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kahn e` stato uno dei massimi esponenti, insieme a joan robinson, piero sraffa e nicholas kaldor, della scuola di cambridge. figura schiva e quindi poco propenso ad apparire come protagonista, viene ricordato come il piu` fedele propugnatore delle idee keynesiane. ha portato riflessioni che hanno lasciato il segno su teoria monetaria, crescita, distribuzione del reddito e a lui si deve la scoperta del principio del moltiplicatore.

la descrizione della germania scientificamente e industrialmente avanzata del xix secolo introduce, in modo spiritoso e divertente, all`infanzia di einstein, al suo rapporto conflittuale con la scuola, al rifiuto del militarismo imperante, ai suoi legami con giovani studiosi e rivoluzionari fino all`entusiasmo per la fisica e alle prime, originali intuizioni della teoria della relativita`. i continui ma semplici richiami a matematici e filosofi dell`antichita`, dai babilonesi agli etruschi, da galileo a newton, aiutano il lettore a familiarizzare con i complessi rapporti tra spazio, tempo e velocita`, e a comprendere uno dei piu` grandi geni della storia dell`umanita`. "se la relativita` si dimostrera` corretta, i tedeschi mi considereranno tedesco, gli svizzeri diranno che sono cittadino elvetico e i francesi mi definiranno un grande scienziato. se si dimostrera` errata, i francesi diranno che sono svizzero, gli svizzeri che sono tedesco e i tedeschi che sono ebreo." albert einstein

pare che il celebre attore internazionale attilio vecchiatto in punto di morte abbia detto: "qui va a finire che ci obbligheranno a bere l`olio di ricino per fare penitenza delle nostre idee, come e` gia` successo nel passato". dopo anni di successi nel sud america, a new york, in francia, sbarcato in italia nel 1993 con la moglie carlotta, si e` trovato in balia degli imbrogli d`un produttore italiano (che sperava di lucrare sulla sua fama). per sua fortuna e` stato generosamente accolto da enrico de vivo (angri, provincia di salerno), poi ospitato per mesi a capua dai fratelli scannapieco. l`unica sua recita in italia e` quella svoltasi nel teatro di rio saliceto (reggio emilia), assieme alla moglie carlotta. questa rimane l`unica traccia italiana d`un nostro glorioso attore. e una recita dove i due attori interpretano il dramma della vecchiaia, in un`epoca che crede soltanto alla pubblicita` per giovani e alle macchinette elettroniche per instupidirsi. un giorno carlotta ha detto che attilio era spesso iroso, ma incapace di falsita` e incapace di non "defurbizzare" un pensiero che faccia comodo ai padroni del vapore.

come e` cambiato il senso etico degli italiani dal dopoguerra a tangentopoli? uno dei maggiori filosofi italiani ci aiuta a leggere vicende, comportamenti e sensibilita` che ci riguardano da vicino.

"avevo 12 anni, ho preso la mia bici e sono partita per andare a scuola..." comincia cosi`, con semplicita` sconvolgente, il racconto di sabine dardenne, sopravvissuta a ottanta giorni di prigionia nel covo sotterraneo di marc dutroux, il "mostro di marcinelle". rapita il 28 maggio del 1996, condotta nel soffocante cunicolo della cantina della "casa degli orrori", sabine ha ancora con se` la cartella di scuola, l`unico, fragile legame con il mondo esterno e la sua infanzia rubata. ed e` nei fogli dei suoi quaderni che sabine trova la forza per non impazzire, scrivendo lettere disperatamente lucide alla madre e annotando l`incubo delle violenze, delle sevizie, delle minacce subite.

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