l`autrice intende smontare il castello di bugie che le multinazionali farmaceutiche producono per occultare la realta` della terza industria piu` remunerativa del mondo. con la legge bayh-dole, che consente a universita` e piccole aziende di brevettare il frutto di ricerche finanziate con i soldi dei contribuenti, quando un brevetto scade viene immessa sul mercato un`imitazione del farmaco spacciandola per novita`. in questo modo i prezzi dei farmaci rimangono alti, ma non per sostenere la ricerca quanto invece per investire in marketing e organizzare lussuosi congressi medici.
il testo conduce nel cuore della sapienza delle grandi figure bibliche, degli studiosi del talmud e dei rabbini chassidici. scritto con stile piano e semplice, quasi fosse il racconto di un anziano saggio, in questo libro wiesel affronta le vette del pensiero della tradizione ebraica attraverso episodi, aneddoti, racconti dai quali fa scaturire la saggezza (nel senso ampio del termine) degli uomini (e di dio), l`umanita`, l`umilta` e altre doti che affiorano dai personaggi dell`antico testamento e del talmud, o dai piu` vicini resoconti sui maestri dell`ebraismo dell`europa orientale.
prendendo l`avvio dal primo versetto della genesi, la trattazione si amplia sino ad abbracciare tutta l`opera, in una esegesi appassionata e appassionante che introduce al mistero della creazione.
ripamonti, chi era costui? un nome che alle orecchie dei piu` non dice granche`; o forse risveglia una vaga eco, persa nella nebbia dei ricordi scolastici: una delle fonti dei promessi sposi - in verita`, come scopriremo, la prima e la piu` importante. incuriosito da quella che gli appariva quasi una damnatio memoriae, franzosini ha cominciato a indagare sui reali motivi per i quali, dopo essere stato un prote`ge` di federico borromeo - che lo nomino` dottore dell`ambrosiana e lo accolse nel palazzo arcivescovile -, il presbitero-storico abbia subito, proprio da parte del cardinale, una "fiera persecuzione", costata quattro anni di carcere duro. scavando negli archivi, spulciando fra i testi, rileggendo ogni sorta di documenti, franzosini ci svela a poco a poco una verita` diversa da quella delle carte processuali, che parlano di magia e stregoneria, libri proibiti e insubordinazione (e accennano persino al "peccato nefando" di sodomia): che all`origine di tutto ci sia (come scrive dal carcere lo stesso ripamonti) un "fatto mirabile, incredibile", o piuttosto "orribil e atroce", il fatto cioe` che esistano signori i quali "aspirano a guadagnarsi fama immortale con lavori faticati da mani che non sono le loro, ed ai quali appongono il proprio nome". anche se si tratta di un nome santo come quello dello stesso federico borromeo.