazione lo spinge verso comportamenti socialmente accettabili.

famiglia contadina. nonni socialisti. a 19 anni franco grillini, aveva dei progetti. studio (pedagogia), impegno politico (nel pdup) e un matrimonio con la donna che amava. aveva gia` deciso persino il numero dei figli che avrebbero avuto: otto. invece l`incontro con un ragazzo gli ha cambiato la vita. scopertosi omosessuale (ma ci mettera` anni ad accettarlo), grillini dedichera` la sua esistenza alla battaglia per il riconoscimento dei diritti civili di gay e transessuali, diventando uno volto noto del movimento italiano. "chi non l`ha sperimentato non puo` immaginare cosa volesse dire essere omosessuali in italia 25 anni fa" racconta oggi in questa autobiografia scritta con laura maragnani, che testimonia in presa diretta una lotta dura e gentile nel nome della dignita` e dell`uguaglianza. questa e` la storia, tra pubblico e privato, di questo quarto di secolo: lotte e scandali, amori e dolori, i campeggi in calabria e le serate al cassero, storica sede dell`arcigay frequentata da mezza bologna, con la "cesarina" che si prendeva gioco di ogni tabu`. ci sono poi gli allegri gay pride e quello piu` controverso nella roma del giubileo con uno spaesato veltroni che si ritrova alla testa del corteo. e infine il meticoloso lavoro di deputato in un parlamento alle prese con i pacs, tra "omocidi" rimossi e aggressioni omofobe, delusioni politiche e attacchi del vaticano.

da anni le donne italiane tacciono. per fortuna non l`autrice de "il corpo delle donne". lei si e` ribellata alla dittatura dei media usando per il suo documentario di denuncia le stesse immagini televisive che quotidianamente offendono la dignita` femminile. "perche` le donne italiane continuano a sopportare una televisione che le umilia profondamente?" chiede lorella zanardo. "perche` le donne hanno silenziosamente introiettato il presunto modello maschile di bellezza e perche` le donne italiane accettano di lavorare piu` di tutte le donne europee?" attraverso i commenti che le lettrici del blog ilcorpodelledonne.com le inviano, lorella zanardo intuisce che il silenzio delle donne e` solo nella sfera pubblica, mentre nell`ambito privato sono in atto cambiamenti profondi che la societa` e la politica non sono in grado di riconoscere. dice lorella zanardo: "se con il documentario mi ero proposta di lavorare sulla consapevolezza delle donne, di stimolarla e se possibile di approfondirla, a partire dai danni provocati dalla tv, il libro contempla anche la proposta di un metodo concreto su come educare i piu` giovani a una visione critica dei media: `nuovi occhi per la tv` diventa cosi` un percorso formativo per cambiare, da subito e concretamente". piu` di un manifesto, piu` della ricostruzione di una stagione di lotta contro l`arroganza televisiva, "il corpo delle donne" e` innanzitutto la storia di una donna che ha finalmente detto basta all`abuso mediatico del corpo femminile.

un appuntamento memorabile per i cultori del genere e per tutti coloro che amano la letteratura d`intrattenimento intelligente. da una produzione ricchissima sono stati scelti ventinove racconti di autori importanti, da h. g. wells a robert sheckley, da philip k. dick a ray bradbury, da richard matheson al grande maestro isaac asimov. colpi di scena, dimensioni stravolte, ora grottesche ora caricaturali, interrogano il presente nello schermo deformato del futuribile, facendo di questa storica antologia, pubblicata per la prima volta nel 1959, una galassia di racconti vorticosi e incalzanti, destinati a rimanere nel tempo.

anteo crocioni e` un giovane contadino marchigiano degli anni `50. conosce bene il suo lavoro e l`ambiente in cui vive, ama la moglie, la casa, la terra. attraverso l`osservazione dei corpi animali e vegetali, le combinazioni di macchine immaginarie, la lettura di testi filosofici e scientifici, le meditazioni solitarie sulle stagioni, viene maturando la visione di un futuro , di una e , di una progressiva rigenerazione del mondo: e affida la sua utopia a un trattato. i compaesani, ancora dominati dalla paura e dal sacro rispetto delle istituzioni, lo mettono presto al bando. abbandonato anche dalla moglie, che non lo capisce, anteo va a roma per cercarla e far conoscere il suo trattato: e li` la vicenda trovera` la sua drammatica conclusione. nel secondo romanzo di volponi emerge vivissimo il rapporto fra mondo contadino e mondo industriale-cittadino, la carica eversiva dell`ideologia contro i ritardi, le chiusure e le sordita` morali della societa` italiana, la fervida sperimentazione linguistica e stilistica.

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