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rotondi, quadrati, rettangolari, ovali, spesso realizzati in materiale pregiato e con cinturini in pelli rare, il fascino degli orologi sta nel loro funzionamento, rispondente ai dettami della piu` grande precisione che fa di questi "gioielli" delle autentiche meraviglie meccaniche. ne sanno qualcosa i collezionisti che quando parlano di orologi ricorrono a termini che, non a caso, sono in comune con il mondo delle automobili. meccanismo, ingranaggio, pignone, quadrante, batteria, una volta in movimento, finiscono per trascinarli in una corsa a "circuito chiuso"... alla conquista del pezzo raro, naturalmente.

cercare un buon medico non e` cosa facile. ma anche essere un `buon paziente` non e` facile. questa guida insegna molte cose: come si cerca un medico al quale potersi affidare serenamente; come scegliere quello di base; quando rivolgersi allo specialista; quali domande fare e cosa e` ragionevole attendersi; come esporre i propri sintomi; come interpretare i buoni consigli di farmacisti, omeopati, erboristi e... parenti.

"qua e la` questi personaggi, queste disfatte sembianze, questo mondo delle radici spente, possono far ricordare gli interni e le familiari epifanie di iris murdoch. poi, nel progredire della vicenda,il timbro diventa quello della citta` e della terra cui mimi` zorzi e` legata. soltanto tra milano e la brianza il crepuscolo della signora giuseppa e del decrepito coro che la circonda, poteva trovare la sua fatiscente, dolorosa ribalta." (giulio nascimbeni)

la poesia greca antica, a differenza di quella moderna, non era destinata alla lettura e alla ricezione solitaria, ma all`esecuzione di un singolo cantore o di un coro con l`accompagnamento musicale di uno strumento a corda o a fiato, e in certi casi con movimenti di danza. la performance poetica era un vero e proprio spettacolo in presenza di un pubblico, che poteva variare dal gruppo circoscritto e omogeneo del simposio all`intera comunita` civica. la poesia greca agiva come mezzo di interrelazione tra singolo e collettivita`, come strumento di partecipazione e integrazione, ma anche di interpretazione, discussione e costruzione della realta`. attraverso la poesia l`uomo greco non solo conosceva le radici della sua identita`, riflesse nel passato mitico e storico, ma era anche orientato verso valori e modelli autorevoli di comportamento. il poeta era un sapiente, depositario di conoscenze e valori, e la sua opera era politica, poiche` era un "maestro di verita`" che interveniva in modo influente nella vita pubblica e nella formazione della coscienza della polis. in questa antologia vengono raccolti alcuni componimenti di quei poeti che hanno costituito il canone della lirica greca antica, monodica e corale, alcmane, saffo, alceo, stesicoro, ibico, anacreonte, simonide, pindaro, bacchilide e corinna, introdotti e commentati dai curatori, con lo sforzo di far comunicare passato dei classici e presente dei contemporanei.

la filosofia della musica ha avuto un grande sviluppo durante gli ultimi trent`anni, in virtu` degli avanzamenti fatti nella comprensione della natura della musica e della sua estetica. peter kivy e` stato al centro di questo rinnovamento e con questo saggio ha scritto la sua summa della materia, una spiegazione delle questioni filosofiche piu` importanti legate al mondo musicale. la sua proposta teorica viene discussa tenendo conto della storia del pensiero musicale (da platone e aristotele alla camerata fiorentina, da kant, hegel e schopenhauer a hanslick e gurney) e attraverso il confronto argomentativo con le tesi di altri filosofi contemporanei.

filosofia, scienza e politica sono i temi principali di questi due volumi, nei quali e` proposto un bilancio delle piu` recenti ricerche sui campi, i metodi e i risultati della produzione intellettuale dei greci antichi: una sintesi della filosofia, della politica e delle conoscenze scientifiche di una societa` che ha plasmato e stimolato ogni campo del pensiero occidentale. l`esposizione e l`organizzazione dei saggi permette al lettore la costruzione di diversi percorsi di lettura, anche grazie ai rimandi interni indicati al termine di ogni saggio.

se c`e` un genere che sin dalla notte dei tempi riesce a far presa sull`immaginazione degli esseri umani in ogni angolo della terra, quello e` senza dubbio la fiaba. eppure, malgrado il proliferare degli studi in materia, tuttora si stenta a ricostruirne le origini, l`evoluzione e i modi di diffusione. perche` mai la fiaba esercita da sempre un fascino irresistibile, quale che sia la forma o il mezzo attraverso cui giunge fino a noi? uno dei massimi studiosi a livello internazionale propone in queste pagine un originale approccio allo studio della fiaba, nel tentativo di spiegare le ragioni del suo inesauribile propagarsi, fino a diventare parte essenziale delle culture di tutto il mondo, duttile al punto da prestarsi a continue reinvenzioni e ri-creazioni. attingendo alle scienze sociali e naturali, non meno che a quelle cognitive, alla psicologia evolutiva e alla biologia, zipes rintraccia le origini della tradizione orale della fiaba nell`antichita`, e ricostruisce la sua evoluzione dapprima nel passaggio alla scrittura e alla stampa, e via via attraverso i continui adattamenti ai nuovi mezzi di comunicazione, dal teatro al cinema, dalla tv all`animazione. in questo percorso un ruolo, spesso dimenticato, hanno avuto le donne: sia le tante raccoglitrici e narratrici di storie, sia i personaggi femminili che di queste storie, non a caso, sono protagoniste.

due fratelli divisi da anni di distanza e silenzi si ritrovano a condividere con le rispettive famiglie una settimana di vacanza in un vecchio cottage della campagna inglese, al confine con il galles. dopo la morte della madre, richard, medico di riconosciuto acume scientifico di edimburgo, invita la sorella angela, suo marito dominic e i figli alex, daisy e benjy a godere di quella che spera diventi una salutare occasione di riposo e riappacificazione. una parentesi in cui il desiderio di armonia estiva e domestica possa finalmente diventare realta`. richard e` in compagnia della sua nuova moglie louisa e della figliastra melissa, due donne che angela fa fatica ad associare al fratello forse proprio perche` del fratello lei non sa piu` nulla, non conosce alcuna intima inflessione emotiva, non distingue quel bambino che, durante i primissimi anni di vita, ha contribuito a fortificare la sua solitudine. al contrario, angela e` immersa in un`altra visione, quella di se stessa madre di una bambina nata morta diciotto anni prima e ora madre di tre ragazzini con cui sorride troppo poco spesso. tra loro c`e` benjy, la voce della sensibilita` e della fantasia che sospinge i membri di entrambe le famiglie a specchiarsi in tutto quello che loro sembrano aver compromesso: la pieta` nell`uccidere un animale, la liberta` nell`immaginarsi esseri umani ma anche eroi, la meraviglia di pensare alla propria casa come a un castello.

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Tedeschi Trucks BandFormato: CD9.50 € Aggiungi al carrelloRimuovi dalla wishlist

Il brano che dà il titolo al terzo lavoro della band, una canzone rauca e potente tra blues e southern soul, dà subito la misura di un disco ad alto potenziale dove le esperienze dei due leader si mischiano alla perfezione in un disco presso chè perfetto per essere suonato dal vivo. La band, undici elementi, ha un potenziale notevole e fonde in modo mirabile rock, blues, soul ed elementi southern.

le vicende femminili hanno sempre avuto notevole importanza all`interno della narrativa, soprattutto ottocentesca, configurandosi nei termini di materiali sentiti come altamente romanzeschi. c`e` sempre una figura di donna (in questo caso una pioniera rapita dagli indiani della pampa argentina) intorno alla quale la narrazione lavora per costruire un ritratto eccezionale.

la virgola e il punto fermo hanno fagocitato il punto e virgola e i due punti. i catastrofisti dicono che rimarremo solo con il punto (o `soli con il punto`): piu` che una scrittura telegrafica e` un ritorno al telegrafo. eppure, con una sola virgola ben messa si puo` illuminare una pagina. allora, cosa si puo` e cosa non si puo` fare con questi segnetti meravigliosi? e soprattutto: come li hanno usati gli altri, quelli bravi e molto piu` autorevoli di noi? questo libro tenta di fare chiarezza. con semplicita` e metodo, e la guida di mirabili scrittori, racconta gli usi corretti ed errati di virgola e punto e virgola, a partire da casi reali tratti da romanzi, saggi, articoli. incontreremo autori che usano la punteggiatura in modo automatico e naturale, come se fosse il respiro del testo; altri che la usano come un`arma, come manifesto estetico ed esistenziale. affronterete le incertezze della vostra punteggiatura, ad una ad una, anche quelle che non sapevate di avere. sfideremo gli `atroci dubbi`, eviteremo le trappole, disinnescheremo le mine - con leggerezza e senza paura di sbagliare, perche` la creativita` ci permette di allargare i confini delle norme. provate a tirare l`elastico: che i vostri segni-lucciola diventino fari per illuminare le vostre idee. pronti a rifare la punta alla punteggiatura?

madrid, comunita` di madrid, castiglia e leon a sud del duero, estremadura, castiglia-la mancha, comunita` valenciana, murcia, andalusia, canarie. la guida presenta centinaia di immagini e la cartografia touring con il consueto dettaglio: carte territoriali, piante di citta`, la metropolitana di madrid. oltre 700 indirizzi utili: informazioni pratiche, indirizzi dove dormire, ristoranti e locali, spunti per il tempo libero e lo shopping.

in questo seminario lacan tratta dell`uomo e della donna. per essere precisi tratta del loro rapporto, a proposito del quale l`immaginazione ha da sempre alimentato piacevoli illusioni e struggenti passioni, e rispetto al quale la cultura ha prescritto, secondo i tempi, cio` che e` bene e cio` che e` male. in realta` sia la poesia, in modo suggestivo, sia la societa`, che accentua il disagio di questo rapporto, sono come dei veli che coprono un buco: un buco nel reale. lacan propone un`inedita definizione: . questo non vuole dire che non ci possano essere quei rapportini, cosi` li chiama, che fanno la delizia e la croce del genere umano. vuol dire invece che tra l`uomo e la donna non c`e`, a priori, nessun accordo ne` armonia alcuna. difetto che non dipende ne` dall`uno ne` dall`altra, poiche` la chiave e` da ritrovare soltanto in quello che freud ha chiamato inconscio e che lacan cerca di precisare sviluppando una nuova logica. e l`inconscio che rende impossibile che di due si arrivi a fare uno. eppure l`uno-tutto-solo c`e`. al non c`e` del rapporto sessuale si oppone il c`e` dell`uno, il quale e` solo nel suo godimento, e questo vale per qualunque corpo parlante, che sia dell`uno o dell`altro sesso. qui inizia l`ultimo insegnamento di lacan. sembra che lacan ripercorra strade conosciute, e invece e` tutto diverso: l`altro non e` quello che conoscevamo, e neppure il desiderio, addirittura neppure il godimento. l`inconscio stesso, che lacan piu` avanti chiamera` parlessere, si situa ormai sotto l`egida dell`uno nella dimensione del reale.

la vita di buck, cane di razza abituato al clima mite e alla tranquillita` degli stati uniti del sud, ha un`improvvisa svolta quando, per una scommessa persa, e` venduto e spedito al nord, come cane da slitta. piegato all`obbedienza da un esperto allevatore, riesce a far fronte alle nuove esigenze e a sopravvivere alle privazioni e al clima inclemente. ma qualcosa e` cambiato in lui: nel suo comportamento riaffiorano istinti sopiti. buck sente crescere, sempre piu` forte, il contrasto tra natura e educazione, tra amore per il padrone e slancio incontenibile verso la liberta`.

il volume dei meridiani raccoglie l`intera opera poetica di sylvia plath, con testo a fronte, secondo l`edizione definitiva dei "collected poems" curata da hughes nel 1981. sono inoltre inclusi nel volume il romanzo autobiografico "la campana di vetro" e un`ampia selezione di racconti e di pagine tratte dai "diari". la raccolta, curata da anna ravano, contiene un`introduzione firmata da nadia fusini.

ci sono scrittori cosi` affascinanti, ha notato manganelli, che riescono a cambiarti l`umore: scrittori come singer, capace di creare personaggi simili a "figure da affresco, pantografie, immagini proiettate sulle nubi". e` la grandezza che qui sprigiona il seducente e contradditorio hertz grein, tormentato da un`insaziabile sete carnale - si divide infatti fra la virtuosa moglie leah, la minacciosa amante esther e anna, il nuovo amore - e insieme dal richiamo di un`osservanza religiosa al cui rigore non sa sottomettersi, pur riconoscendo che si tratta di "una macchina da guerra per sconfiggere satana". hertz sa bene che un ebreo, per quanto creda di essersi allontanato da dio, non potra` mai sfuggirgli: sta soltanto girando in tondo, "come una carovana persa nel deserto". intorno a lui e ai suoi dissennati grovigli amorosi - in una new york che sul finire degli anni quaranta, per chi giunge da varsavia o berlino, ha le irresistibili attrattive di un gigantesco arazzo visionario -, una folla di personaggi in vario modo straziati dalla vergogna di essere vivi: come boris makaver, il padre di anna, occupato durante il giorno dai suoi lucrosi affari ma sopraffatto la notte da una sofferenza terribile quanto "un dolore fisico"; o come il professor shrage, matematico convertitosi alla parapsicologia, che vive nella speranza di ritrovare la moglie edzhe, trucidata dai nazisti. tutti turbati dal silenzio di dio o - per usare ancora le parole di manganelli - investiti "della grandezza del sacro, e della sua sproporzione".

1988
m9

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