tema conduttore e` l`amore, per lo piu` mal ricambiato, frainteso o tradito, tra uomo e donna, tra madre e figlia, tra giovani amiche. un gioco complesso, in cui e` piu` facile perdere che vincere. al tema costante dell`amore si affianca, e spesso si sovrappone, quello dell`esasperata pieta`, della ribellione, trasfigurata in dolore, nei confronti della condizione della donna e dell`ingiustizia sociale, nel contesto di un mondo rurale per molti aspetti selvaggio e primitivo. i villaggi e le fattorie sperdute sulle aride colline o in mezzo alle torbiere sono popolate di donne derelitte, succubi di mariti rozzi e inetti, vittime di padri ubriaconi, spesso protagoniste di storie cupe e tormentate.
a trentotto anni dalla sua prima pubblicazione, torna, arricchito da una nota biografica di sergio franco, il libro di piazza sulla persecuzione degli ebrei: perche` la gente non dimentichi. l`autore ha conosciuto l`inferno di auschwitz nelle sue pieghe piu` drammatiche e violente. e` stato chiuso per un giorno in una camera a gas che per un caso non ha funzionato. il racconto di quelle centinaia di persone pigiate la` dentro, coscienti di cio` che li attendeva e` qualcosa che non si puo` scordare piu`. piazza, forse anche perche` non ne ebbe il tempo, a differenza di primo levi, non si pone domande sul senso della sua esperienza. la descrive cosi` come l`ha vissuta, fino al ritorno alla liberta`.