

composto di due racconti ("senz`altro cane" e "pedagogico") il libro porta sulla scena la prodezza di un cane con vocazione umana e di un maestro nostalgico di un`infanzia da piccolo uccello saltellante. entrambi provocano nella voce narrante un sospiro di riprovazione contro le bestiole domestiche e gli esseri troppo utili ed elementari in genere. ma sono poi loro, cani cittadini e maestri in disuso, a cancellare la loro condanna grazie al carattere spontaneo, alla salute ingenua. entrano nella nostra quotidianita` come entita` moleste e silenziose, l`abbandonano scomparendo nel proprio nulla. piu` tardi vorremmo richiamarli, evocarli: ma e` inutile, saranno per sempre introvabili.

riccardi lavora da sempre a un disegno d`ampio respiro poematico, dove trova netto risalto questo libro, la cui narrazione in versi si ambienta nei due luoghi essenziali di una precisa geografia poetica: la campagna parmense del podere di cattabiano e quella che fu la "piccola stalingrado", cioe` sesto san giovanni. ed e` una narrazione poetica di sorprendente energia, all`interno della quale si stagliano, nella mitologia industriale dei quattro grandi stabilimenti, le imponenti presenze delle macchine e degli automi, i "bagliori dei forni e dei laminatoi", i congegni della produzione azionati da uomini che vivono la fabbrica come "la bolgia dei vivi".






trovando un equilibrio tra rigore filologico e cultura pop, il volume esplora una delle utopie contemporanee piu famose: shangri-la, un luogo immaginario dove la pace regna sovrana e gli uomini vivono in armonia descritto in lost horizon, romanzo di james hilton del 1933. gli autori ripercorrono le origini del mito e la sua consacrazione letteraria nell?opera di hilton. quindi ne esaminano l?iconografia, le interpretazioni radiofoniche, cinematografiche - a partire dall?omonimo film di frank capra del 1937 - e televisive, i fumetti, la musica, i giochi di ruolo e tutto cio che e stato ispirato da questa affascinante storia, tra realta e fantasia.