parlare di moda in termini appropriati richiede di partire da una fondamentale distinzione: l`abbigliamento e` un prodotto materiale, la moda un prodotto culturale. insistere su questo scarto significa sfatare il mito dello stilista come genio creativo, mostrare l`importanza e il funzionamento dei sistema istituzionale (produttori, giornalisti, sfilate, pubblicita`) che governa il mondo della moda, svelare i meccanismi che al suo interno decretano il successo e l`insuccesso, esplicitare il valore delle moda per coloro che la consumano. la moda, ribadisce l`autrice, e` una questione di significati, non di abiti.
la grande guerra, la cesura che da` veramente inizio al secolo ventesimo, e` stata studiata sotto svariati aspetti e la storiografia relativa, negli ultimi anni, si e` molto arricchita. nella sua sintesi l`autore raccoglie il frutto di questa rigogliosa stagione di studi. il volume si apre con una riflessione sulla concezione della guerra, per poi esporre l`andamento degli eventi bellici sui diversi fronti, il comportamento dei militari, dei politici e dei cittadini, lo sviluppo delle tecnologie e delle tattiche, l`esperienza individuale della trincea e del combattimento, gli effetti di lungo periodo del conflitto sulla societa`, sull`economia e sulla politica europea.
questo volume presenta una panoramica di una stagione del teatro italiano per molti versi sottovalutata, ovvero ridotta ai suoi massimi protagonisti: il mezzo secolo che va da d`annunzio alla fine del fascismo. bottoni dedica al teatro un`attenzione centrata piu` sui testi che sulla macchina spettacolare: copioni, trame dunque, ma anche vicende e prese di posizione di autori, attori, critici che contribuiscono a definire un capitolo di storia del teatro fervido e avventuroso.
la guerra civile o guerra di secessione che si combatte` fra il nord e il sud degli stati uniti dal 1861 al 1865 fu un conflitto che lascio` sul terreno oltre seicentomila morti e che ebbe conseguenze enormi sulla societa` e sull`economia del paese, a partire dall`emancipazione degli schiavi neri. reid mitchell ripercorre la storia della guerra di secessione, esponendone in primo luogo l`andamento dal punto di vista militare, e poi collocandola all`interno della politica dell`unione e dei confederati. una particolare attenzione e` data agli aspetti sociali della guerra e alle differenti conseguenze che essa ebbe su uomini e donne, sulla popolazione bianca e su quella nera.
l`opera dell`economista inglese david ricardo non smette di essere oggetto di riflessione e riformulazione fra gli economisti contemporanei. a partire da un`analisi dei problemi economici del suo tempo (l`inflazione, la poverta`, gli effetti del protezionismo sulla crescita economica), ricardo giunse ad affrontare relazioni economiche piu` generali come quelle determinate dalla distribuzione del reddito fra le tre grandi classi sociali (proprietari terrieri, capitalisti, lavoratori). sullo sfondo delle intuizioni ricardiane questo profilo ricostruisce il pensiero di ricardo cosi` come si trova espresso nei "principi dell`economia politica e dell`imposta", individuando i motivi che lo accomunano ad altri pensatori del tempo e le influenze delle sue idee.
Cappelli Editore, 1979, IT. Le resistibili imprese di Jacovacci e Busacca (Alberto Sordi e Vittorio Gassman) - eroi della paura nello scenario kolossal della prima guerra mondiale, infine eroi alla lettera, loro malgrado - non potevano passare inosservate ai nostri comandi militari, fin dal primo semplice annuncio della loro prossima rappresentazione. Così la "commedia all'italiana", che aveva ormai cominciato a inoltrarsi nei contenuti dapprima dolenti e lirici del migliore neorealismo, trovò coerenti antefatti nella lotta condotta dal produttore e dagli autori per ottenere autorizzazioni e aiuti in armi e mezzi da impiegare per finta allo scopo di farli risembrare veri. Un giovane sottosegretario alla difesa, poi ministro della stessa, Giulio ANdreotti, si mosse negli eventi con graduale diplomazia, finchè la storia trovò il suo lieto fine e il film di Monicelli il suo Leone d'Oro. Era il 1959 a Venezia. In questo volume della commedia c'è tutto: l'antefatto e il racconto puntuale del film.
luigi xiv e` il simbolo stesso dell`ancien re`gime, dell`assolutismo al suo stadio piu` alto e fulgido. deprecato da voltaire come tiranno, studiato nell`ottocento come artefice dello stato centralizzato, il re sole ha catalizzato l`attenzione degli storici che a lungo pero` hanno ripetuto un`interpretazione troppo centrata sulla persona del re.