dell`antica civilta` indiana non ci restano ne` piramidi, ne` templi, ne` palazzi: ci resta pero` un monumento ben piu` prezioso, fatto di parole. questo monumento e` il "rgveda" (veda=sapienza, rg=strofa), espressione poetica di veggenti di quasi quattromila anni fa, il piu` antico testo sacro di tutto il mondo indoeuropeo. si tratta di una raccolta di 1028 inni, suddivisa in dieci libri, dedicati alle varie divinita` del pantheon indiano, che contiene invocazioni di aiuto e richieste di protezione, ma anche testi magici, filosofici, in cui gli autori si interrogano sull`origine dell`universo e dell`uomo, i primi embrioni di epica e di teatro.
parlare di sessualita` come di un`esperienza storicamente singolare ha richiesto di ricostruire i percorsi del `soggetto desiderante`, risalendo dall`epoca moderna fino all`antichita` classica. "l`uso dei piaceri", entra nel vivo della rappresentazione delle pratiche e delle teorie sessuali nella citta` greca, e da` cosi` concreto avvio a un`opera storiografica dall`ambizione assolutamente unica: non piu` indagine parziale o settoriale sui problemi della sessualita`, essa presenta globalmente la genealogia dell`esperienza piu` ignota, anche quando piu` esibita, della nostra cultura e della nostra storia, offrendoci al contempo una sorta di specchio delle radici piu` remote e cancellate della logica degli odierni comportamenti sessuali.
in una sera nebbiosa, qualcuno ha seguito e assassinato il povero reverendo gorman, recatosi a portare gli ultimi conforti a una moribonda. chi puo` essersi macchiato dell`omicidio di un generoso sacerdote apparentemente amato e stimato da tutti? la polizia avanza l`ipotesi che l`omicidio sia legato a una strana lista ritrovata in una scarpa del cadavere, un elenco di persone che pero` non sembrano avere alcun elemento in comune fra loro. venuto a conoscenza della cosa, lo scrittore mark easterbrook, ricordandosi di una strana lite di cui era stato testimone, collega i fatti e comincia a indagare. prefazione di julian symons.