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un libro di racconti, aneddoti, incontri frammenti della vita dell`autrice che si intrecciano alle immagini, diverse per materiali e forme, ma unite dallo stesso segno e dall`ironia che ha caratterizzato da sempre il modo di comunicare della rapaccini. di ogni oggetto rappresentato ha scritto un breve racconto, o meglio, un uso di quel mobile consigliato dall`artista, per rendere la vita meno grama. alcuni titoli: "amanti scoperti dai reciproci coniugi", "donne rapite in un carretto"," signora blu molto sola". di ciascuna opera un epigramma, una storiella, due parole che illustrano la scultura e dunque la vita alle prese con maschi prepotenti, bambine cattive, animali improponibili, sogni, sogni. il libro raccoglie anche schizzi di viaggi desertici dietro la truppa di monicelli, illustrazioni per libri per bambini e per adulti.

il 1977 e` un anno breve. inizia il 7 dicembre 1976, giorno della contestazione alla prima della scala, e si chiude a maggio, con la morte di giorgiana masi. nell`arco di pochi mesi, decine di migliaia di giovani si riprendono la piazza: occupano universita`, fondano giornali, radio libere e fanzine, sfilano con la faccia dipinta o la p38 nel giubbotto, contestano tutto cio` che e "vecchio", compresi i fratelli maggiori del `68. urlano, amano, sparano. muoiono. il `77 e` una miscela esplosiva di spontaneita` e nichilismo, di creativita` e violenza.

negli anni `50 nasce lo stereotipo della madre italiana, furiosa partigiana del figlio maschio. in realta`, questo stereotipo e` il frutto del particolare clima maturato all`indomani della ii guerra mondiale, alimentato da un succedersi di rappresentazioni ideali, anche a carattere propagandistico politico, che hanno permeato intere generazioni e reso plausibile l`idea che il "mammismo" abbia non solo una lunga storia ma rappresenti la condizione originaria della mentalita` familiare italiana. nel libro si ripercorrono alcuni momenti topici per il definirsi delle immagini materne della nuova nazione, rintracciando temi e rappresentazioni che piu` ricorrono nella letteratura, nella diaristica e nei romanzi.

Kim

protagonista del romanzo e` kim, figlio di una governante e di un sergente irlandesi stabilitisi in india. rimasto orfano, continua la sua vita da indu`, evitando orfanotrofi e missionari. conosciuto un lama tibetano, kim si mette al suo servizio ma, incappato nel reggimento di suo padre, viene costretto a frequentare un collegio inglese dell`india, dove restera` fino ai quindici anni. anche se i servizi segreti cercano di farne un perfetto agente, kim torna, non appena puo`, alla vita da lui desiderata. ma alla fine, quando ritrovera` il suo lama, le loro strade non potranno piu` congiungersi.

il volume nasce dal proposito di correggere l`immagine negativa spesso associata allo stress, che di per se` non e` negativo, anzi e` l`essenza della vita. per questo raccoglie saggi e contributi che spaziano dallo stress cellulare fino allo stress da lavoro, da terremoto, da malattia, nonche` qualificate esperienze di gestione dello stress realizzate con il metodo scientifico e studi sul buon stress, detto anche eustress, e sull`eustasi, buon equilibrio. gli autori provengono da tradizioni scientifiche e professionali molte diverse tra loro: medici e ricercatori di varia specializzazione, psicologi di vario orientamento, sociologi, filosofi, studiosi della complessita`. eppure il lettore potra` facilmente rintracciare il filo rosso che unisce i numerosi contributi, che e` rappresentato dall`intenzione di rivedere la scienza dello stress, unificando le due grandi tradizioni di ricerca: quella neurobiologica - che parte da hans selye negli anni `30 del secolo scorso e giunge fino oggi con gli studi di scienziati come hugo besedovsky, george chrousos, rainer straub, claudio franceschi (tutti in questo volume) - e quella psicologica, che parte da richard lazarus e che e` qui rappresentata da numerosi qualificati studiosi italiani e stranieri.

Madison Smartt Bell: guitar and vocals
Wyn Cooper: clavioline, vocals
Mitch Easter: lead guitar
Don Dixon: bass, guitar, percussion, background vocal
Jim Brock: drums, percussion, spiral staircase
Chris Frank: trombone, tuba, organ, piano accordion, tenor ba

in questo libro due maestri, e le loro idee, sono a colloquio. la tesi junghiana dell`inconscio collettivo dialoga con le pagine piu` vive sulla mitologia che kerenyi abbia mai scritto. la creazione mitica non e` che la rappresentazione degli archetipi, e come tale rivela una sfera importante della psiche. il testo di kerenyi si riferisce ai fanciulli e alle fanciulle divine, mentre quello di jung ne e` il naturale commento psicologico. si tratta pero` di sezioni autonome, che si possono leggere anche in ordine invertito. per jung il tema onirico della "fanciullezza" rappresenta la parte "giovane" della psiche collettiva e come tale cela sempre un valore positivo. prefazione di mario trevi.

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