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2000

vittorio sgarbi compie una incursione nei concetti del bene e della bellezza, traendo spunto dalla grande tradizione dell`occidente cristiano in materia di sanita` e malattia. la cristianita` dell`assistenza nasce proprio dall`esigenza, dal dovere morale di curare il malato come farebbe dio. ma sembra talora che dio non possa stendere la sua mano, ed e` allora che l`assistenza interviene ricreando le condizioni di possibilita` di quel miracolo che dio non puo` fare. per quanto riguarda l`architettura, l`autore afferma che l`idea dell`architetto e` un`idea filosofica, al servizio di una funzione. l`architettura non puo` esistere se non in rapporto alle esigenze reali dell`esistenza umana.

dai maya dello yucatan ai dandy londinesi fino ai giorni nostri il mitico sigaro conserva inalterato tutto il suo fascino. conta milioni di appassionati in tutto il mondo e per alcuni e` una vera e propria mania. il libro offre un contributo essenziale alla conoscenza di questo universo: i paesi di elezione, la fabbricazione, le tipologie, gli accostamenti, le contraffazioni, le migliori marche di tutto il mondo. inoltre alcuni consigli pratici: saper scegliere un sigaro per gustarlo meglio, come tagliarlo, accenderlo fumarlo. da ultimo, un utile glossario.

fra le prose di ricerca che d`annunzio volle distinguere dalle prose di romanzi, "il libro segreto" (1935) non e` solo l`ultimo testo significativo, ma il piu` audace per temi e sperimentazione formale. rinunciando alla progettata autobiografia o a una proustiana recherche, il vecchio eremita del vittoriale si racconta: presenta come cercato suicidio la misteriosa caduta dalla finestra che lo taglio` fuori dalla marcia su roma, e costruisce una "confessione" del suo io piu` occulto, riunendo i fogli in cui fermava pensieri folgoranti, ricordi imprevisti o versi scaturiti nel dormiveglia. e vi premette una agiografia in negativo, una laica via crucis in cui il poeta solare e guerriero si rivela "tentato di morire" fin dalla fanciullezza. l`introduzione e l`ampio corredo di note a cura di pietro gibellini svelano finalmente i segreti di questo libro in larga parte criptico.

riavutosi in ospedale dopo un attacco di cuore, un giornalista si ritrova, come vicino di letto, la piu` inquietante delle compagnie. il conte antoni stanislaw augusto dunin, nobiluomo polacco. nei tratti del volto, nella magrezza, nella ieratica foggia della barba assomiglia a tolstoj vecchio, ma la sua caratteristica e` un`altra: sa leggere i sogni di chi gli sta vicino. e cosi` il giornalista si vedra` scrutato fin nell`intimo piu` profondo, in cio` che egli stesso ignora o rimuove del suo passato, dei suoi amori, dei suoi lutti. una sensazione per nulla gradevole, ovviamente, ma a tal punto inconsueta e stupefacente da spingerlo, una volta dimesso, a mettersi sulle tracce dell`elusivo personaggio che, comunque, ha saputo suscitare la sua curiosita`.

il rapporto fra danny e suo padre e` bellissimo, la loro vita nel carrozzone da zingari e` quasi idilliaca. ma ogni tanto negli occhi di quel padre tenero e premuroso, che fa a danny anche da mamma, si accende un luccichio sospetto: in quel momento danny sa che egli ha in mente un piano straordinario, un`impresa eccitante, una pazza pazzia. eta` di lettura: da 7 anni.

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