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da tempo kundera affianca alla sua attivita` di romanziere la riflessione sul romanzo, che e` per lui un`arte "autonoma", da leggere non nel "piccolo contesto" ma nel "grande contesto" della storia sovranazionale. e l`idea che kundera ci offre del romanzo e` quella di un organismo delicato, prezioso, che vive un`unica storia dove gli scrittori dialogano in segreto e si illuminano vicendevolmente: sterne reagisce a rabelais e ispira diderot, fielding si richiama a cervantes e con fielding si misura stendhal, la tradizione di flaubert si prolunga in joyce, kafka fa comprendere a garcia marquez come sia possibile scrivere in maniera diversa.

in questo ciclo di conferenze, il premio nobel richard feynman, parlando a braccio sulla scorta di poche note, racconta a studenti di varia provenienza, con scarse conoscenze matematiche, in che cosa consiste il lavoro del fisico teorico. il suo intento non e` pero` di divulgare i contenuti della fisica (che`, tanto, senza equazioni nessuno ) ma di mostrare il modo in cui essa procede e di rendere in qualche misura consapevoli anche i profani del valore intellettuale dell`impresa. e lo fa col suo stile immediato e antiretorico, senza vaghe affermazioni qualitative, sulla base di esempi concreti tratti dalla fisica di ieri e di oggi, analizzati quanto basta per mettere in luce l`essenza del metodo. al lettore piu` esperto non sfuggiranno le osservazioni sottili, le intuizioni profonde di cui questo libretto, come ogni scritto di feynman, e` ricco: dalla dimostrazione einsteiniana della localita` delle leggi di conservazione all`analisi del significato della termodinamica, alle considerazioni finali sul futuro della fisica.

sara, simone e stefano stanno fuggendo dal loro paese, che sprofonda nella tragedia. sono in pericolo, si nascondono per l`ultima notte in un teatro abbandonato. partiranno all`alba, ma c`e` posto solo per due. come nel mito antico, qualcuno dovra` sacrificare la propria vita a favore di un altro. sara e` un`attrice e su questa scena aveva recitato proprio l`alcesti. simone e il figlio stefano faticheranno a comprendere i suoi silenzi, in questa atmosfera carica di echi e di tensioni inesprimibili. il dramma, in versi liberi di sette, nove e undici sillabe variamente accentati e combinati per restituire il ritmo del parlato, e` una tragedia del sentimento dove rieccheggiano le lacerazioni della storia e, soprattutto, le intermittenze del cuore.

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