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Gammalibri, 1992, IT. Biografia in italiano sulla prima parte di carriera dei R.E.M..

nel 2011 - in occasione dell`anniversario dell`attentato terroristico alle torri gemelle - un anziano professore italiano che si trova in una universita` americana, inizia ad annotare giorno dopo giorno impressioni e vicende (l`atmosfera di paura, la morte di un amico, gli incontri con una giovane donna e l`amore che nasce). sono le notizie di una difficile vecchiaia e insieme quelle di un mondo diventato inesorabilmente vecchio. viene cosi` a profilarsi l`autoritratto impietoso di una generazione, l`ultima autenticamente novecentesca.

dai sensi di colpa di un vecchio magistrato in pensione, riemerge una morte sepolta negli archivi del tempo: una ragazza, ultima generazione di una eminente antica famiglia siciliana, ma figlia di madre danese, e lei stessa piu` straniera che siciliana, scomparsa quasi vent`anni prima nel mare tra palermo e napoli, precipitata dal "postale". si preferi` allora credere frettolosamente all`incidente. ma adesso le domande di un improvvisato detective del passato giocano una specie di partita con un partner invisibile (e` il caso, o una regia sapiente che lo guida?) che risponde, disseminando ogni volta indizi, messaggi, incontri casuali, fotografie. e a ogni mano della partita prende corpo la trama di una faida bisecolare tra due famiglie.

come nasce la politica estera americana, chi la determina, qual e` il ruolo del presidente e quali i correttivi del sistema? questo studio getta luce sulla complessa macchina di persone, istituzioni, centri di ricerca e riviste che sta alla spalle del processo decisionale americano, dove l`interscambio tra scuole di pensiero e azione politica e` assai intenso. in un arco temporale che va dalla guerra fredda a oggi, sono analizzate le principali scelte operate dalle varie amministrazioni, individuando le linee di continuita` e di discontinuita` nella politica estera statunitense in relazione a pace e guerra, armamenti, interventi umanitari, missione universale, strategia delle alleanze e rapporti con l`europa.

il patrimonio culturale - le chiese, le grandi opere, gli umili selciati - puo` trovare un senso solo se ci permette di liberarci dalla dittatura del presente, dall`illusione di essere i padroni della storia, dalla retorica avvelenata dell`identita`. se ci restituisce l`amore necessario a coltivare cio` che in noi e` ancora umano. abbiamo forse smarrito la ragione profonda per cui davvero ci interessiamo al patrimonio culturale e alla storia dell`arte: la forza con cui apre i nostri occhi e il nostro cuore a una dimensione . la sua capacita` di separarci dal flusso ininterrotto dell`attualita`, per metterci in contatto con cio` che ci avvince alla vita, cio` che le da` un senso. per vedere - per sentire - tutto questo, e` pero` necessario riattivare la sua connessione con la parte piu` intima della nostra anima individuale e collettiva; occorre una vera e propria educazione sentimentale. come scrive tomaso montanari nelle pagine di questo saggio lucido e appassionato, il patrimonio culturale e` la nostra religione civile, la nostra scuola di liberazione: non riguarda soltanto il paesaggio o le opere d`arte, ma riguarda soprattutto noi e quell`amore che tutto congiunge. ogni sguardo posato in una chiesa antica, ogni piede che calpesta un selciato, comporta domande, risposte, interpretazioni. cosi`, passo dopo passo, lentamente, riattribuiamo significato alle cose e ai luoghi fino a sentirli parte, quasi estensioni, dei nostri corpi: perche` solo quelli danno senso alle pietre e ai quadri. e perche` soltanto cosi` il discorso sul patrimonio culturale potra` aiutarci a recuperare le ragioni di una convivenza universale, fondata sulla giustizia e sulla condivisione.

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