anni venti. una banda variopinta di esemplari della jeunesse dore`e inglese, che il ricchissimo e affascinante max ha invitato a sue spese a una partita di piacere in francia, si e` data appuntamento alla stazione. un topos classico della narrativa: ma "questo libro non somiglia a nessun altro" avverte tim parks nel saggio che lo accompagna. una fitta nebbia gravita sulla stazione e sulla storia; una materia grigia che pervade tutto in modo subdolo, provocando scompiglio e disorientamento. henry green, "maestro del sottinteso" oltre che "santo del mondano", coglie le sfumature del parlato perforando, nelle quattro ore in cui si svolge la vicenda, le pareti della coscienza, anche quella di classe, cosi` peculiare della societa` britannica.
peppe lanzetta ci racconta di vite malvissute, di sbronze, di gesti disperati, di amori che salvano e amori che distruggono, inventa personaggi, disegna ritratti di amici, colora la sua napoli marginale e crudele. piu` spesso pero` lascia a briglia sciolta il suo io e allora si sente la forza di una passione che quanto piu` urla di rabbia tanto piu` cerca lo spazio del sogno.
orfana del padre, eiko vive con la madre e la nonna, proprietarie di un ristorante. finito il liceo, la giovane decide di trasferirsi a tokyo e trova un`occupazione in un ristorante indonesiano, l`arcobaleno. alla morte delle due donne, si ritrova completamente sola. per vincere il dolore della perdita, eiko si concentra completamente sul suo lavoro. il signor takada, proprietario dell`arcobaleno, si dimostra molto solidale e comprensivo con lei e le propone di aiutare la moglie incinta nella conduzione domestica. questo nuovo impegno, a contatto con un ambiente in apparenza tranquillo, consente a eiko di riprendersi. ma presto si accorge di quanto siano orribili i rapporti tra il marito e la moglie, fatti di bugie e tradimenti.
david caine, studioso della teoria delle probabilita` e incallito giocatore d`azzardo, si e` indebitato con la mafia russa di new york. affetto da una grave forma di epilessia e alla disperata ricerca di denaro, si sottopone alla sperimentazione di un nuovo farmaco. ma, poco dopo averne inghiottito una pillola, seduto in un ristorante con dei colleghi, vede, o piuttosto prevede, un camion che sfonda la vetrina e li investe mortalmente. confuso e incredulo, riesce comunque a salvare i suoi amici appena prima che l`evento previsto si realizzi. aiutato dal fratello gemello e da un agente segreto, caine deve capire cosa gli sta succedendo prima che lo scoprano altri. un thriller che incontra le piu` affascinanti teorie della scienza.
nel 1935 la diciottenne rose meadows, orfana, brillante, colta, distrutta, "essenzialmente una persona che si limita a guardare e ascoltare" e appena buttata fuori dalla casa di suo cugino bertram dall`odiosa fidanzata comunista, risponde a un annuncio di un giornale di albany che richiede un`assistente per una famiglia recentemente arrivata da berlino che deve, da li` a poco, trasferirsi a new york. sebbene non sia chiaro se rose debba fare da segretaria a rudolf mitwisser (uno studioso ossessionato dall`antica eresia ebraica del kartismo), da infermiera a sua moglie elsa (ex ricercatrice nel piu` importante istituto scientifico tedesco, espulsa perche` ebrea) o da tata ai loro cinque difficili figli, rose e` l`unica ad aver risposto all`annuncio.
frutto di lunghe meditazioni e approfondite ricerche, iniziato da andric negli anni venti e terminato nel 1942, "la cronaca di travnik" venne pubblicato per la prima volta nel 1945 e tradotto in italia solo nel 1961. ambientato tra il 1806 e il 1814 a travnik, allora capitale della bosnia ottomana, luogo di incontro di mille etnie e mille religioni, questo libro di straordinaria lungimiranza e intelligenza storica, politica e letteraria da` vita al confronto tra l`occidente moderno che si va delineando e un mondo segnato dall`oppressione turca, dall`attaccamento alle tradizioni, dalla durezza dei luoghi e delle condizioni di vita. opera di tolstoiana grandezza, riesce a restituire la storia a un popolo che ne e` stato privato e da` a noi oggi gli strumenti per capirla. come e` stato scritto nelle motivazioni per il nobel conferitogli nel 1961, andric "apre la storia del mondo a una pagina sconosciuta e, dal profondo dell`anima slava balcanica, sollecita la nostra sensibilita`".
nell`itinerario narrativo di nagib mahfuz, "il ladro e i cani" segna l`affrancamento da alcune proposizioni del realismo e la ricerca di uno stile in cui confluiscano quotidianita` e trascendenza, come segni esemplari del mondo concreto e del mondo fantastico. nelle vicende di un ladro che, attraverso la vendetta, insegue un`improbabile giustizia per il tradimento degli ideali giovanili, si celebra infatti la rappresentazione allegorica di una concezione tragicamente catartica dell`esistenza. le pagine del romanzo si affollano allora di personaggi identificanti le trascorse esperienze del protagonista e il rispecchiamento di questi in una mutevole realta` che sempre lo relega in quella dimensione dove verita` e menzogna coincidono annullando sia i miti del passato sia le speranze nel futuro. il saggio, il poliziotto, l`amico importante, la prostituta, l`oste, la moglie, il rivale e la figlia che lo rifiuta, costituiscono per sadi mahran un travagliato presente ossessivamente segnato dall`imperativo della rivalsa: un mondo fitto di viuzze, palmizi, taverne, periferie desolate, contrafforti sabbiosi e cimiteri prospicienti il deserto, in cui solamente il ricordo puo` guidarlo, dopo un cammino scandito da morti innocenti, all`appuntamento con il proprio destino. infine il pensiero di sadi mahran si aggruma intorno all`idea di un`entita` superiore, di cui la morte personifica l`araldo...
nella rete sterminata di gallerie delle fogne si aggira un topo poliziotto (il nipote della famosa cantante josefine!) alla ricerca di un feroce assassino. uno scrittore argentino fa uno strano viaggio a parigi, dove si ritrova a far l`amore con una puttana . un avvocato bonaerense abbandona tutto per andare a vivere nel deserto insieme ai gauchos, i bovari della pampa argentina...
amore e tenebra sono due delle forze che agiscono in questo libro, un`autobiografia in forma di romanzo, un`opera letteraria che comprende le origini della famiglia di oz, la storia della sua infanzia e giovinezza a gerusalemme e poi nel kibbutz di hulda, l`esistenza tragica dei suoi genitori, e una descrizione epica della gerusalemme di quegli anni, di tel aviv che ne e` il contrasto, della vita in kibbutz, negli anni trenta, quaranta e cinquanta. la narrazione si muove avanti e indietro nel tempo, ricostruendo in 120 anni di storia familiare una saga che vede protagonisti quattro generazioni di sognatori, uomini d`affari falliti e poeti egocentrici, riformatori del mondo, impenitenti donnaioli e pecore nere.
che racconti la favola dell`uomo in gabbia o parli della guerra nel vietnam, che indaghi i rapporti fra kierkegaard, sartre e la posizione fenomenologica o che affronti i presupposti intrinsechi della psicologia, rollo may allarga sempre la nostra visione di cio` che l`uomo puo` fare in un mondo portentoso. sebbene egli riconosca che il xx secolo coinvolge problemi psicologici piu` pronunciati e piu` difficili da sopportare o risolvere di quelli di altri periodi storici, sostiene tuttavia il punto di vista costruttivo che l`abilita` peculiare dell`uomo di comprendere il paradosso e combattere il dilemma puo` metterlo in grado di svilupparsi costruttivamente entro la `condizione umana`. l`autore espone le sue penetranti vedute sui conflitti che le esigenze del mondo moderno impongono alla persona, trattando in particolare dell`uomo di affari che sceglie di sacrificare la sua originalita` e individualita` per sfuggire alla solitudine; del tecnologo che deve allargare e approfondire la propria coscienza per colmare il vuoto creato dal prodigioso incremento del suo potere tecnologico; degli psicologi, degli studenti, dell`esistenzialismo, dei tranquillanti (l`accento sulla liberta` dall`angoscia indebolisce effettivamente la liberta`); e dell`impiego dei computer per le scelte personali.