


con il v secolo fin verso il primo millennio prende forma l`europa: una sintesi complessa di civilta`, di stati e di popolazioni a fronteggiare i flussi di invasione che giungono dall`asia. ma e` un`entita` tutt`altro che unitaria. all`europa predominante, cristiana e occidentale, che diverra` il fulcro della piu` nota civilta` medioevale, se ne affianca un`altra, bizantina, ortodossa, orientale: bisanzio, l`islam, gli slavi, il baltico. il libro ci offre un profilo di questa entita` che fin dal suo inizio racchiude in se` molte e diverse europe.





a partire dall`emarginazione e dalla chiusura dei ghetti (processi che terminano solo a meta` ottocento) gli ebrei italiani acquisiscono finalmente uno status di cittadini "normali", il che accellera il processo di piena integrazione nella nascente societa` civile dell`italia unita. ma sul finire del secolo, un fenomeno di segno uguale e contrario rilancia l`idea della specificita` ebraica: nasce il sionismo, e con esso il sogno di una patria ben diversa da quella di adozione. proprio quando l`elaborazione dei temi sionistici sembra matura, la tragedia del fascismo e del nazismo segna una frattura irrimediabile con il passato, che prelude alla creazione dello stato di israele e alle sue vicissitudini del dopoguerra.





