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Chiusi per ferie dall' 11 al 30 Agosto

"era un`anima troppo ardente per accontentarsi della realta` della vita", dice a proposito di una sua eroina stendhal. i modi per non accontentarsi della realta` della vita, gli stratagemmi usati dall`immaginazione o dall`intelligenza per riuscirvi - cioe` le illusioni, le chimere, le utopie, le speranze - sono analizzati in questo libro attraverso fonti letterarie, narrative, poetiche, meditative della cultura occidentale. e tra le molte interessanti sorprese, vi e` quella che delle varie epoche forse la piu` sensibile al ruolo delle illusioni e la piu` pronta a riflettervi fu l`illuminismo, l`eta` della ragione, cioe` di quella facolta` che impone un approccio al reale apparentemente opposto al vagheggiar chimere. ma questa notizia in apparenza contraddittoria suggerisce quale sia la direzione di ricerca di questo studio di vastita` e profondita` inedite sul suo argomento. non vi e` contrasto od opposizione tra la ragione che giudica e conosce e l`illusione che allarga gli orizzonti.

scritti in lingua letteraria e incentrati sulla registrazione di eventi e fenomeni eccezionali o di personaggi di natura straordinaria, i chuanqi (racconti in prosa, talora con inserti in versio in prosa rimata) elaborano un materiale tematico molto ampio che comprende sia le storie sovrannaturali di immortali ed esseri fantastici sia episodi tratti dall`esperienza sociale o amorosa dei letterati, e molto spesso una combinazione di questi due elementi. fiorita nel corso della dinastia tang, la produzione di questi racconti conobbe il suo primo momento di splendore nel periodo tra il 780 e l`820 e continuo` poi con alterne fortune lungo tutto il corso della letteratura cinese tradizionale. per la varieta` dei soggetti tematici rappresentati e la ricercatezza dello stile linguistico, questo particolare genere di racconto costituisce una delle forme letterarie piu` raffinate della narrativa cinese tradizionale.

tre poemetti narrativi, tre raffinati monologhi drammatici, tre storie, tre ritratti di pittori che insieme vanno a costruire, in un gioco intricato di voci e di punti di vista, di rispecchiamenti e di simmetrie un`unica scena di una firenze rinascimentale, anch`essa fatta di luci e ombre, scorci notturni inusitati e luminosita` improvvise, ai confini tra arte e vita, tra quadro e realta`. tre monologhi drammatici che, concepiti da browning autonomamente tra il 1845 e il `55, furono da lui stesso in seguito riuniti nella sezione centrale dei "poetical works" e che anticipano gli esiti novecenteschi del "flusso di coscienza".

il 3 gennaio 1698 nasce a roma pietro trapassi. il giurista letterato gianvincenzo gravina, preso a benvolere il fanciullo ne grecizza il nome in metastasio e lo affida all`educazione del filosofo cartesiano gregorio caloprese. entrato in arcadia come aretino corasio, pietro scrive l`angelica in cui carlo broschi, con cui intreccera` un legame che durera` tutta la vita, interpreta il ruolo di tirsi. l`appoggio di marianna d`althann, e soprattutto la fama ottenuta coi sette libretti dal 1794 in poi, fruttano a metastasio la raccomandazione di apostolo zeno e l`incarico di poeta cesareo dal 1730. a vienna, dove rimane fino alla morte, scrive diciannove drammi, sette oratori per la quaresima, sonetti, rime diverse, poemetti in ottave e terzine.

commedia tra le piu` note del periodo parigino, "il ventaglio" ha avuto un successo ambiguo: successo sulle scene al prezzo di una riduzione a puro spettacolo tecnicamente perfetto, fino alla deriva ballettistica. la nuova edizione della commedia, curata da paola ranzini, propone un bilancio pacato, lontano da censure ma anche da facili entusiasmi, e tenta un`indagine entro l`ambiguita` stessa della commedia.

rappresentata per la prima volta verso il 1594, "la commedia degli equivoci" costituisce quasi certamente la piu` antica prova comica del grande bardo di stratford. in questo testo shakespeare riesce a dare nuova, frizzante vita ai temi, tratti dal teatro classico e in particolare da quello di plauto, dei gemelli, della separazione, dell`agnizione. la vicenda, dall`intreccio spumeggiante e ricco di colpi di scena, prende infatti il via quando due coppie di gemelli identici (due giovani padroni con i relativi servi) vengono separate per poi riunirsi, casualmente e inconsapevolmente, nella citta` di efeso, dando cosi` luogo a una serie di equivoci che si mescola con un gioco di straordinaria invenzione verbale.

"la spiaggia di palesa" (1892), "racconto dei mari del sud", appartiene a quel momento magico della vita di stevenson in cui, abbandonata per sempre la cappa plumbea della pur amatissima scozia, si rifugia nel sole delle isole samoa, dove morira` solo cinque anni dopo, a 44 anni. e la scoperta inebriante di un mondo nuovo, di luoghi e colori, lingue, odori e personaggi mai immaginati prima, ma anche di una nuova impenetrabile complessita` in cui si mostrano le maschere grottesche del colonialismo europeo e i nodi profondi e insondabili dello scontro di civilta`: i rozzi e avidi mercanti in guerra tra loro, i missionari e la loro ambigua opera di evangelizzazione, i misteriosi inquietanti tabu` di una razza diversa e lontana, la sensualita` innocente e irresistibile di una bellissima indigena. per raccontare tutto questo stevenson cerca modi e linguaggi nuovi, che fanno posto al realismo, all`ironia e al disincanto: e la gioiosa "isola del tesoro", abbandonati pirati e pappagalli, si carica delle voci dissonanti, delle luci e delle ombre che di li` a poco avrebbero dato vita al romanzo coloniale di conrad e kipling.

nel 1552 bartolome` de las casas da` alle stampe "la brevissima relazione della distruzione delle indie", vibrante atto d`accusa sulle violenze commesse dagli spagnoli nel nuovo mondo. con questo memoriale, il frate domenicano invoca l`intervento dell`imperatore carlo v, "padre e pastore" dei nuovi sudditi americani, per far cessare massacri e crudelta`. con la radicale opposizione tra l`innocente bonta` degli indios e la malvagita` dei conquistatori, las casas dipinge l`invasione spagnola come un tragico flagello che ha snaturato la missione provvidenziale della corona: riunificare l`umanita` in nome della fede cattolica e della fratellanza cristiana. sara` la denuncia del genocidio materiale e spirituale degli indigeni americani compiuto da "lupi e tigri e leoni" mossi dalla brama dell`oro a determinare lo straordinario successo della "brevissima", divenuto un classico della cronachistica spagnola sull`america. oggi, come allora, l`opera di las casas piu` conosciuta e piu` letta mantiene intatto il suo valore di appassionata difesa dei diritti naturali dei popoli americani e riporta in primo piano il dovere morale del rispetto dei valori della persona.

il tema della dignita` della donna, oggi tornato alla ribalta della cronaca, costituisce un nodo centrale della "donna di maneggio". la protagonista si distingue infatti per una fortissima autonomia, manifestata anzitutto dalla conquista di uno spazio personale, all`interno del palazzo maritale: donna giulia ha le sue camere, il suo scrittoio, il suo segretario. ma non ne approfitta per portarsi in casa il cicisbeo di turno; rivendica il proprio piacere, ma non e` piacere sessuale, sibbene realizzazione di una sua capacita` di comando. ha messo in piedi una vera e propria industria epistolare, che e` alternativa all`industria del divertimento e della dissipazione esistenziale cui e` dedito solitamente il ceto aristocratico. peraltro donna giulia, formalmente personaggio di aristocratica, e`, di fatto, una borghese travestita da aristocratica. benche` affascinato dalla `femme savante` di importazione francese, goldoni non rinuncia ai fondamenti morali della borghesia mercantile. giulia e` forse ricalcata sul personaggio storico della poetessa madame du bocage, ma per goldoni la donna di lettere (che scrive poemi) diventa, semplicemente, una donna che scrive lettere. il suo esercizio di scrittura e` come la scrittura mercantile, serve a registrare la partita doppia del dare e dell`avere. introduzione di roberto alonge.

a partire da un evento di cronaca della sua andalusia, con "nozze di sangue" garcia lorca concepisce una tragedia classica in cui i contadini sono vittime di passioni dirompenti, divengono corpi sofferenti in azione, archetipi di una cultura universale dominata dall`incapacita` di comunicare e giungere alla comprensione dell`altro, a causa di quella potenza oscura che ognuno porta dentro di se`, subdola e irresistibile. questo dramma e` forse la piu` intensa affermazione dell`universo tragico di federico garcia lorca, l`opera maggiormente pervasa da quell`ansia di rappresentare la scissione tra il fuoco di eros e lo strazio di thanatos, essendo l`uno lo sfondo indissolubile dell`altro. i temi dell`amore impossibile, del tradimento, della fuga e della vendetta sono costantemente alimentati dai simboli tragici della poetica lorchiana; il risultato e` un`allegoria moderna irripetibile e struggente che attribuisce un ruolo centrale alla presenza dell`universo femminile, la cui capacita` generatrice diviene maledizione quando non assolve al ruolo imposto da una societa` patriarcale che ha fallito.

federigo, principe di napoli, si innamora perdutamente della duchessa di bretagna adelaide, vista una volta in un ritratto, ma lei e` gia` promessa a enrico di francia. ne nascono furiose battaglie e sfide all`ultimo sangue che causano la morte del rivale, ma condannano federigo alla fuga. adelaide pretende una vendetta che pare irrealizzabile, ma le peripezie continuano stupefacenti fino all`inevitabile lieto fine. scritta nel 1767, e mai pubblicata dopo la morte dell`autore, "la donna vendicativa" e` la prima delle commedie tratte dagli autori del siglo de oro spagnolo, ma presenta gia` le caratteristiche tipiche di questa stagione gozziana: l`eroismo dei suoi personaggi, la moralita` dello scioglimento finale, la comicita` delle maschere e l`esplosivita` dell`intreccio. tutti aspetti lontanissimi dalla riforma goldoniana ma che valsero a carlo gozzi un grande successo di pubblico.

"la fortuna di carlo goldoni (1707-1793) e` viva e costante da oltre due secoli sia tra gli studiosi di letteratura che tra gli uomini di teatro. la sua fama letteraria e` coeva dei primi successi sui palcoscenici di venezia: da allora attenzione critica e sperimentazione drammaturgica nel vivo dei testi sono andati di pari passo. aspra fu la polemica tra i contemporanei, divisi tra detrattori e sostenitori: ma molto significativa dello scandalo che suscito` la rivoluzione del goldoni rispetto al modo dei predecessori di concepire, scrivere e realizzare il teatro." (guido davico bonino)

il volume raccoglie tutte le incisioni che illustrano le edizioni del teatro di carlo goldoni pubblicate col suo consenso. le incisioni, salvo qualche ritratto, sono ripubblicate nella stessa dimensione degli originali. questo apparato iconografico costituisce una importante testimonianza della fortuna del teatro di goldoni nella venezia del settecento. le incisioni comprendono i ritratti del goldoni, le scene della sua vita, le incisioni che precedono il testo delle commedie e quelle che aprono ogni atto di commedia. giambattista pasquali e antonio zatta sono i due principali editori veneziani contemporanei al goldoni che pubblicarono le sue opere e le illustrazioni che ora vengono riproposte.

L'adolescente Horowitz vede il suo pianoforte defenestrato, il piccolo Cherkassky sente il sibilo di un proiettile che passa appena sopra la sua testa e si conficca nel muro di casa, il principino Magaloff fugge in slitta con la famiglia: tre flash di una rivoluzione che un secolo fa, con l'Ottobre Rosso, sconvolse il mondo e anche le vite di molti musicisti.

l`assassinio del padre e la sfrenata sensualita` della madre inducono il giovane amleto a sentirsi prigioniero in un mondo di inganni e corruzione, ma le molte angustie e indecisioni non gli impediscono di portare a termine la propria vendetta. in questa opera immortale si contrappongono due strutture. una drammatica, di azione, riferita all`argomento; un`altra essenzialmente lirica, di riflessione, condensata nei monologhi del principe di danimarca. una esterna, cioe` la tragica vendetta; e l`altra interna, nella mente di amleto, nei suoi pensieri e nei suoi dubbi.

scritte tra il 1756 e il 1762 per essere rappresentate nel teatro del marchese albergati nella sua villa vicino a bologna, queste cinque commedie rappresentano un caso a parte nella produzione goldoniana, un esempio di teatro privato di societa` in villa. "l`avaro" e "l`osteria della piazza", i soli atti unici che goldoni abbbia prodotto, servivano a chiudere le recite nelle sere di festa, mentre le altre tre commedie, in versi, delineano la liberazione delle passioni nel riposo campestre. e come sempre, anche in questa produzione goldoni si mostra autore assai attento al pubblico che ha di fronte: non piu` popolare e bonario ma colto e raffinato, che propone l`immagine di un`aristocrazia nuova.

c`e` una misteriosa finestra (forse un "trompe l`oeil", forse una vera finestra oscurata, forse solo un gioco di luci) e c`e` un`adolescente che la scruta, dalla propria finestra, animandola di visioni, proiezioni, desideri, sentimenti che solo lei vede e prova (una biblioteca austera, un giovane chino sui libri, uno scambio di sguardi... un desiderio d`amore). una storia esile, di percezioni ambigue, tutte giocate sul labile confine tra sogno e realta`, tra vedere e non vedere, tra giorno e notte.

e inizio estate a pineta e un po? tutti sono alle prese con importanti novita. la figlia di massimo, la piccola matilde, cresce e ha scoperto la parola "no". la madre di massimo invece e andata in pensione e torna ad abitare in pianta stabile a pineta: massimo se la ritrova dappertutto. e vero che nel bar e rimasta una sedia vuota, una sedia piccola, ma il vuoto di quella sedia toglie il respiro a tutti. e morto in primavera aldo, investito sulle strisce pedonali da una bicicletta. i vecchietti hanno perso un compagno, ma al barlume aldo e piu vivo che mai nei ricordi sempre allegri dei suoi compari di briscola. massimo, oltre che unico erede insieme a tiziana, e stato nominato esecutore testamentario: compito piu bizzarro, trovare un acquirente per la sterminata collezione di cd e vinili di aldo. per risollevare i vecchietti dalla nostalgia per l?amico scomparso, il vicequestore alice martelli li coinvolge, con la dovuta cautela, nella sua ultima indagine. giada meini, sessant?anni, impiegata delle poste, e stata strangolata nel parcheggio del suo condominio in centro a pisa. tutti gli inquilini del palazzo la detestavano per una serie di ripicche condominiali e perche, voci corrono per l?androne, pare che la megera fosse incline al ricatto. tra dicerie, reticenze, false piste, rancori sepolti, la cacia all?assassino si rivela un?impresa davvero ardua. soprattutto se i vecchietti iniziano con le loro illazioni e pure aldo, dall?altra vita, ci mette lo zampino. tra i condomini sospettati c?e anche viola stefanelli, collezionista di cd e vinili che massimo ha incontrato per la vendita della collezione ereditata. marco malvaldi ci consegna un giallo spiazzante e spassoso che trascina il lettore tra i tavoli del barlume a condividere con i vecchietti la suspense del delitto e la malinconia del ricordo.

le gelide notti di elsinore sono infestate da uno spettro che chiede di parlare all`erede al trono, il giovane amleto. quando apprende che il fantasma e` quello del padre, assassinato dal fratello che ne ha poi sposato la vedova, amleto decide di vendicare il defunto re. e l`inizio della fine, il movente della tragedia di vendetta piu` conosciuta e amata della letteratura occidentale. scritta a cavallo tra cinquecento e seicento, al termine del regno di elisabetta i e in un momento di profondi cambiamenti religiosi e sociali, amleto e` il dramma di shakespeare che piu` di ogni altro racconta il tramonto del mondo antico e l`alba di una coscienza moderna. vorticosa sequenza di azioni e pensiero, di spettri e specchi, il capolavoro dell`abisso shakespeariano e` ormai mito fondante della nostra cultura, e viene qui riproposto in una nuova traduzione con testo inglese a fronte, arricchito da apparati critici aggiornati. introduzione, note e traduzione di rocco coronato. in collaborazione con l`associazione italiana di anglistica.

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