
oltre che per i contributi fondamentali nel campo della logica, kurt godel e` noto per i suoi scritti di filosofia della matematica, ma si e` occupato anche di cosmologia, sollevando questioni problematiche in sede di filosofia del tempo. di questa grande figura del pensiero contemporaneo, l`autore ricostruisce la vita e l`opera facendo ampio ricorso alle carte e alla corrispondenza inedita. l`analisi del contributo scientifico di godel si accompagna alla descrizione dell`impatto che esso ha avuto sulla nostra visione del mondo.

perche` la nostra e` stata definita societa` del rischio? che cosa rende i rischi di oggi diversi da quelli del passato? tutti concordano sul fatto che la questione dei rischi naturali e tecnologici e` essenzialmente sociopolitica. non esiste un modo `innocente`, completamente obiettivo, di guardare alla natura e alla tecnologia. le `soglie di tolleranza` di cui e` popolata la nostra vita quotidiana sono l`esito di un compromesso tra esigenze diverse. in un momento storico dominato dalla globalizzazione e dai dilemmi dello sviluppo sostenibile, questo volume affronta un interrogativo sempre piu` pressante: come garantire la compatibilita` sociale delle crescenti capacita` di manipolazione della natura?

spettacolo dal vivo, mercato dell`arte, libri, dischi, cinema tra pubblico e privato, vincoli di bilancio e politiche culturali. una disciplina nuova che e` uscita dall`ambito accademico ed e` arrivata all`attenzione degli amministratori che si rifanno all`economia della cultura per affrontare problemi istituzionali, gestionali, finanziari.


il maggior contributo della cultura americana alla filosofia contemporanea in un`originale ricostruzione che dalle origini arriva fino agli ultimi sviluppi di davidson e rorty.

un volume che esplora, in forma divulgativa e rivolgendosi a un pubblico molto vasto, una crisi lunga vent`anni, la storia dell`"entre deux guerres", e le ragioni politiche, sociali, economiche della sua instabilita`.

riti, miti, magie e tutte quelle espressioni devianti del sentimento religioso che chiamiamo "superstizioni" sono il tema di questo excursus che tiene conto dell`europa, delle colonie americane e delle principali comunita` religiose. si assiste ad una straordinaria persistenza e all`ubiquita`, fra il 1500 e il 1750, dell`intolleranza religiosa, e si riscontrano forme di contaminazione insospettate tra religiosita` popolare e religione ufficiale. grazie alla sua documentata analisi, monter ci costringe a rivedere molti luoghi comuni; per esempio, maghi, streghe ed eretici furono perseguitati con minore accanimento dall`inquisizione che non dai tribunali laici. e ancora: l`idea di tolleranza - da erasmo a spinoza a pierre bayle - evolve in modo contrastato prima di diffondersi nella pratica corrente. sorprendentemente, il xvii secolo, molto piu` del medioevo e a dispetto del razionalismo trionfante, e` il vero teatro europeo della persecuzione religiosa.