
un libro da leggere e un taccuino per gli appunti: cosi` robert luis stevenson, autore di immortali capolavori, muoveva i primi passi nel mondo della letteratura. dei suoi amici libri, delle sue passioni, della sua ricerca stilistica parla in questi saggi convincenti, utili e a volte emozionanti. alla fine della lettura, se vogliamo fare un bilancio sul rapporto che ci lega alla scrittura, possiamo dire che sembra che non esserci altro modo per imparare a scrivere che quello di continuare a leggere mentre attraversiamo il mondo o, capovolgendo la frase, attraversare il mondo per poi vederlo riflesso nei libri. questa raccolta comprende i saggi "una rivista universitaria", "i libri che mi hanno influenzato", "una chiacchierata sul romanzesco" e "un romanzo di dumas".

le majors di hollywood - quelle che meglio hanno rappresentato la "fabbrica dei sogni" - hanno per lo piu` perso, venduto o svenduto i loro preziosi archivi relativi a un secolo di cinema: le foto di scena, le foto di set, i ritratti promozionali, il materiale pubblicitario e di marketing e tutto quanto poteva essere utile alla produzione. tra le rare eccezioni c`e` la twentieth century fox, una delle case di piu` antica tradizione, che ha conservato un magnifico archivio di immagini dei film che ha prodotto e delle persone che hanno contribuito a realizzarli.

"la scoperta dell`america ad opera degli spagnoli diede inizio a una delle piu` funeste sequele di eventi e alla piu` lunga trage-dia umana che il mondo abbia conosciuto. nello spazio di una generazione, delle grandiose civilta` del centro e sudamerica non restarono che rovine e una misera turba di schiavi di piantagione, mentre nel nord l`impeto della conquista e dello ster-minio fu solo dilazionato. tutti i nuovi arrivati europei furono distruttori. i francesi fecero scempio delle nazioni del mississippi e del golfo del messico. in canada gli inglesi inventarono la guerra batteriologica, distribuendo alle tribu` le coperte di un ospedale di vaiolosi (metodo tuttora in auge nel brasile), mentre gli emancipati coloni americani si spinsero all`ovest dietro uno scudo di tradimenti e massacri. il fatto spaventoso e` che la maggior parte degli abitatori aborigeni sono stati eliminati da un terzo della superficie del globo, ed e` forse ancora piu` deprimente che i pochi sopravvissuti siano stati ridotti, nell`insieme, alla miseria e alla nullita` culturale".


riprende con il secondo volume la pubblicazione integrale delle lettere di pietro aretino. compaiono sulla scena, in relazione con il celebre mittente, non solo i principali protagonisti dell`epoca (papi, sovrani, ambasciatori, artisti come michelangelo e vasari, scritori come bembo, intellettuali), ma anche una variopinta folla di figure minori, descritte con un linguaggio brillante e di grande vivacita`.
"a mark twain piaceva immaginare paradisi. gli servivano, naturalmente, per dare sfogo al suo spirito beffardo, che non risparmiava niente e nessuno: ne` angeli, ne` santi, ne` fanti, ne` generali, patriarchi, profeti, predicatori, arcipreti, amici, nemici e nemmeno lo stesso mark twain. a mark twain i paradisi servivano per pensare in grande. per divertimento, naturalmente, per dare sfogo alla fantasia: per immaginare quelle enormi comete degli spazi extrasolari, e tutti quei soli, e quegli oceani di tenebre tra un sole e l`altro." (dall`introduzione di maria turchetto)