
il volume presenta un`ampia rassegna di capolavori del xv e xvi secolo, in un confronto diretto tra maestri e scuole di tutta europa. il polittico dell`agnello di van eyck, i dipinti di jean fouquet, la pala di ognissanti di durer, il trittico delle delizie di bosch, le scene di vita contadina di bruegel, l`entierro del conde de orgaz di el greco sono alcune delle opere della pittura europea rinascimentale, presentate accanto a meravigliosi dipinti italiani, come l`ultina cena di leonardo, la camera degli sposi di mantegna, le storie della vera croce di piero della francesca ad arezzo.





l`idea di una societa` coesa e solidale, retta da regole inflessibili, dove ciascuno ha un compito ben definito e nulla e` lasciato al caso - simile dunque a un meccanismo perfetto che si muova sulla scena globale come un tutt`uno -, ha sempre affascinato i filosofi, e spesso gli insetti sociali sono stati assunti come modello anche per gli umani. saggiamente, nel celebrare "la bellezza, l`eleganza e la stranezza delle societa` degli insetti", holldobler e wilson si astengono da arbitrarie, quanto scontate, estrapolazioni sociopolitiche e restano saldamente ancorati all`ambito che e` loro piu` congeniale, quello della natural history, la biologia sul campo. a differenza dei biologi di orientamento teorico-sperimentale, condividono infatti il gusto per l`osservazione della natura e la minuziosa raccolta di dettagli, unicamente motivati dalla passione per il proprio soggetto. e di questa indagine e` frutto "il superorganismo", destinato a modificare radicalmente il nostro modo di guardare le societa` degli insetti. protagoniste sono, ancora una volta, le formiche. presso questi animali prodigiosi - come presso gli altri insetti "eusociali", api e termiti - la divisione del lavoro e` cosi` rigorosa da non risparmiare neppure i neonati o la funzione riproduttiva: da un lato la regina madre e gli inoffensivi maschi addetti all`inseminazione, dall`altro la casta delle operaie sterili dedite alla cura della prole regale o impiegate in missioni ad alto rischio.

"in nessun libro recente il dolore e l`angoscia, il dato umano che e` all`origine della creazione, sono apparsi cosi` evidenti... "conversazioni in sicilia" ha un valore assoluto di allegoria, unica allegoria possibile del sentimento, discorso in cui gli uomini e le cose portano segni a noi familiari e tuttavia sono sempre molto remoti, oltre i limiti della cronaca." (giaime pintor)




amore e tenebra sono due delle forze che agiscono in questo libro, un`autobiografia in forma di romanzo, un`opera letteraria che comprende le origini della famiglia di oz, la storia della sua infanzia e giovinezza a gerusalemme e poi nel kibbutz di hulda, l`esistenza tragica dei suoi genitori, e una descrizione epica della gerusalemme di quegli anni, di tel aviv che ne e` il contrasto, della vita in kibbutz, negli anni trenta, quaranta e cinquanta. la narrazione si muove avanti e indietro nel tempo, ricostruendo in 120 anni di storia familiare una saga che vede protagonisti quattro generazioni di sognatori, uomini d`affari falliti e poeti egocentrici, riformatori del mondo, impenitenti donnaioli e pecore nere.



Rocker urbano dello stato di New York che mescola chitarre ruggenti e melodie pianistiche in una musica che fa venire in mente il rock degli Hold Steady e quello dei Wilco,