
"ero dietro di te", dice il biglietto che un cameriere porge al protagonista, un trentenne venuto a passare qualche giorno in italia per sfuggire alla crisi violenta della sua vita coniugale. a scriverlo e` stata alice, una ragazza che vorrebbe entrare in sordina nella vita del protagonista, con la leggerezza di un`ombra, di un preventivo ricordo, di un`incalzante occasione. ma il giovane francese, che ha vissuto fino a trent`anni una vita senza fessure, la vita del "signor tutto bene", ha sposato una donna del madagascar e ne ha avuto due figli, e` troppo avvolto e ulcerato nelle sue vicende coniugali, nelle ferite inflitte e ricevute in una relazione drammatica e impetuosa, per accogliere quella brezza leggera che soffia alle sue spalle. almeno per ora... comincia cosi una storia che prima di diventare d`amore e` soprattutto di sofferenza, di confusione, di incapacita` e di rivelazione: che a trent`anni si puo` cominciare a capire la propria vita e a viverne una nuova.



un diario di bordo a quattro mani fitto di dati sorprendenti, leggende, testimonianze di quel piccolo gruppo di isole che formano le antille. "cronache dai caraibi" descrive non tanto le meravigliose o le incontaminate spiagge dell`oceano atlantico, quanto realta` ben piu` amare fatte di dittature violente, continui scontri razziali, riti vudu`, sporchi affari da paradisi fiscali, indios cannibali che fanno resistenza alla foga civilizzatrice occidentale. fatti e aneddoti sono pretesti per ricostruire passato e presente di questa regione squassata da guerre e rivolgimenti politici.

i protagonisti si muovono nei nostri giorni e nel nostro spazio, tra un`america dove la religione voodoo allevia le ansie di new york o si accanisce in stregonerie al sud, e l`europa delle ideologie finite, il fascismo di giovani pistoleri, il comunismo degli epigoni della terza internazionale. il loro destino e` preda di eventi che non controllano. vanamente cercano un esito religioso, etico o politico alle difficolta`.




una sera, mentre rilegge

dici acapulco e pensi a spiagge di sabbia finissima, mare cristallino e palme accarezzate dalla brezza. ma l`immagine della citta` si sta incrinando sotto i colpi dei cartelli della droga, sempre piu` presenti, ed e` in questa acapulco che vive lydia, divisa tra il lavoro in libreria e la famiglia: il marito sebastian, giornalista, e il figlioletto luca, otto anni e un`intelligenza fuori dal comune. nonostante la violenza si faccia largo nelle strade, lydia non si aspetta che la sua esistenza venga sconvolta improvvisamente. eppure un commando di uomini armati irrompe alla festa di compleanno della nipote e stermina i suoi cari. nascosti in bagno, solo lydia e luca si salvano dalla carneficina, e per loro inizia una fuga estenuante. rimanere in messico equivale a morte certa, per non farsi rintracciare dal boss che ha ordinato il massacro bisogna evitare le strade piu` battute e i normali mezzi di trasporto. cosi`, a madre e figlio non resta che prendere la via dei migranti. questo significa anche salire sulla bestia, il treno merci su cui montare al volo, rischiando di finire stritolati. sempre braccati, durante la difficile traversata del deserto conoscono altri migranti, alcuni disposti ad aiutarli, altri pronti ad approfittarsi di loro. conservare la propria umanita` in un`esperienza che di umano ha ben poco sara` difficilissimo.