una storia di ossessione e di disincanto, di tradimento e di ricerca di una verita` ambigua, che si svolge nelle strade di una parigi trasfigurata di malinconia. l`ispettore di polizia chess appartiene alla schiera di quegli uomini ormai costretti a scendere a compromessi per sopravvivere. gia` declassato per i suoi continui contrasti con i colleghi corrotti, si e` visto infine togliere anche il suo ultimo rifugio. la notte. il turno di quelli incapaci di adattarsi alle regole del gioco. ma adesso deve tornare ad accettare un incarico. lo deve a un amico, e a una donna che non meritava quello che le e` successo. un`indagine inevitabile, che lo costringe a inoltrarsi in un labirinto in cui la crudelta` gratuita della delinquenza spicciola e il cinismo di interessi superiori sembrano coincidere con una simmetria allarmante. assistito dalle note pastose di billie holiday, l`ex ispettore intraprende il suo `viaggio al termine della notte`, in una citta` popolata di figure sfuggenti: angeli neri che accompagnano chess alle coorte della verita`. una verita` che andra` ad assumere i profili netti e definitivi dell`avidita` e del potere.
stefano benni scrisse "blues in sedici" dieci anni fa, prendendo spunto da un fatto di cronaca degli anni ottanta. questa ballata blues era stata pensata per essere letta in pubblico e infatti la sua prima pubblicazione ha conosciuto molte versioni teatrali. ora il testo viene riproposto con alcune variazioni che la lettura e, soprattutto l`accompagnamento musicale di paolo damiani, hanno suggerito. protagonisti di questa drammatica storia sono l`indovino cieco, il padre, la madre, il figlio, lisa, la citta`, il killer, il teschio. otto voci che tornano in scena due volte, a cantare ciascuna il dolore, la rabbia, la disperazione, la speranza.
una cronaca che, di fatto, e` gia` storia: tangentopoli, l`interminabile eutanasia della cosiddetta prima repubblica (morta per via giudiziaria) e lo stentato parto-aborto della seconda (nata per taglio maggioritario e gia` finita in metastasi). tra governi tecnici a base allargata e "discese in campo", pressati dal nuovo che avanza e da tutto il vecchio che e` avanzato, e che percio` torna alla carica, michele serra presenta una galleria di macchiette e di eroi di giornata; nomi nuovi, curricula seminuovi e facce decisamente gia` usate: il sempreduro bossi, il minaccioso pannella, il miliardario ridens... ma nei testi di serra non c`e` solo politica, ma anche i suoi grotteschi copioni e i suoi stralunati figuranti.
la laicita` della democrazia - sostiene rusconi, confrontandosi con autori classici e contemporanei e con alcuni documenti ecclesiastici - coincide con lo spazio pubblico in cui tutti i cittadini, credenti e non credenti, confrontano i loro argomenti e seguono procedure consensuali di decisione senza far prevalere, in modo autoritativo, le proprie certezze o verita` di fede. `come se dio non ci fosse` e` la formula per esprimere questa concezione radicale di laicita`: il postulato dell`autonomia razionale dell`uomo e della donna. cio` che conta in democrazia e` la capacita` di reciproca persuasione, non la presunzione di avere certezze assolute.
a una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d`inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto jean genet. ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. qualcosa in effetti e` successo, qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto la lettura di quegli oggetti strani che sono i libri, non puo` piu` farne a meno e cerca di trasmettere il virus a chiunque incontri sul suo cammino. con quali effetti sul suo entourage, sui suoi sudditi, sui servizi di security e soprattutto sui suoi lettori lo scoprira` solo chi arrivera` all`ultima pagina, anzi all`ultima riga.
il sogno di ogni vero lettore, allorche`, terminato un romanzo, sente nascere in se` una nostalgia acuta per i personaggi che ha appena abbandonato, e` che prima o poi gli dicano: ecco un libro in cui ne ritroverai alcuni, di quei personaggi, e ti verranno narrate altre vicende che li riguardano. e anche se poi lo avvertiranno che non avra` un compito facile, perche` lo scrittore confonde continuamente le piste e perche` molti indizi lui, il lettore, dovra` andarseli a cercare da solo - ebbene, non esitera` ad accettare il rischio, e da vero lettore si tramutera` in vero poliziotto: colui che (come dice lo stesso autore) "cerca invano di mettere ordine in questo dannato romanzo". inoltrandosi dunque nella trama fittissima e imprevedibile di queste pagine, rincontrera` alcuni dei personaggi di 2666: del professor amalfitano scoprira` che e` approdato in messico dopo essere stato espulso dall`universita` di barcellona per omosessualita`, e conoscera` il nuovo amante, un irresistibile falsario di dipinti di larry rivers (mentre del suo ex amante, un poeta malato di aids, leggera` le impagabili lettere); ma ritrovera` anche rosa amalfitano, di cui sembra innamorarsi il poliziotto pedro negrete, incaricato di indagare sul professore insieme allo scherano pancho, erede di una dinastia di donne violate... nel frattempo, si lascera` sedurre da digressioni letterarie impertinenti, classifiche irriguardose, biografie fittizie, atmosfere inquietanti, sogni rivelatori.
carlo, re dei franchi, ha ripudiato ermengarda, figlia di desiderio, re dei longobardi. ermengarda torna dal padre e chiede di potersi chiudere in convento per trovare conforto nella preghiera. un messo di carlo intima a desiderio di restituire le terre tolte al pontefice. il re risponde sdegnosamente e la guerra e` dichiarata. alcuni duchi longobardi sono pronti a tradire. nel campo dei franchi giunge il diacono martino a rivelare l`esistenza di un valico che permette a carlo di prendere di sorpresa i longobardi. adelchi si difende strenuamente; intanto ermengarda, muore in convento a brescia. un traditore apre ai franchi le porte di pavia, ultimo rifugio dei longobardi. giunge, morente, adelchi che ha deciso di combattere fino all`ultimo.
tutti, compresa una decina di automobilisti di passaggio, facevano capannello attorno al relitto ripescato dal fiume, e alcuni tastavano distrattamente la carrozzeria o si chinavano per guardare dentro. ed e` proprio a uno di quegli sconosciuti che venne in mente di girare la maniglia del bagagliaio. che, contro ogni aspettativa, nonostante la vettura fosse cosi` deformata, si apri` facilmente; l`uomo caccio` un grido e indietreggio` di qualche passo, mentre chi gli era a fianco si precipitava a vedere. maigret si avvicino` come gli altri, aggrotto` la fronte e, per la prima volta dal mattino, non si limito` a borbottare qualcosa, ma fece sentire chiaramente la sua voce: "via, fate largo!... non toccate niente!". anche lui aveva visto. aveva visto una forma umana stranamente ripiegata su se stessa, pigiata in fondo al bagagliaio come se quest`ultimo fosse stato richiuso a fatica. sopra quella specie di fagotto, una cortina di capelli biondo platino suggeriva che si trattava di una donna.
quando una band di grande successo negli anni ottanta decide di riunirsi dopo vent`anni di silenzio, scatena subito un nuovo interesse. che senso ha, pero`, rimettere insieme un gruppo di musica dark che all`epoca d`oro della new wave italiana non aveva inciso altro che un demotape e suonato in poche, desolanti date? per luca, ex tastierista dei litania, ora padre di famiglia separato e in piena crisi esistenziale, questo non sembra essere un problema, e all`improvviso decide di richiamare i vecchi compagni d`avventura e rimettere insieme la band. ma se la carriera originale dei litania era stata un disastro quando erano una cricca di studenti ventenni, esiste davvero la possibilita` che oggi un gruppo di adulti disillusi possa avere una nuova chance? "nato sette volte" e` una frizzante meditazione sulla passione per la musica e sul sogno impossibile di rivivere una nuova adolescenza, fosse anche per una sola, memorabile serata.
"flaneur" come baudelaire per le vie di parigi, illuminista paradossale e lieve, flaiano passeggia per roma, e la guarda corrompersi stupidamente: luoghi comuni, accademismi, velleita`, mode e vezzi di una cultura che, sul finire degli anni sessanta, si parla e sparla addosso sono l`oggetto e il bersaglio di questo libro postumo. miscellanea di racconti, aneddoti, ricordi, graffianti definizioni e struggenti o disilluse passioni.
Plexus Publishing, 1996, UK. Uno specialista delle biografie, Jerry Hopkins ricostruisce la vita e la carriera di Jimi Hendrix - il virtuosismo, la follia, il genio e la corsa all'autodistruzione, senza contare la lotta per mantenere il controllo della propria musica. In inglese.