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e una calda estate di tripoli del 1979, la libia e` stretta nelle maglie della dittatura militare del colonnello gheddafi. il piccolo suleiman, in vacanza dalla scuola, passa le giornate insieme all`adorata madre ed e` ignaro degli avvenimenti che turbano il paese e che ben presto sconvolgeranno la sua vita famigliare. suo padre e` un uomo d`affari sempre in viaggio per il mondo, ed e` anche uno dei dissidenti piu` in vista. sua madre non va molto d`accordo col marito e spesso si ubriaca di nascosto. un giorno gli agenti del comitato rivoluzionario arrestano il padre del suo migliore amico. anche il padre di suleiman e` costretto a nascondersi. gli uomini che stazionano davanti casa cominciano a fare strane domande. il bambino, credendo di salvare la propria famiglia, con ambigua ingenuita`, tradisce gli amici, il padre e in definitiva se stesso.

gia` dall`epoca di cristoforo colombo l`america e` il continente dei malintesi, tanto che la visione che abbiamo dell`"altra america" raramente sfugge a un banale esotismo o a generalizzazioni superficiali. lo stesso termine america "latina" induce al pensiero di una familiarita` che e` solo apparente e di un`omogeneita` che si rivela presunta perche` percepita attraverso il filtro del retaggio spagnolo o portoghese. in questo libro, l`approccio comparativo di alain rouquie` offre un ritratto trasversale del subcontinente che, attraverso un`analisi storica, geografica, politica ed economica, coglie le linee esplicative che permettono di svelare la diversita` dei paesi latinoamericani, senza dimenticare la loro unicita` d`insieme. non si tratta dunque di un collage di monografie nazionali: la prospettiva e` molteplice e si avventura ai limiti di diverse discipline, alla ricerca di differenze che consentano di ricomporre il quadro complesso di un estremo occidente, di cui e` impossibile ignorare l`importanza economica, il ruolo politico e l`apporto culturale.

impara ad ascoltare il tuo cuore: e` l`insegnamento che scaturisce da questa favola spirituale e magica. alle frontiere tra il racconto da mille e una notte e l`apologo sapienziale, "l`alchimista" e` la storia di una iniziazione. ne e` protagonista santiago, un giovane pastorello andaluso il quale, alla ricerca di un tesoro sognato, intraprende quel viaggio avventuroso, insieme reale e simbolico, che al di la` dello stretto di gibilterra e attraverso tutto il deserto nordafricano lo portera` fino all`egitto delle piramidi. e sara` proprio durante il viaggio che il giovane, grazie all`incontro con il vecchio alchimista, salira` tutti i gradini della scala sapienziale: nella sua progressione sulla sabbia del deserto e, insieme, nella conoscenza di se`, scoprira` l`anima del mondo, l`amore e il linguaggio universale, imparera` a parlare al sole e al vento e infine compira` la sua leggenda personale. il miraggio, qui, non e` piu` solo la mitica pietra filosofale dell`alchimia, ma il raggiungimento di una concordanza totale con il mondo, grazie alla comprensione di quei "segni", di quei segreti che e` possibile captare solo riscoprendo un linguaggio universale fatto di coraggio, di fiducia e di saggezza che da tempo gli uomini hanno dimenticato.

il libro e` stato paragonato da umberto eco a un cucchiaio: un oggetto perfetto e non ulteriormente migliorabile. ma come si e` arrivati a questo risultato? federica formiga spiega quali siano gli elementi che identificano il prodotto librario e propone, in un percorso sistematico attraverso i secoli, le tappe del suo sviluppo e i suoi maggiori protagonisti. e tra quattrocento e cinquecento che si stabilizza un`accezione di libro come oggetto in grado di contenere testo in quantita` considerevoli, prodotto a costi relativamente bassi e capace di resistere nel tempo. il settecento e l`ottocento sono invece i secoli di svolta per gli autori, che iniziano a vivere del lavoro della propria penna, mentre gli editori si aprono alle nuove tecniche di stampa, che hanno lanciato il libro verso la modernita`, passando dalla censura e dai diritti editoriali. infine, agli e-book e` riservata l`ultima parte, in cui si cerca di capire quali, forse, nuovi scenari aspettano il libro.

nell`ultimo volume della sua opera, karl ove knausg?rd fa definitivamente i conti con se stesso in un romanzo diviso in tre parti. e il periodo particolarmente turbolento antecedente la pubblicazione del primo volume de "la mia battaglia". karl ove sta ricevendo i pareri e le reazioni delle persone di cui ha scritto e, tra attestati di stima e tenui critiche, emerge la netta opposizione dello zio paterno, gunnar, che lo accusa di aver mentito su ogni cosa. la soluzione che gli prospetta lui e` una sola: cambiare tutto, pena un aspro scontro in tribunale. il suo intervento inaspettato costringe karl ove a togliere il nome del genitore, che nel romanzo viene nominato unicamente con le parole "mio padre". il trauma di questa privazione costringe knausg?rd a interrogarsi e a riflettere sulla memoria e sul ruolo fondamentale che ha il nome nell`infondere vita in una persona reale o in un personaggio di finzione. il nome permette di penetrare l`intimita` dell`essere umano e si contrappone al numero, che invece disumanizza creando sequenze riproducibili. con l`aiuto di una poesia di paul celan e del testo che piu` di ogni altro ha incarnato il male assoluto - quel "mein kampf" che racconta la battaglia di adolf hitler per diventare la persona che tutti conosciamo -, karl ove knausg?rd ancora una volta chiama il lettore a combattere e affrontare le proprie paure. alla fine di questa lotta, cio` che rimane e` l`amore per linda, moglie e madre dei loro tre figli. la famiglia e` un rifugio, un bozzolo che protegge e insieme reclama tempo, che e` la risorsa necessaria alla scrittura. ma adesso tocca a linda leggere cio` che karl ove ha scritto di lei e scoprire quello che hanno visto gli occhi del marito e che vedranno anche i lettori di tutto il mondo.

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