
krauss racconta come l`odierna cosmologia si trovi alle soglie di una rivoluzione concettuale: quella "massa mancante" che spiegherebbe perche` l`universo e` sostanzialmente "piatto" potrebbe rivelare proprieta` sorprendenti. pare infatti che la materia e l`energia presenti nell`universo non esercitino quell`azione di freno sull`espansione che sarebbe stato lecito attendersi secondo la relativita` generale di einstein, ma anche secondo la teoria di newton. partendo da questa nuova prospettiva krauss ci fornisce una guida aggiornata a uno dei misteri piu` profondi dell`universo.

"un fisico, un ingegnere e uno psicologo furono chiamati per una consulenza in una fattoria la cui produzione di latte era al di sotto della media. a ciascuno fu dato il tempo di esaminare i dettagli del problema prima di presentare la propria relazione. quando venne il suo momento, il fisico chiese una lavagna e disegno` un cerchio. quindi inizio`: `assumiamo che la mucca sia una sfera...`". in sei irriverenti capitoli krauss presenta i concetti scientifici di base, per conquistare alla fisica anche chi, sentendo parlare di quanti e di quark, prova l`irresistibile impulso di cambiare argomento o fuggire a gambe levate.

il volto di boris davidovic e quello butterato del suo carnefice, intento a estorcergli l`ennesima "falsa confessione", si specchiano nel buio di una cella densa di fumo, "ansanti e spossati": in un fronteggiarsi di convinzioni ugualmente "imparziali, inviolabili e sacre", il primo cerca di conservare la dignita` nella caduta e nella morte, l`altro di preservare la severita` impersonale e astratta della "giustizia" stalinista. ma questo scontro e` solo il piu` cupo fra le sette variazioni su un unico tema, quello della sopraffazione e della persecuzione costitutive non solo del "socialismo reale", ma della storia in assoluto.


il jazz e` musica di molti, si dimostra nell`ultimo capitolo di questo libro. nella sua storia non si possono separare ne` i singoli artisti dal fiume indistinto di suonatori, ne` isolare la loro musica dalle loro vite. infatti dietro ogni jazzista c`era un bambino che sentiva un richiamo misterioso e irresistibile. e dietro il richiamo c`era una sofferenza e un`inquietudine indefinite nate quasi sempre sulla strada. per cui, raccontare la vita e lo stile di tredici grandi creatori del jazz, dagli albori agli anni settanta, non risponde alla scelta di individuare il genio isolato, ma a quella di indicare la sintesi biografico-artistica in cui si distilla sempre un intero fatidico momento spirituale dell`epopea collettiva del jazz.








