"prima di ogni altra cosa va detto che queste immagini sono indimenticabili al piu` alto livello dell`arte fotografica. e non e` difficile comprendere perche` il ritrovamento delle lastre fotografiche di colui che era stato sino a quel momento un ignoto fotografo operante a new orleans nei primi anni del secolo costituisca una stupefacente scoperta e un arricchimento della inesauribile storia della fotografia. ottantanove lastre fotografiche in differenti stadi di corrosione, di deterioramento e di disfacimento furono il tesoro che lee friedlander scopri` nella new orleans dei tardi anni cinquanta, e che in seguito acquisto`. quando, nel 1970, una selezione di superbe riproduzioni di quelle lastre, ingegnosamente sviluppate da friedlander, fu pubblicata dal museum of modern art, il libro divenne immediatamente, e legittimamente, un classico. molto, in queste immagini, testimonia il gusto dell`epoca: un`aura da bassifondi; la provenienza pressoche` mitica (storyville); l`aspetto informale, antiartistico, che si accorda con l`anonimia virtuale del fotografo e quella reale delle sue modelle; il loro status di objets trouve`s, come un dono del passato." (dall`introduzione di susan sontag)
si tratta del catalogo dell`esposizione di new york, american craft museum (13 settembre 2000 - 7 gennaio 2001). un viaggio nell`"arte del fuoco" del xx secolo attraverso piu` di 250 vetri della straordinaria collezione che nancy olnick e giorgio spanu hanno raccolto in anni di appassionata ricerca. i saggi in volume sono di esperti che si soffermano su diversi aspetti della cultura del vetro veneziano. una nota singolare e` costituita dalle voci di alcuni artisti che con il vetro hanno lavorato a lavorano tuttora: barbini, bianchin, diaz de santillana, moore, oshira, scarpa, stearns, tagliapietra, vignelli e zynsky.
l`opera da cui questo testo trae i fondamenti, ovvero "l`arte della guerra", e` il maggiore testo di carattere militare della cina antica, nonche` uno dei classici cinesi di maggiore influenza e piu` diffusi nel mondo. il suo pensiero strategico e filosofico, gia` ampiamente utilizzato nei settori politico ed economico, e` ora divenuto anche punto di partenza per una interpretazione della medicina tradizionale applicata sia alla vita militare sia a quella civile.
personaggio molto noto in inghilterra, l`avvocato rumpole, un perry mason inglese di 68 anni, e` il protagonista di romanzi e racconti giudiziari e di una fortunata serie televisiva. l`avvocato rumpole indaga con intelligenza e ironia su delitti e misteri che risolve con acume. racconta in prima persona i suoi successi in tribunale. sullo sfondo la sua vita privata che scorre tranquilla tra le mura domestiche, e una londra umida e nebbiosa.
e` la storia di un doppio processo che si svolge in una citta` immaginaria del sud americano verso il confine col messico, nel 1923. un`avvenente donna viene trovata strangolata. il marito, che lei tradiva, e` accusato, processato e condannato a morte. al momento dell`esecuzione egli riesce ad uccidere il boia. l`esecuzione e` sospesa. nel frattempo il vero assassino confessa prima di suicidarsi. talbot non e` un uxoricida, ma deve ugualmente essere processato per l`uccisione del boia.
pubblicato negli stati uniti nel 1970, questo romanzo e` ambientato negli anni della guerra civile americana. siamo alla fine del conflitto e la compagnia del tenente marius catto attende a cincinnati la smobilitazione. ma la fine degli scontri tra nordisti e sudisti portera` con se` nuove atrocita`. al tema della guerra si affianca quello della giustizia: una giustizia amministrata da uomini in divisa, stretta dentro i regolamenti della disciplina militare, disumana e crudele. la logica brutale della pena di morte mostra radici profonde non solo nell`ideologia americana puritana e pioneristica, ma anche nelle vicende piu` oscure e laceranti della storia di quel paese.
sembra che nella realta` contemporanea sia operante una sorta di "legge del consumo" che regola il funzionamento dell`intera societa`. una legge che impone in maniera crescente a tutti gli individui di comportarsi sempre e comunque da consumatori. come se soltanto con il contributo delle merci gli individui possano trovare una loro collocazione. giunto al suo limite estremo, il processo di mercificazione crea in tal modo una forma di dipendenza totale, che comincia col bombardamento pubblicitario di cui sono oggetto i bambini fin dalla piu` tenera eta`.
la critica piu` attenta ha visto in rebora, poeta e mistico, una "tra le personalita` piu` importanti dell`espressionismo europeo", rilevandone il "vocabolario pungente, il registro d`immagini e metafore arditissimo" (contini): tutta una novita` stilistica, i cui risultati spesso non hanno l`eguale tra i poeti del nostro secolo. ma nell`opera complessiva emerge anche quel singolare "colore umano" che ha tanto commosso i lettori piu` fraterni: rebora possiede infatti "quella particolare rozzezza e timidita` che e` propria degli spirituali; uomini dall`inconfondibile accento, dal passo impreciso che non si dimentica" (betocchi).
arrigo petacco indaga su don vito cascio ferro, l`uomo che trapianto` nel nuovo mondo la struttura della mafia siciliana, e ricostruisce la storia di joe petrosino, che avverti` per primo l`incombente minaccia e cerco` di fermarne sul nascere la diffusione. poliziotto italoamericano di umilissime origini, petrosino fu l`acerrimo nemico di don vito: lo combatte` per anni, ma non riusci` a impedire che il seme da lui portato in terra americana germogliasse. ne` pote` sottrarsi alla feroce vendetta della "mano nera" di new york.
il 24 agosto 1943 ettore muti, ex segretario del partito fascista, venne trovato cadavere con una pallottola alla nuca nella pineta di fregene. sulle ragioni di quel delitto eccellente si sollevo` un gran polverone in cui convivevano le ipotesi piu` diverse e contraddittorie. muti era in quel momento il fascista piu` popolare d`italia. votato all`avventura per l`avventura, non manco` a nessun appuntamento con la guerra, fin da quando, a quattordici anni, combatte` con gli arditi sul piave. in questo libro arrigo petacco ricostruisce la biografia tumultuosa e avvincente di questo fascista anomalo, ribelle, leale e onesto.
le proprieta` benefiche dell`argilla, conosciute fin dalla piu` remota antichita`, vengono utilizzate nelle terapie naturali per curare un numero grandissimo di disturbi. l`argilla, la terra che guarisce, e` costituita da minutissimi frammenti di minerali, ed e` un rimedio efficace per depurare, disinfettare e cicatrizzare, per assorbire i gas se ingerita, per rendere piu` bella la pelle. facilmente reperibile in natura, ma anche in vendita nelle farmacie e nelle erboristerie.
"leggendo questo libro di anna crespi, ci accorgiamo sin dalla prima pagina che l`autrice ci costringe a , ossia cio` che nelle cose e nel divenire, nelle menti e nei desideri, nelle anime e nelle scelte del , non e` percepito dai sensi, si` da essere definito e riconosciuto dall`intelletto. per me che scrivo queste povere annotazioni, la sensazione di avere dinanzi realta` fuggevoli, microscopiche, nuovissime come ed esistenza registrabile dalla memoria, e` stata tanto forte da suscitare quasi sofferenza. questo libro ci costringe a rispondere, accusati come siamo da tutto cio` che poteva essere e non e` stato, che sussurra continuamente senza che ne avvertiamo il suono, che fugge senza essere afferrato poiche` ogni evento di per se` e` indefinibile e immemorabile dal momento che non esiste piu` a partire dall`istante in cui si compie." (quirino principe)
eloisa e abelardo: una coppia indimenticabile vissuta nel secolo di tristano e isotta. la loro storia, che ha conosciuto travisamenti e misconoscimenti, e` qui ricostruita con rigore attraverso la suggestiva lettura del loro epistolario, in grado di mostrare i due volti dell`umanita` medievale: un confronto tra passione e filosofia, fede e ragione, vissuto in una la cui tensione e densita` restano fuori del comune e percio` altamente emblematiche. lo stile vivace di re`gine pernoud assume come sfondo il secolo xii, caratterizzato da un clima di febbrile ripresa degli studi e da ideali di riforma monastico-religiosa. e inoltre la stagione dell`amor cortese, degli scontri fra eresia e ortodossia, quando l`arte romanica ormai pienamente sviluppata cede il passo ai primi tentativi di . il desiderio di assoluto si snebbia e si umanizza, fornendo le strutture per le grandi somme teologiche della scolastica. l`amore fra eloisa e abelardo e` dunque la storia di due amanti che la vita separa e spinge verso una prospettiva di rinuncia. ma anche dalla privazione l`amore, in un alternarsi di luci e ombre, finisce per trionfare conducendo alla santita`.
in versi che scivolano uno sull`altro come onde, il poema dispiega lento i suoi temi, come un romanzo. parla della silenziosa preghiera dell`arte, della memoria che stinge come il colore dei dipinti. e dell`esilio, emblema di quel senso di estraneita` che alcuni si portano dentro ovunque, in ogni istante. come walcott (nobel per la letteratura 1992) e il suo conterraneo pissarro, separati da cento anni di storia, ma appartenenti entrambi a minoranze etniche e religiose, metodista il primo, sefardita il secondo. due esuli volontari, che hanno scelto i climi freddi di new york e di parigi. due artigiani dalle vocazioni parallele, devoti allo studio del paesaggio e della luce.
questo volume raccoglie brevi, talora brevissimi, testi che si presentano di volta in volta sotto forma di aneddoti, motti di spirito, barzellette, narrazioni erotiche, apparentati dal comune denominatore della comicita`. gli esiti di tale comicita` sono quanto mai veri: arguzia e humour "fiorentini" non mancano, ma cedono volentieri il passo a freddure estemporanee, a un riso incolto e popolare, a un umorismo surreale e, molto spesso, al divertimento grossolano e greve. l`introduzione, a cura di stefano pittaluga, ricostruisce le vicende biografiche e gli itinerari culturali del celebre umanista, fornendo un aggiornato panorama critico e bibliografico della sua produzione.
storie della resistenza e storie di resistenza. passato e presente si confondono e danno origine a un complesso mosaico i cui tasselli sono uomini e donne che tra nord italia e svizzera hanno vissuto fragili esistenze. la banda di milo, i ricordi di giustina, il silenzio di ultimo: una nota diversa in ogni racconto, ma un comun denominatore che si chiama coraggio. coraggio di chi ha dato la propria vita in cambio della liberta` di un altro, di chi sceglie la parola fine, quando continuare non ha piu` senso. "sarebbe necessario che dietro la porta d`ogni uomo soddisfatto e felice stesse qualcuno a rammentargli continuamente col battere di un martelletto che esistono degli infelici", scriveva checov. il nuovo libro di alberto nessi fa questo: ci ricorda, con grazia e sensibilita`, che il mondo e` pieno di esseri effimeri che vivono lo spazio di un giorno e conservano dentro di se` la luce tenue delle lucciole, che nel buio pesto del nostro tempo hanno la forza del sole.
nel decennale della scomparsa di guttuso, nel centenario del teatro massimo di palermo, una mostra racconta la storia del rapporto intenso e fecondo tra l`artista, il teatro e la musica, che conosceva profondamente. la collaborazione di guttuso con il teatro lirico fu continua e ricca; e` interessante notare come, pur prediligendo la musica di verdi, abbia lavorato per tutti i tipi di spettacoli musicale: balletto, melodramma e opera d`avanguardia. esposti nella mostra (teatro massimo di palermo, sala pompeiana, 15 novembre 1997-11 gennaio 1998) bozzetti e figurini di scena e costumi per opere e balletti, oltre ad alcuni costumi originali. testi di: p. carapezza, f. carapezza, e. crispolti, m. panni, e. paolucci, e. siciliano.
al breve testo, pubblicato autonomamente col medesimo titolo nel 1945, nel quale si indicavano le linee principali delo sviluppo degli stili d`arredamento dall`antichita` ai primi del novecento, l`autore aggiunse, circa vent`anni dopo, un apparato di illustrazioni commentate, per aiutare a conoscere meglio i modi nei quali l`uomo ha organizzato e decorato gli ambienti della vita quotidiana.
due donne in fuga, due destini che non si incrociano ma che appartengono allo stesso disegno del tempo: nella russia devastata dalla rivoluzione, barbara ivanovna e zoia andre`evna fuggono alla ricerca disperata di un luogo lontano e imprecisato, dove poter sopravvivere allo sfacelo che le circonda. la prima e` una nobildonna che si muove con la figlia e che tarda perfino a prendere coscienza del dramma inesorabile che la attende; la seconda, ben piu` lucida, ha invece gia` compreso l`esilio perenne che ha davanti a se`. a tutte e due, pur cosi` diverse, la storia ha riservato la medesima tragica sorte: prima l`esilio e la morte, poi l`oblio, la cancellazione di ogni traccia del loro passaggio.