Wishlist

i prodotti che vorresti acquistare

"e ad apollinaire che spettera` il posto piu` eminente fra i critici del cubismo, e il libro che presentiamo al pubblico italiano ne e` la piu` limpida testimonianza. del tutto consapevoli che non tutte le affermazioni dello scrittore trovarono conferma negli sviluppi successivi della tendenza propugnata, crediamo opportuno pubblicarlo nella sua integrita` originaria, come documento di un`epoca ricca di esperienze e di vive passioni. il poeta dimostra infatti, col linguaggio che gli e` proprio, che a due bisogni risponde l`arte figurativa moderna: il primo consiste nel sottomettere la natura alla purezza e all`unita`; il secondo vuole che la pittura sia riportata in una realta` indipendente dal fenomeno visivo naturalistico." (carlo carra`)

prendendo le mosse dalle teorie reichiane, e integrando in esse una forma di massaggio creata dalla fisioterapista norvegese aadel bulow-hansen, gerda boyesen elaboro` il metodo di psicoterapia corporea chiamato `psicologia biodinamica`. questo metodo, che si e` subito diffuso in europa e in america, costituisce, insieme alla tecnica alexander, al rolfing, al metodo feldenkrais, uno dei pilastri di questo vasto e fertile campo di ricerca. nella psicologia biodinamica, il terapeuta suscita, grazie al massaggio, alla parola o al silenzio, uno stimolo interiore; in seguito, egli lascia emergere dalle profondita` del corpo il processo dinamico che provoca l`affiorare delle emozioni, che si evidenziano nelle appropriate reazioni fisiche e vegetative. secondo boyesen, nel corpo vi e` un processo che regola e armonizza le tensioni: la psicoperistalsi ne e` la manifestazione tipica e piu` accessibile, e la terapia si propone di favorirla. recuperando la circolazione bioenergetica e psicoperistaltica, l`individuo si sente felice, in armonia con l`universo e in contatto con la vita e la realta`.

in questo libro jacques-alain miller fa da guida al lettore che si accosta all`ultimo insegnamento di lacan. sicuramente il piu` arduo. il libro xxiii del seminario di lacan, intitolato "le sinthome" - antica grafia del termine sintomo - e infatti, come tutti gli ultimi seminari, completamente diverso dai precedenti. perche`? almeno per due motivi. primo: perche` lacan nell`ultimo periodo del suo insegnamento capovolge letteralmente la sua impostazione teorica sull`inconscio. mentre prima l`accento era posto sull`assioma che l`inconscio e` strutturato come un linguaggio, ora lacan mette l`accento sulla disgiunzione tra il senso e il reale, tra la verita` e il godimento. l`accento non e` quindi posto sul sistema significante, sul grande altro, sul linguaggio, ma sul godimento, che e` quel reale che si presenta clinicamente come impossibile da sopportare e logicamente come senza senso. addirittura il significante stesso non serve piu` alla comunicazione o al senso, ma si rivela essere al servizio del godimento, come prova l`opera di joyce, soprattutto "finnegans wake". inoltre questo seminario presenta in modo del tutto diverso la triade che aveva guidato lacan fin dagli inizi del suo insegnamento l`immaginario, il simbolico e il reale - e con cui aveva riorganizzato la teoria e l`esperienza della psicoanalisi.

nel panorama delle dipendenze patologiche, crescente attenzione ricevono oggi quelle che sono denominate nuove dipendenze, in cui il comportamento abusante non costituisce un`attivita` illegale. la dipendenza dal lavoro risulta una delle piu` attuali e pericolose dipendenze individuate: quella che ha per oggetto un`attivita` che e` parte integrante del normale svolgimento della vita quotidiana di una persona. piuttosto che un`attivita`, il lavoro diventa uno stato d`animo, una via di fuga che libera la persona dall`esperire emozioni, responsabilita`, intimita` nei confronti degli altri. con questo volume gli autori si propongono di indagare un fenomeno ancora poco conosciuto, che si presenta complesso e ambivalente. a partire dalla definizione terminologica, si procede verso un inquadramento teorico della dipendenza dal lavoro e verso l`individuazione delle sue caratteristiche, della sua evoluzione e dei suoi effetti sull`individuo e sulle sue relazioni. viene delineata quindi la figura del "workaholic", e ne vengono presentate le principali tipologie. non vengono analizzate solo le componenti individuali, ma il contesto piu` ampio in cui il soggetto e` inserito: la famiglia e l`ambiente professionale in cui il workaholic vive. viene infine affrontata la questione dell`intervento su questa nuova forma di dipendenza patologica: dal trattamento individuale all`individuazione di tecniche e strategie a livello preventivo.

la prima indagine storica del lato piu` oscuro del ventennio: la delazione anonima, odioso strumento nelle mani di mussolini per controllare la vita degli italiani. e il 1923 quando l`ex socialista benito mussolini, alla guida da pochi mesi del governo di coalizione, pone con una breve nota il primo mattone di un autentico mostro politico-burocratico che, con i suoi tentacoli intinti nel veleno di intercettazioni, delazioni e soffiate, stritolera` la vita pubblica italiana fino alla fine del regime fascista: "caro finzi, dispongo che le intercettazioni telefoniche siano d`ora innanzi recapitate solamente a me. una copia sola, quindi, che tu riceverai e mi trasmetterai". mimmo franzinelli, grazie a una ricerca accuratissima, non paga di uno scrupoloso scandaglio degli archivi ma ricca anche di testimonianze di prima mano (spesso terribili), ci mostra con chiarezza come sia stato possibile tenere sotto il tallone d`acciaio del terrore un intero paese, trasmettendo l`insicurezza profonda che e` il primo ingrediente dell`obbedienza cieca. quando nemmeno fra i muri della sua casa si sente al sicuro, quando i partigiani vengono scovati nei nascondigli piu` impensabili, quando le famiglie ebraiche vengono tradite dai vicini e dagli amici, il popolo e` pronto, pur di non correre alcun rischio, a pagare il terribile prezzo di abdicare alla propria liberta`.

nexus contiene elementi autobiografici e racconta di come miller si sia trovato a poco a poco fuori gioco dal proprio matrimonio. la moglie mona (june nel romanzo) stabilisce difatti una relazione sempre piu` intima con un`altra donna: anastasia (jean). la nuova coppia abbandona miller a se stesso per fuggire insieme a parigi. ma a un certo punto mona ritorna da lui di propria volonta`. insieme decideranno di tornare ancora una volta a parigi, la citta` tanto amata dallo scrittore americano fin dagli anni trenta.

il volume, opera di sedici tra i migliori studiosi di teatro di lingua inglese, intende offrire a un pubblico non specialista, un`esposizione in linea con le piu` aggiornate tendenze della storiografia teatrale d`oggi.

Questo sito utilizza solo cookies tecnici e cookies analitics propri e di terzi. Per ulteriori informazioni vedi la nostra informativa. Chiudi