il romanzo racconta la vita di friedrich von hardenberg (1772-1801), prima che fosse conosciuto sotto il nome di novalis. il materiale e` ricavato da lettere da lui inviate e ricevute, da diari, documenti ufficiali e privati, pubblicati in cinque volumi fra il 1960 e il 1988.
un saggio-romanzo - ma decisamente romanzo, nel senso del prevalere in esso del quadro d`ambiente storico e psicologico - in cui lo storico letterarto fejto racconta di un viaggio fatto agli inizi degli anni trenta nei luoghi che furono dell`impero austro-ungarico, per rivedere affetti e amicizie sparsi dall`adriatico a budapest: ma per rivivere soprattutto nei ricordi e nelle impressioni ad essi legati. ne esce un libro in cui i ricordi si mescolano a racconti di viaggio, interviste politiche e letterarie fatte in croazia e e meditazioni.
lear, re di britannia ha tre figlie tra cui vorrebbe dividere il regno, ma cordelia, la minore, viene diseredata e va sposa al re di francia. il regno e` diviso tra gonerilla, moglie del duca d`albany, e regana, moglie del duca di cornovaglia. le due scacciano il padre dal regno e in sua difesa giunge con l`esercito francese cordelia che pero` viene catturata e uccisa per ordine di edmondo, usurpatore della contea di gloucester. lear muore di dolore, gonerilla, innamorata di edmondo, uccide la sorella e trama l`assassinio del marito. scoperta, si uccide e il regno della britannia sara` del duca d`albany.
"se un denominatore comune hanno queste novelle, e` l`atmosfera diffusa e il senso invincibile d`insicurezza dentro cui, volenti o nolenti, si muovono i personaggi. le tecniche di scrittura sono diverse, e non c`e` predominanza dell`una o dell`altra in un dato periodo creativo dell`autore: il quale probabilmente nella scelta si lasciava guidare dal soggetto della novella (dall`introduzione di cesare de marchi).
sono gli anni della seconda guerra punica, che vede roma impegnata nella dura lotta contro cartagine, e il racconto e` arrivato al suo momento cruciale: annibale minaccia le porte dell`urbe. spiccano in entrambi i campi, valorosi generali: marcello, fabio massimo e cornelio scipione da una parte, dall`altra annibale e asdrubale, la cui eroica morte chiude la narrazione.
mentre la seconda guerra mondiale opprime l`europa, un serpente infesta un sonnacchioso campo di addestramento della campagna svedese e un`altrettanto inoperosa caserma di stoccolma durante la mobilitazione generale. nella sua concretezza di corpo ora si scopre, ora si copre alla vista, ma il simbolo maligno che incarna sa piantarsi nella psiche di chi ci si e` imbattuto. il primo a vederlo e` il sergente bohman, al comando di uno svogliato gruppo in esercitazione, e subito un crampo lo stringe come in un cerchio di ferro. il soldato bill lo cattura a cuor leggero, forse solo per strappare al sergente qualche ora in piu` di libera uscita in cui togliersi una voglia con ire`ne prima di una festicciola a base di ragazze e bevute. ma il serpente che crede di avere al sicuro nello zaino gli infestera` i sogni, gettera` nel panico gli amici e confondera` realta` e fantasia tanto a lui quanto a ire`ne. sotto forma di odore di paura, poi, aleggia pungente in , in cui otto reclute cercano di scacciare l`insonnia raccontandosi storie di vita vissuta. e di strategie contro l`angoscia, con le menzogne che comportano, saranno in cerca tutti i personaggi del libro. tutti tranne scriver, alter ego dell`autore, convinto che il serpente sia sempre li`, manifesto o latente, e che sia responsabilita` di ciascuno prenderne atto, anche fino alle estreme conseguenze. il serpente, che sia un romanzo, come gli entusiasti recensori lo definirono nel 1945 quando usci`, o una raccolta di racconti collegati, mette in campo ricchezza metaforica, potenza simbolica e beffarda ironia, movimentate da arditi salti di registro, per mostrare che la sola via per l`umano e` non aver paura della paura.