attraverso la storia e la teoria della cultura visuale, dagli studi sulla prospettiva rinascimentale a internet, passando per la fotografia, il cinema e la televisione, mirzoeff si chiede come e perche` i mezzi di comunicazione basati sulla dimensione visuale hanno assunto un ruolo cosi` centrale nella nostra vita quotidiana. l`ipotesi sostenuta e` che oggi la forma primaria di approccio e comprensione del mondo e` visuale, e non piu` testuale, come e` stato per secoli.
nazionalismo, letteratura, attrazione per la morte: in questa opera marguerite yourcenar esplora i temi della vita e dell`opera di yukio mishima, lo scrittore giapponese che si diede la morte con uno spettacolare harakiri nel 1970, a soli 45 anni, dopo aver terminato il suo testamento spirituale, la tetralogia de "il mare della fertilita`".
attribuita a un antonino liberale di cui non si ha alcuna notizia e allestita con ogni probabilita` tra il ii e il iii secolo, questa silloge di racconti di metamorfosi ci e` stata tramandata da un codice di heidelberg, il palatinus graecus 398. il ricchissimo commento di sonia macri` e tommaso braccini ricostruisce con sapienza tutta la complessa rete mitografica, folklorica e antropologica che le fa da sfondo. . nel mito greco era plausibile che uomini e donne potessero trasformarsi in animali, piante e rocce. era l`ultima propaggine del regno della metamorfosi. e l`ultimo cantore di quelle storie fu ovidio. prima di lui e accanto a lui era fiorita su quei temi una intera letteratura, che il tempo ha sommerso. ma almeno un prezioso relitto si e` salvato: queste metamorfosi di antonino liberale, che per alcune vicende sono una fonte unica e indispensabile e vanno poste accanto agli scritti di apollodoro e di igino come testimonianza di cio` che fu l`antica mitografia.
in una nuova traduzione, il romanzo che dostoevskij stava scrivendo al momento del suo arresto per mano della polizia zarista. le prime tre parti di vennero pubblicate all`inizio del 1849: a fine aprile dostoevskij fu arrestato, condannato a morte, graziato mentre gia` si trovava sul patibolo. a cio` seguirono la deportazione, i lavori forzati, il confino: dieci anni nel buio della steppa, a cercare la luce; dieci anni dai quali dostoevskij fece ritorno profondamente mutato, colmo di nuove idee, nuove passioni e intuizioni. le altre parti del libro non vennero mai scritte: l`aprile del 1849 segno` davvero la cesura fondamentale della creativita` dostoevskiana. dopo, nulla sarebbe piu` stato lo stesso, nulla di quanto prima era stato progettato sarebbe piu` stato realizzabile. ci si offre cosi` come straordinario esempio di un`opera "di confine" tra due mondi, con pagine di impressionante efficacia, di sconvolgente verita`, che preludono ai grandi romanzi del periodo maturo. netocka e` l`esclusa, e` colei che non e` invitata al banchetto della vita, e che dal suo cantuccio e` destinata a scrutare il mondo, degli adulti di casa prima, degli estranei di fuori poi. un dostoevskij al femminile, dunque, che pero` intreccia all`analisi del mondo interiore della bambina le tematiche tipiche del suo primo periodo, quello a suo modo "romantico", nel quale ragiona ancora sul ruolo dell`artista.
che cosa accade nella tua testa quando giochi a un videogioco o chatti con gli amici? hai mai pensato, quando frequenti i social, che proprio non capisci perche` la gente fa certe cose? sapevi che i tuoi stati d`animo possono essere manipolati senza che tu te ne accorga? attraverso la coinvolgente descrizione di alcuni famosissimi esperimenti di psicologia, questo libro ti aiutera` a riflettere su di te e sugli altri, su come vivi nel mondo virtuale... e in quello reale. un libro di saggistica per bambini dagli 11 anni: social, cyberbullismo, realta` virtuale, ma anche felicita`, consapevolezza, realizzazione. un libro per capire l`impatto della rete sulle nostre vite, dedicato alle ragazze e ai ragazzi che usano la tecnologia, i social e vorrebbero capire di piu` se stessi e gli altri. eta` di lettura: da 11 anni.
metafisica: ecco la parola (hegel). un fuggire che, a furia di decostruzioni, oltrepassamenti, dichiarazioni di morte o di inesorabile, fatale compimento nelle forme della razionalita` scientifica, ha finito col diventare una sorta di habitus del pensiero contemporaneo. e tuttavia, ripercorrendo contropelo le filosofie classiche e i grandi sistemi del razionalismo moderno, cosi` come le piu` ardite e recenti teorie della scienza, e` possibile riscoprire cio` che di quel termine rimane inaudito: la tessitura che collega l`essente in quanto osservabile e determinabile allo s-fondo della sua provenienza e del suo imprevedibile avvenire; la relazione tra la theoria della cosa sotto l`aspetto della sua caducita`, nell`ordine di chronos, e quella che cerca di esprimerla nella sua relazione al tutto e in tale relazione giunge a considerarla res divina. nessun `al di la``, nessuna hinterwelt, o mondo `dietro` ta` physika, dietro il manifestarsi di physis. questo mondo, e il soggetto che intende conoscerlo conoscendo se` stesso, il cui essere-possibile non si arrende al muro dell`impossibile, esigono di essere interrogati anche secondo una tale prospettiva. metafisica concreta, dunque, come florenskij, scienziato, filosofo e teologo, voleva intitolare l`opera che avrebbe dovuto concludere la sua ricerca. filosofia e scienza possono in essa ritrovarsi ed esprimere insieme, in forme distinte e inseparabili, l`integrita` e inesauribilita` della vita dell`essente.