"gran riparo", casa della parola degli uomini, il togu na e` presente in tutto il paese dogon (mali), perfettamente integrato nel paesaggio a segnalare il villaggio di cui e` la "testa", il luogo a cui fa capo la vita sociale tradizionale. sede specifica della parola "seduta", calma e ponderata, il togu na e` il centro dal quale emanano le decisioni che governano il villaggio. in tal modo l`edificio si inserisce nella realta` sociale e costituisce, secondo gli autori, "l`elemento emblematico di questa necessaria e perfetta organizzazione comunitaria". pubblicato per la prima volta nel 1976, questo libro documenta senza concessioni a un superficiale estetismo un tipo di edificio che e` nello stesso tempo la proiezione di una struttura sociale.
per gli antichi romani, "postumo" era il figlio che nasceva dopo la morte del padre. per giulio ferroni, la letteratura vive una condizione assai simile: e` qualcosa che nasce dopo cio` che l`ha prodotta. oggi che la letteratura sembra superata da altre forme di espressione, la condizione postuma dello scrittore e` ancora piu` radicale, e le stesse illusioni di chi vuole rivendicare la vitalita` e l`attualita` della letteratura non fanno che ratificarne la fine. per ferroni, se ne puo` uscire solo praticando una specie di "ecologia postuma" che elimini la chiacchiera culturale, gli esercizi di erudizione e le follie interpretative ristabilendo un rapporto diretto con i classici e cercando di riconoscere le poche parole che contano.
quanto odiate il "manca poco" che tutti, prima o poi, abbiamo sentito mentre siamo allo stremo delle forze? cosa dareste per non aprire una mappa dei sentieri che sembra piu complicata di quella del tesoro? avete sobbalzato anche voi per quel fruscio nel prato, proprio li, a due passi? questa e la guida per tutti noi che arranchiamo sulle salite, non siamo ?veri montanari?, ma non rinunceremo mai al raggio verde che solo le montagne sanno darci.