

bologna, 1954. il bar margherita, sotto i portici di via saragozza, e` frequentato dai campioni della citta`: campioni nel biliardo, nel poker, nella briscola, nella conquista delle donne, nelle gare di boogie, nelle bevute, nel guidare spericolatamente ma, soprattutto, nell`investire gran parte del tempo negli scherzi da riservare agli amici. tutto sembra andare per il meglio finche` non accade l`irreparabile: il fidanzamento dell`ingenuo bep con la navigata beatrice, "l`unica a essere uscita con tutti i ragazzi di via saragozza sia dalla parte dei numeri pari che dei numeri dispari"! matrimonio piu` disarmonico e` difficile da immaginarsi ma difficile sarebbe anche farlo saltare, considerati gli interessi delle rispettive famiglie... fortuna pero` che esistono gli amici del bar margherita, quell`"unita` di crisi" sempre pronta a correre in soccorso di uno dei suoi membri in difficolta`.

non l`ordinata esposizione di un sistema, ma piuttosto un "psico-ritratto"; l`esperienza personale di un direttore di coscienza che si sforza di essere "contemporaneamente presente a se` e agli altri" e che, pur cercando l`unione mistica, non si sottrae alle responsabilita` della vita quotidiana.



un libertino che ha giocato un ruolo fondamentale nell`evoluzione della cultura europea, un irriducibile ribelle per le sue idee politiche, filosofiche e religiose. nella ricorrenza del 450? anniversario della nascita, luca addante ribalta le interpretazioni dominanti sul filosofo, raccontando tommaso campanella attraverso le sue rappresentazioni e smascherando l`incredibile stratificazione di miti e di usi politici e apologetici della sua figura, che ne hanno stravolto le originarie fattezze.

