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anche lo "stabilimento" e` un intreccio di relazioni superficiali, di illusioni destinate a svanire nel dolore o nel ridicolo, di violenze mascherate dal sorriso o da un`ingannevole bonarieta`. venti racconti in cui gli eletti (i manager) e gli inferiori (gli operai) si confrontano con il mondo e con se` stessi, passando per gadda e calvino.

dieci racconti dedicati alla fanciullezza e all`adolescenza che e` fiorita dopo la seconda guerra mondiale, intorno agli anni `50, nell`epopea del "miracolo economico italiano": dieci piccole storie, come i celeberrimi piccoli indiani di agatha christie, simbolo di fanciullezza e di adolescenza in ogni luogo e tempo. forni, con i suoi dieci piccoli racconti, ci porta a riflettere sulla potenza e sulla fragilita` della crescita dei bambini. quanto sono vivaci e interessati a muoversi nel mondo! altrettanto sono indifesi e ingenui. la loro fiducia nel futuro e` incrollabile: ricca di sogni, di gioiosa alacrita`, di speranze. il loro mondo affettivo si costruisce come bastione intorno a poche ma risolutive fonti: la famiglia, la scuola, gli amici. eta` di lettura: da 10 anni.

"l`uomo senza qualita`" di robert musil riflette l`uomo contemporaneo, per cui il mondo di ieri, con le sue illusioni di armonia, di compiutezza, con le sue pretese di esattezza da ricercare in ogni campo, e` finito per sempre. vie di uscita non ve ne sono, vie soltanto, che dovremo costruire mentre si va, si cerca. vi sono poche opere universali che in figure e situazioni storicamente concrete sanno esprimere lo spirito di un`epoca, la `ragione` dei suoi drammi e della sua catastrofe, con la massima obbiettivita`, il piu` lucido disincanto e insieme la partecipazione piu` coinvolgente e sofferta. opere che compiono il della trasformazione del `pathos` in conoscenza, e della conoscenza piu` esatta e anche spietata della realta` che rappresentano in autentica `saggezza` intorno alle insuperabili contraddizioni e aporie della nostra esistenza, saggezza che trascende ogni limite di tempo e cultura. "l`uomo senza qualita`" e` una di queste. l`uomo contemporaneo abita il , di cui canta lo zarathustra di nietzsche, ma le sue conoscenze statistico-probabilistiche gli consentono di affrontarlo pur sempre armato di relative certezze. il mondo di ieri, con le sue illusioni di armonia, di compiutezza, con le sue pretese di esattezza da ricercare in ogni campo, e` finito per sempre - ma guai a lasciarsi infatuare da ideologie, vuoti profetismi, promesse salvifiche. vie di uscita non ve ne sono, vie soltanto, che dovremo costruire mentre si va, si cerca. la me`ta non e` determinabile, eppero` occorre tenere lo sguardo ben lucido per cogliere tutto cio` che durante il viaggio ci viene incontro e contro. e il romanzo e` una straripante piena di indimenticabili incontri. la me`ta e` forse almeno indicabile? possiamo farne segno? il suo segno e` quel "viaggio in paradiso" in cui avrebbe dovuto compiersi il grande romanzo? la rinuncia a ogni dialettica conciliativa, a ogni ben fondata sovranita` politica, a ogni immutabile legge, non e` rinuncia all`"imposs

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