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il "golpe invisibile" qui ricostruito dal politologo giorgio galli ha preso le mosse negli anni settanta del secolo scorso, si e` rafforzato negli anni ottanta del craxismo, e ha avuto pieno compimento durante il quasi ventennio berlusconiano. e stato attuato dalla borghesia finanziario-speculativa e dai ceti burocratico-parassitari i quali, assunto il pieno controllo delle forze politiche e preso il potere in forma egemonica, hanno potuto saccheggiare l`italia repubblicana facendo "carta straccia" di molte pagine della costituzione. il "golpe invisibile" dei ceti speculativi e parassitari ha generato un debito pubblico astronomico (decenni di evasione fiscale, di ruberie, corruttele e malversazioni), ha vanificato lo stato di diritto e il controllo di legalita` della magistratura, ha consolidato il potere della criminalita` organizzata (mafie che sono parte integrante dei ceti speculativi e parassitari), e ha alterato l`economia di mercato riducendo in poverta` milioni di imprenditori e lavoratori. soprattutto, il "golpe invisibile" ha impedito che la societa` italiana superasse il congenito familismo amorale e si dotasse di una cultura civica.

il testo affronta un momento cruciale di una lunga lotta, volta a fornire al proletariato una strategia per la conquista del potere, per saldare la teoria con il "movimento reale". al primo fondamentale passo compiuto dotando la lega dei comunisti del "manifesto del partito comunista", chiusa la crisi del 1848, seguono lunghi anni di riflusso durante i quali marx ed engels dedicano il meglio delle proprie energie allo sviluppo della teoria. solo nel 1864 essi intravedono la possibilita` di un nuovo intervento nel "movimento reale". lo spiraglio e` aperto appunto dalla fondazione dell`associazione internazionale degli operai. le pagine del testo descrivono questo nuovo tentativo. vengono esposte le battaglie di marx ed engels in seno all`internazionale, viene dimostrato il ruolo di dirigenti del movimento operaio da loro conquistato per questo tramite, ne sono documentati i risultati permanenti cosi` acquisiti. una volta esaurita quell`esperienza, il marxismo avra` guadagnato in estensione fino a diventare la dottrina ufficiale, ancorche` poco assimilata, del socialismo, e le basi per una politica internazionalista del proletariato saranno definitivamente gettate.

il 30 luglio 1912 si spense in giappone l`imperatore meiji. nei giorni successivi, durante i solenni funerali di stato, il generale nogi, in un atto di junshi, di accompagnamento del proprio signore nella morte, si uccise insieme con la propria moglie. i due eventi luttuosi scossero profondamente il giappone del tempo. scompariva, infatti, con l`imperatore, non soltanto l`epoca cui il sovrano aveva dato il nome, ma l`intero mondo racchiuso esemplarmente nel gesto del generale: l`universo della tradizione e degli antichi costumi nipponici. due anni dopo, natsume so?seki pubblico` kokoro (il cuore delle cose), l`opera che e` oggi unanimemente riconosciuta come il suo capolavoro, il romanzo in cui si affaccia per la prima volta, nella moderna letteratura giapponese, il malinconico sentimento della fine, del tramonto del cuore stesso delle cose. protagonista dell`opera e` il

in papa` goriot balzac scolpisce il ritratto intenso e drammatico di un uomo totalmente dominato dall`amore esclusivo e cieco per le proprie figlie. avide, egoiste e frivole, esse lo prosciugano a poco a poco di ogni avere e lo abbandonano: il vecchio goriot e` ridotto a vivere in una squallida pensione e muore in solitudine. come altre figure balzachiane, goriot e` un eroe della passione vissuta fino alle estreme conseguenze. la sua mania disinteressata, tragicamente ridicola in un mondo governato dall`avidita`, ne fa una sorta di martire laico. il dramma di goriot, incarnazione borghese del re lear shakespeariano, da vicenda individuale assume un potente valore emblematico se inserita nel vivo della societa` dell`epoca, in quella parigi crudele e infernale asservita al mito del denaro che balzac dipinge con spietato realismo. introduzione di lanfranco binni.