"scrissi questo libro a parigi, trovandomi esiliato, rifugiato in tale citta`, sul finire del 1924, in piena dittatura pretoriana e cesariana spagnola e in un singolare stato d`animo, preda di una vera febbre spirituale e di un`angosciosa attesa. qualcuno potra` dire che quest`opera manca di rigore compositivo propriamente detto. di architettura, forse; di vita nella composizione, credo di no. la scrissi, dicevo, quasi febbrilmente, versando in essa, oltre ai pensieri e ai sentimenti che da anni - e tanti! - venivano arandomi l`anima, quelli che mi tormentavano a causa delle disgrazie della mia patria e quelli che nascevano dalle mie occasionali letture del momento. "l`agonia del cristianesimo" riproduce in forma piu` concreta, e, per quanto improvvisata, piu` densa e piu` passionale, molto di cio` che avevo esposto in "del sentimento tragico della vita". e ancora mi rimane il desiderio di tornarci sopra e di sviluppare ulteriormente il mio pensiero. e cio` che dissero facesse san lorenzo via via che si andava abbrustolendo sulla graticola del suo martirio." (dal prologo all`edizione spagnola del 1931)
l`evoluzione per selezione naturale, questa "pericolosa" idea di darwin, e` stata al centro di molte controversie per piu` di un secolo e molti continuano a non accettarla pienamente, benche` sia stata trionfalmente confermata da una miriade di scoperte, e sia ormai ben integrata in numerosi settori scientifici. dennett affronta qui le critiche sollevate contro la teoria dell`evoluzione, sfidando le opinioni di alcuni tra i piu` famosi scienziati del nostro tempo, compresi stephen jay gould e roger penrose.
baudelaire e` un poeta difficile da racchiudere in formule, non perche` la sua opera sia sfuggente, ma perche` varia e complessa, densa di significati e ricca di echi profondi. con un`immagine molto efficace, michel butor l`ha definito "il perno attorno a cui la poesia ruota per diventare moderna". "io voglio illuminare le cose con il mio spirito e proiettarne i riflessi sugli altri spiriti": le "cose" baudelairiane non sono solo gli oggetti poetici tradizionali, ma nuove dimensioni di realta` aperte dalla rivoluzione borghese e industriale, come la realta` urbana, il disadattamento, il vizio e la malattia, che con potente naturalezza il poeta sa comporre in un tessuto di musicalita` e ritmo straordinari.
"gentile signore, la prego di dedicare qualche attenzione a queste poche pagine. a tratti potranno sembrarle leggere, oppure gravi e impudiche, ma a poco a poco capira` che da esse dipende la mia vita. sono entrata nella sala da te` il 16 ottobre dell`anno scorso." parigi. per sfuggire alla pioggia, alice, 48 anni, si e` infilata in un locale diverso dal solito, dove una signorina gentile le ha portato un vassoietto con una teiera nera e una fragile tazza azzurra, una bevanda "che ha il colore del sole visto nell`erba alta quando si e` adolescenti e ci si sdraia nei prati". la stessa signorina, per via di un malinteso, ha poi condotto la donna in una stanzetta adibita allo shiatsu, e l`ha invitata a indossare un sottile pigiama blu. un uomo ha posato le mani sulla sua pelle: gesti morbidi pieni di rispetto, senza bisogno di parole. per alice quel massaggio e` stato un risveglio, la riconciliazione con un corpo quasi dimenticato, l`inizio di una guarigione, l`esplosione del desiderio. fino a quel momento la sua vita non e` stata altro che un susseguirsi di doveri, allevare una figlia da sola, mantenersi con un lavoro qualsiasi, non conoscere la felicita` di un amore, di una quotidianita` da condividere. una donna di mezza eta` in una grande citta`, senza piu` sussulti, senza progetti. ma dopo quel pomeriggio per caso, alice e` tornata a cercare le mani del dottor akifumi, una settimana dopo l`altra, e per poter comunicare con lui ha frequentato un corso di giapponese. e cosi` e` passato un anno, e oggi e` pronta a confessarsi. poetico, ricco di suggestioni, "lettera d`amore senza dirlo" e` un romanzo che parla a tutte le donne che hanno perso la magia del sogno, un piccolo dono a chi vuole ancora stupirsi e ritrovare la bellezza della nostra esistenza.
danny ryan e` diventato ricco. l`ex operaio portuale, membro della mafia irlandese braccato dalla legge, e` ora un rispettato uomo d`affari: un magnate dei casino` di las vegas e socio silente in un gruppo che possiede due hotel di lusso. insomma, ha tutto cio` che ha sempre voluto: una bella casa, un bambino che adora, una donna di cui potrebbe addirittura innamorarsi. ma poi fa il passo piu` lungo della gamba. quando cerca di comprare un vecchio albergo su un lotto di terra di prima qualita` con l`intenzione di costruirci il resort dei suoi sogni, finisce per scatenare una guerra contro i potenti broker immobiliari di las vegas, un`influente agente dell`fbi decisa a vendicarsi e il proprietario di un casino` rivale che ha contatti a dir poco loschi."e proprio quando danny pensava di averci messo una pietra sopra, il passato risorge dalla tomba per trascinarlo di nuovo all`inferno. vecchi nemici tornano alla ribalta, decisi a portargli via tutto cio` che gli e` caro, compreso suo figlio. cosi`, per salvare se stesso e tutto cio` che ama, danny deve diventare ancora una volta il combattente spietato che era un tempo e che non avrebbe mai voluto essere di nuovo. spaziando dai quartieri malfamati di providence ai corridoi del potere di washington e wall street fino ai casino` dorati di las vegas,""citta` in rovine" e` un crime dal respiro epico, che parla di amore e odio, ambizione e disperazione, vendetta e compassione.
i brevi racconti che compongono la casa di claudine sono bagliori d`oro della memoria. se il titolo richiama il celebre ciclo di romanzi della serie claudine, qui la monella in grembiulino e` solo un pretesto d`autore: per ribadire, a vent`anni di distanza, che claudine e` creatura sua. ma oggi la protagonista e` colette bambina, racconto della felicita` e della meraviglia d`infanzia, e con lei la famiglia di esseri originali dominata dalla madre sido, il padre capitano, i fratelli achille e le`o, gli animali di questa "vecchia casa natale" nel villaggio di borgogna, gli abitanti di saint sauveur. "il bisogno veemente di toccare, vive, pellicce o foglie, piume tiepide, la commovente umidita` dei fiori": eccola, tutta qui, la grazia di colette. la maison mette in scena i miti del cuore.