

Raccolta di interpretazioni eseguite nel corso della rassegna Premio Tenco con alcuni dei più importanti nomi del cantautorato italiano, tra cui Guccini, Ligabue, Conte, De Andrè, Fossati, Capossela, Branduardi,...

Colonna sonora del film diretto da Clint Eastwood.Include brani inediti di Willie Nelson e Brad Mehldau.

a un centinaio di chilometri dal confine italiano, nel vagone letto di prima classe di un treno diretto a firenze, z. - il grande, celebre pianista atteso in italia per un concerto - capisce che nulla sara` mai piu` come prima: che forse non rivedra` piu` e., la donna alla quale e` legato da un rapporto ambiguo e morboso, in un triangolo il cui terzo vertice e` un marito consapevole e benigno; che forse quella sera suonera` per l`ultima volta che tutto, insomma, sara` "diverso". ma diverso come? gli ci vorranno mesi per capirlo: quelli che trascorrera`, colpito da un rarissimo virus, in un ospedale di firenze.

tre ragazzi, intellettuali e disoccupati, tutti piantati da una diversa indimenticabile ballerina, si aggirano nella campagna sarda, tra piccoli furti (compiuti piu` che altro per il gusto del crimine) e serate in discoteche di provincia, decisi a non cedere alla tentazione di una vita e di un lavoro normale: lichen e` un ex-tossico che ha bruciato parte della fortuna di famiglia in eroina; corda ha un passato di parrucchiere improvvisato a londra, ma e` tornato a casa dopo aver rischiato di morire per mano di una rockstar lesbica cui aveva soffiato la fidanzata; davide, la voce narrante, e` un talassemico che ha vissuto a sua volta a londra insieme alla fidanzata (naturalmente ballerina) prima di tornare dopo la fine del loro amore. i tre pirati di questa sardegna popolare passano cosi` la giovinezza, inseguendo amori impossibili e starlettes da discoteca, senza accorgersi che a un certo punto il gioco si fa pericoloso, forse troppo pericoloso.

due uomini e due donne, professionisti di successo e amici da sempre, partono da milano insieme a un agente immobiliare per visitare alcune case di campagna che intendono acquistare e ristrutturare in italia centrale. quasi arrivati a destinazione, si perdono lungo strade sterrate tra colline coperte di boschi e la macchina su cui viaggiano cade in un fosso. i telefoni cellulari non hanno copertura, sta calando la notte e comincia a piovere. adottando un punto di vista fluttuante che, di volta in volta, si sposta impercettibilmente da uno all`altro dei cinque personaggi, de carlo costruisce un romanzo a piu` voci in cui racconta delle nostre aspirazioni e contraddizioni, dei rapporti d`amicizia e d`amore, delle paure, delle manie, dei sogni nascosti.



per anais nin saranno anni difficili, questi primi anni quaranta a new york, anni di frustrazione e di isolamento, ma anche di maggior consapevolezza di se` e quando il terzo volume del diario si chiude, sull`anno 1944, la nin e` ormai una scrittrice nota e ammirata negli stati uniti. in europa e nel mondo infuria la guerra e nel diario ne arrivano continui gli echi, a suscitare reazioni smarrite e impotenti. contro la distruzione e l`orrore della guerra, come contro orrori piu` vicini e domestici - la situazione dei neri, le malattie o il bisogno di denaro da parte dei suoi protetti - anais nin tenta di costruire un suo mondo "vivibile", fatto di amicizia e di amore, di cure sollecite per le persone che le sono piu` care.

a manila oggi tre personaggi seguono l`inevitabile corso dei loro destini. sean, un ragazzo inglese che sta giocando una partita troppo grande per lui, una partita che lo portara` alla definitiva resa dei conti con il boss locale, don pepe. rosa, una madre che cerca di proteggere il fragile figlio raphael dalle durezze della vita. alfredo, uno psicologo che raccoglie sogni e confessioni dei ragazzi di strada alla ricerca di una traccia che possa spiegare l`inspiegabile crudelta` delle loro vite. tre esistenze diverse destinate, in un precipitare di eventi, a incontrarsi e collidere.


adam, scrittore ricco e affermato ma non piu` giovane, si sottopone a un innovativo esperimento chirurgico che gli permette di trapiantare il suo cervello nel corpo di un ragazzo. ritrovate avvenenza e grazia, adam si dedica con entusiasmo alla sua nuova vita e parte per un lungo viaggio. ma una serie di avventure picaresche, deliranti, comiche e fortemente erotiche lo convincono dello sbaglio che, novello dorian gray, ha commesso. adam cerchera` di ritornare sulla sua vita precedente e, non riuscendovi, sara` costretto per il resto della sua esistenza a vivere nell`ombra.

sulla shoah hanno ormai scritto in molti - forse in troppi - ma un aspetto fondamentale e` finora rimasto stranamente in ombra: le donne, che nelle selezioni ad auschwitz costituirono, insieme ai bambini, quasi il 70% dei prigionieri inviati alle camere al gas. questo libro, articolato in tre conversazioni con liliana segre, goti bauer e giuliana tedeschi - italiane deportate ad auschwitz e prigioniere nel campo femminile di birkenau nel 1944 - mette in luce la diversa esperienza femminile della prigionia e della testimonianza.

di solito quando si parla di memoria e di emozione si pensa al tempo mentre per la bruno, teorica napoletana che insegna ad harvard, quel che conta e` lo spazio e il rapporto sentimentale con la geografia: raccontare paesaggi naturali e urbani come atmosfere dell`animo, come esperienza vissuta, come emozione. dalle periferie milanesi ai paesaggi indiani, ai bar "marginali" di berlino: la realta` viene ridisegnata dalle suggestioni. nasce cosi` la geografia emozionale, una mappatura dei luoghi di cui si fa esperienza, una geografia che coinvolge la sensibilita`.



quando la medicina ufficiale non soddisfa piu`, entrano in scena terapeuti e guaritori d`ogni sorta. le innumerevoli forme di "medicina alternativa" non si limitano a promettere una sicura guarigione, ma ci fanno balenare radicali mutamenti nel nostro stile di vita, garantendoci una profonda armonia con forze naturali o entita` cosmiche, contro la medicina arida, tecnocratica e industriale che si pratica negli ospedali e nei laboratori medici. questo libro esplora l`universo delle medicine alternative con l`intento di spiegarne il successo e insieme di svelarne la sostanziale inaffidabilita`.

nati dall`intento di far conoscere in forma divulgativa il pensiero autentico dei fondatori del "socialismo scientifico", ancora ignorato nell`italia di fine ottocento, i saggi labriolani sulla concezione materialistica della storia, elaborati in dialogo epistolare con friedrich engels, divennero il primo autorevole contributo italiano al marxismo teorico. un`opera critica e aperta, che si colloca all`origine di ogni interpretazione antidogmatica delle idee di marx.

le canzoni dei r.e.m. sono pura emotivita`, in cui musica e parole si fondono, al di la` del loro significato originario, per creare stati d`animo nell`ascoltatore. questo libro tenta di spiegare i significati che si nascondono dietro i testi enigmatici di michael stipe, districandosi tra flussi di coscienza, nonsense, cut up e citazioni improbabili. in un percorso che va dalle liriche quasi incomprensibili di "chronic town" e "murmur" a quelle piu` dirette di "new adventures in hi fi" e "up", i testi dei r.e.m. vengono analizzati in profondita`, canzone per canzone, offrendo ampi stralci di traduzione e curiose ipotesi interpretative.







deportazioni, torture, pulizia etnica, esecuzioni di massa: solo nel xx secolo la comunita` internazionale ha progressivamente elaborato norme per affermare che certi comportamenti sono crimini e per disporre la punizione dei responsabili. l`autore del volume illustra tutto il percorso che, a partire dal processo di norimberga, ha condotto al passaggio da una logica di emergenza alla istituzionalizzazione della giustizia penale internazionale.


"nessuno puo` sfuggire a questa relazione. siamo tutti figli di qualcuno, nonostante ci sia chi a sua volta si rifiuta di essere padre. pertanto, il titolo di queste tre storie, riguarda ogni potenziale lettore. ogni racconto, per breve o lungo che sia, e` pieno di padri e figli o di figli e padri. ma credo, e da questo nasce il titolo generico del volume, che le storie che qui si raccontano si basino soprattutto sulle caratteristiche, normali o subnormali, che talvolta presentano le relazioni tra padri e figli. in "ne ho fatto un uomo", il padre padrone e patriarca cerca di guidare il destino del figlio; in "da tetti e terrazze" e` il figlio a proteggere il padre. la relazione madre-figlia in "cercasi sherazade" e` quasi comica". m.v. montalban.

il volume raccoglie tre storie con protagonista pepe carvalho. "le ceneri di laura" prende le mosse dalla morte di una vecchia fiamma di carvalho, che davanti al cadavere della donna si chiede se in qualche modo debba sentirsi responsabile della sua morte. in "quel che poteva essere e non fu" si fa addirittura della teoria: hanno un senso gli amori che uccidono? e morto un vecchio musicista rock: vittima o despota dei sentimenti altrui? "la ragazza che non sapeva dire no" racconta di una donna vittima del cinismo con cui ha condotto la sua vita amorosa e dei suoi stessi desideri.

"leggete le mie semplici fiabe del 1903 e rendetevi conto voi stessi di dove ho fatto il mio apprendistato." cosi`, in un articolo del 1905, strindberg ricorda la prima edizione della sua raccolta di fiabe, sagor, in occasione del centenario della nascita di h.c. andersen. questa raccolta, scritta nel 1903 e presentata qui per la prima volta al pubblico italiano, appartiene alla piena maturita` artistica di strindberg e rappresenta l`unica incursione dell`autore in questo genere. "strindberg riprende il suo gioco segreto di scrittore confessato nel romanzo," come scrive alda castagnoli manghi nella sua introduzione, "e lo fa con tutta la liberta` della fiaba, ma anche con sovrana indipendenza nei riguardi del genere. non dissimula la realta` sotto il velo della fiaba, ma scompone, ricompone, separa e accosta ricordi, sensazioni, sogni e presentimenti `come pezzi di una scatola di costruzioni`. queste fiabe, a distanza di un secolo, conservano in ogni modo la loro efficacia di stile, colpiscono ancora l`immaginazione per la loro ricchezza inventiva e, soprattutto, restano a lungo nella memoria per la suggestione delle immagini visive."




un viaggio eccezionale nell`italia degli anni ottanta, attraverso i luoghi e le esperienze degli operai della fiat. un reportage che va oltre l`universo metallico delle grandi fabbriche automobilistiche, qui descritte in "presa diretta", per raccontare la vita nei casermoni di periferia, le metamorfosi avvenute nei paesini meridionali degli emigranti, gli operai divisi tra robot e lavoro contadino, le patetiche gite aziendali in cui si ricerca la socialita` un tempo vissuta nel sindacato. non e` solo la storia di una sconfitta collettiva, ma anche il racconto di mille vittorie individuali nell`inedita lotta per emanciparsi dalla condizione di operaio. un racconto pieno di sorprese e di imprevisti, che si dipana fra il piemonte e l`irpinia, milano e la brianza, termoli e cassino. gad lerner incontra gente indimenticabile, di tale ricchezza umana da coinvolgere come i protagonisti della migliore narrativa: operai costretti a mantenere la famiglia con un milione di lire al mese e altri che hanno trovato gli espedienti per guadagnare di piu`, e poi anche i loro figli rocchettari, i capireparto, i comunisti smarriti, gli specialisti in attivita` ricreative, gli esiliati dei reparti-confino, gli operai dalle mani d`oro. tra le catene di montaggio tradizionali e le nuove officine della robotica piu` avveniristica, si da` voce e identita` a cinque milioni di operai dimenticati, ma che pure continuano a evocare un`irrisolta questione di giustizia sociale.





dopo il ritrovamento di due casse di inediti, e` stato possibile mettere insieme la raccolta completa degli scritti di brecht con protagonista il signor keuner, "l`uomo che pensa" - alcuni in parte gia` pubblicati nelle "storie da calendario". 121 brevi testi, alcuni brevissimi: parabole, aforismi, aneddoti, semplici commenti agli avvenimenti del mondo. sono brani scritti dal 1926 fino alla morte, con i quali brecht intendeva sperimentare un modello di prosa sapienziale, molto diversa dalle sue opere teatrali e narrative. piu` che racconti, sono "operette morali", testi che illustrano il significato profondo della sua filosofia. il signor keuner e` laconico, pensoso, abrasivo, pone delle domande, apparentemente anodine, che solleticano, disturbano e mettono a soqquadro molte certezze.

il nuovo romanzo di silvana grasso racconta in toni comici e grotteschi le ossessioni di una virilita` che si rovescia in un dramma di solitudine e destino. l`albero di giuda e` la storia di sasa` azzarello, un vecchio siciliano di cui si ripercorre la vita.































ambientato nel pieno della grande guerra, "il diavolo in corpo" racconta la precoce avventura di un adolescente, francois, che libera la sua vita da ogni altro legame per offrirsi, ricambiato, a una donna sposata, marthe. ma con un raffinato montaggio narrativo di voci e prospettive dissonanti, radiguet tradisce il giovanile entusiasmo del suo protagonista e i turbamenti, le emozioni, gli stupori di quella iniziazione alla passione e alla vita scolorano in un`amara sensazione di mistificazione.

sindbad era lo pseudonimo sotto il quale si celava il narratore ungherese gyula krudy, dandy tenebroso, personaggio leggendario della bohe`me letteraria di budapest del primo novecento, celebre autore di numerose novelle e romanzi. marai lo considerava suo maestro, e lo amo` a tal punto che non solo gli dedico` un gran numero di scritti e citazioni sparse, ma ne fece anche il protagonista di questo libro. dove, in una mattina di maggio, sindbad esce dalla sua abitazione nel sobborgo di obuda con l`intenzione, una volta tanto, di tornare presto e provvisto di denaro e regali per la figlia e la moglie, la donna che "aveva portato nella vita di sindbad, che stava diventando vecchio, tutto cio` che per cinquantacinque anni il marinaio aveva cercato invano negli ambienti dei caffe`, delle stanze riservate ai giocatori di carte, delle bettole impregnate dell`odore di salnitro". ma dopo aver ceduto alla tentazione di salire su una carrozza pubblica - una delle ultime -, i buoni propositi cominciano impercettibilmente a svaporare, perche` "nel rollio di quelle vecchie carrozze a due cavalli di pest, con le loro molle rotte, c`era ancora qualcosa che ricordava il ritmo fluttuante e oscillante dell`altra vita", il mondo dell`ungheria di un tempo. e come in sogno, lasciandosi scivolare in una morbida flanerie, sindbad rivisita quel mondo scomparso vagabondando e indugiando nei luoghi che ancora ne conservano le tracce: dal bagno turco, dove "occidente e oriente si confondevano nella nebbia bollente", ai caffe`...

"mon cher monsieur, vi starete chiedendo chi e` che vi scrive. non ve lo diro`. non ancora. rispondetemi, e provate a scoprirlo. forse vi aspetta un`avventura che fara` di voi l`uomo piu` felice di parigi. la principessa" cosi` comincia la lettera che stravolgera` la vita di jean-luc champollion, l`affascinante proprietario di una galleria di successo in rue de seine. molto sensibile al fascino delle donne, che lo ricambiano volentieri, jean-luc vive in uno dei quartieri piu` alla moda di parigi, in perfetta armonia con il suo fedele dalmata ce`zanne. tutto procede al meglio, tra vernissage, allegri ritrovi con gli amici nei cafe` di saint-germain-des-pre`s e romantiche passeggiate au clair de lune lungo la senna. finche`, una mattina, jean-luc scorge qualcosa nella posta: una busta azzurra, scritta a mano. e una lettera d`amore, o meglio, una delle piu` appassionate dichiarazioni d`amore che lui abbia mai ricevuto, ma non e` firmata: la misteriosa autrice, nascosta dietro uno pseudonimo, lo sfida a smascherarla dandogli una serie di indizi. per quanto perplesso, jean-luc sta al gioco. ma l`impresa non sara` affatto semplice: chi sara` mai la deliziosa impertinente che sembra conoscere cosi` bene le sue abitudini e si diverte a stuzzicarlo? stregato dalle sue parole, jean-luc cerchera` di dare un nome a quella donna cosi` intrigante e sfuggente il cui volto gli e` del tutto sconosciuto. o forse no?


uscito nel 1979, il libro di lyotard si e` imposto fin da subito, e non solo nel dibattito filosofico, come un testo di riferimento. in questo libro l`autore, con radicalita`, chiude i conti con la tradizione storico-filosofica del pensiero classico. una tradizione che aveva segnato con forza, nel bene e nel male, la storia del novecento. non piu` quindi sistemi filosofici e grandi narrazioni basate sull`eredita` dell`illuminismo e sui grandi sistemi emancipativi, in primo luogo l`hegelismo e il marxismo, ma comprensione piena e accettazione di un nuovo modello di pensiero che identifica una nuova idea di modernita`, basata essenzialmente sulla rottura netta con il passato: il "postmodernismo" per l`appunto. questa espressione del filosofo francese fu immediatamente usatissima in tutto il dibattito culturale. nel cambiamento epocale di paradigma lyotard identifica un fattore centrale di trasformazione: il sorgere e il mutare di senso dell`apparato di pensiero tecnoscientifico, e con esso l`avanzare impetuoso delle nuove tecnologie, in grado di diventare vere e proprie protesi di linguaggio, cioe` modi del pensiero dalla struttura innovativa. lyotard non intendeva solo valorizzare la tecnoscienza, ma anche, e soprattutto, dare pari dignita` a tutti i linguaggi, senza piu` porre una modalita` di pensiero come "superiore" alle altre.

il libro si suddivide in tre parti: la prima traccia un ritratto di donna presente al suo tempo; la seconda mette al centro la sua produzione di giornalista, saggista, biografa, che, oltre a rappresentare una componente cospicua e non sufficientemente studiata dell`opera arendtiana, ne denota lo stile filosofico narrativo e saggistico; la terza affronta il pensiero di hannah arendt, sia storico-politico sia teoretico, nella prospettiva di un`impostazione originale e unica nella filosofia del novecento.




italia. estate del 1972. ivo il barrocciai convince il padre ardengo a finanziargli l`acquisto di un terreno per costruire una fabbrica di tessuti da "far invidia ai milanesi". cesare vezzosi, piccolo impresario edile, sposato con la bellissima arianna che lascia lunghi mesi al mare a badare al figlio vittorio, costruisce di lena appartamenti popolari per ospitare l`ondata di intrepida immigrazione che viene dal sud. pasquale citarella e` venuto dall`irpinia a cercare fortuna, con moglie e figli, e pittura senza sosta le case e i capannoni e i palazzi che sembrano spuntare ovunque. siamo all`alba di un nuovo mondo e l`albero della vita sta intrecciando i destini: l`audace barrocciai incarica il vezzosi di costruire la faraonica fabbrica mentre lui si getta, con l`entusiasmo di un fanciullo, alla conquista del mercato tessile d`europa e d`america. il vezzosi, a sua volta, incarica citarella della costruzione: una commissione che puo` valere il futuro suo, della sua famiglia, e anche di qualche parente rimasto ad ariano irpino. e mentre la fabbrica si va edificando, gloriosa ed eccessiva come il sogno che l`ha voluta creare, mentre quei tessuti iniziano a generare denaro e spargere benessere condiviso, mentre gli anni vengono divorati dalla voglia di futuro, le vite private dei protagonisti iniziano a scricchiolare, a scomporsi e ricomporsi, travolte dall`impeto di una vita che e` benzina per i sogni e di una crescita continua e rapidissima, onnipresente, naturale quanto l`aria e il cielo.














in versi che scivolano uno sull`altro come onde, il poema dispiega lento i suoi temi, come un romanzo. parla della silenziosa preghiera dell`arte, della memoria che stinge come il colore dei dipinti. e dell`esilio, emblema di quel senso di estraneita` che alcuni si portano dentro ovunque, in ogni istante. come walcott (nobel per la letteratura 1992) e il suo conterraneo pissarro, separati da cento anni di storia, ma appartenenti entrambi a minoranze etniche e religiose, metodista il primo, sefardita il secondo. due esuli volontari, che hanno scelto i climi freddi di new york e di parigi. due artigiani dalle vocazioni parallele, devoti allo studio del paesaggio e della luce.













nata da un lungo lavoro di preparazione, sancita formalmente nel trattato di maastricht, la banca centrale europea e` un organo indipendente e sovrannazionale che ha lo straordinario potere di creare moneta e di stabilire il tasso al quale questa viene data e presa in prestito negli undici paesi dell`unione che hanno adottato l`euro. suo compito e` quello di definire e gestire la politica monetaria unificata della comunita`, con il fine primario di assicurare la stabilita` dei prezzi. questo libro racconta la storia e illustra le funzioni, strutture e responsabilita` della nuova istituzione per orientare il lettore sulla grande trasformazione in corso. porcellane esposte in mostra a venezia dal 21 febbraio al 20 maggio 1998.




due imperi criminali si spartiscono il controllo del new england. finche` una bellissima elena di troia dei giorni nostri non si mette in mezzo tra irlandesi e italiani, scatenando una guerra che li spingera` a uccidersi a vicenda, distruggera` un`alleanza e mettera` a ferro e fuoco l`intera citta`. se potesse scegliere, danny ryan vorrebbe una vita senza crimine e un posto al sole tutto per se`. ma quando quel sanguinoso conflitto si inasprisce, mettendo i fratelli l`uno contro l`altro, la conta dei morti sale vertiginosamente e lui si ritrova costretto a mettere da parte i suoi desideri e a prendere una decisione che cambiera` per sempre la sua esistenza: per salvare gli amici a cui e` legato da sempre e la famiglia che ha giurato di proteggere assume il comando, diventa uno stratega spietato, l`eroe di un gioco insidioso in cui chi vince vive e chi perde muore. e forgera` una dinastia che dalle strade polverose di providence arrivera` fino agli studios di hollywood e agli scintillanti casino` di las vegas.



"morte a credito", pubblicato nel 1936, e` il secondo romanzo di ce`line, che nelle sue pagine ritorna alla propria infanzia e adolescenza. cresciuto in un`atmosfera soffocante e carica d`odio, illuminata solo dalle presenze della nonna caroline e dello zio eduard, il giovane ferdinand racconta le proprie esperienze familiari, turistiche, scolastiche, erotiche e di lavoro.


la vita di tony webster e` stata un fiume relativamente tranquillo, da costeggiare al riparo di scelte ragionevoli e sistematici oblii. ora pero` la lettera di un avvocato che gli annuncia un`inattesa quanto enigmatica eredita` sommuove il termitaio poroso del passato, e il tempo irrompe nella noia del presente sotto forma di parole risalenti all`adolescenza, quando tony procedeva all`educazione morale, sentimentale e sessuale che ne avrebbe fatto, inavvertitamente come spesso accade, l`adulto che e`. il percorso a ritroso nelle zone d`ombra della vita, con i suoi dolori inesplorati e i suoi segreti, diventa cosi riflessione sulla fallacia della storia, "quella certezza che prende consistenza la` dove le imperfezioni della memoria incontrano le inadeguatezze della documentazione", secondo il geniale amico dei tempi del liceo, adrian finn. ed e` dunque a quel punto di congiunzione, ai ricordi imperfetti come ai documenti inadeguati, che il vecchio tony deve ora guardare per comprendere le vicissitudini del tony giovane. come ha potuto la ragazza di allora, veronica ford, preferirgli l`amico raffinato e brillante, adrian? ci sono solo camus e wittgenstein dietro l`estrema decisione di adrian? da che cosa ha voluto metterlo in guardia tanti anni prima la madre della ragazza? perche` a distanza di quarant`anni veronica ritorna nella sua vita con un bagaglio di silenzi e il rifiuto di dargli cio` che e` suo? gli indizi da studiare tessono un filo d`arianna di reminiscenze inaffidabili.

messa insieme a poco piu` di trent`anni, questa raccolta di racconti fu sul punto di essere pubblicata nel 1946 ma il progetto ando` in fumo all`ultimo momento. anche se e` stata pubblicata soltanto postuma, e` a tutti gli effetti l`esordio letterario di cortazar. un esordio sotto il segno di edgar allan poe, autore amatissimo, e delle atmosfere paranormali. gia` inserita all`interno del volume "i racconti", per la prima volta viene finalmente proposta anche in italia come libro a se`. sono racconti che mostrano gia` molto bene le doti di chi era destinato a diventare il maestro della letteratura fantastica.

"le montagne della follia" di howard phillips lovecraft racconta il catastrofico esito di una spedizione nelle profondita` inesplorate del continente antartico. farnsworth wright rifiuto` di pubblicare l`opera su "weird tales" perche`, a detta dell`editore, troppo lunga. l`orrore, per stereotipo, necessita di poche molecole di azoto, di respiri corti, mutili, di un sentimento di morte improvvisa accompagnato da brevi, fulminanti agonie: chi potrebbe sopportare uno spavento protratto oltremisura nel tempo? e invece tra le montagne della follia l`eco della paura si centuplica di grotta in grotta, e la resistenza dei personaggi e del lettore e` spinta al limite della sopportazione. il saggiatore ripropone questo classico in una traduzione finalmente completa, che rifugge la tentazione di ricondurre a una mal compresa lo stile ossessivo, tassonomico, rituale di lovecraft. nella sua prosa l`orrore opera sempre nella stanza accanto, senza fare ostaggio di testimoni oculari; riempie le tubature e si riverbera fonicamente tra le pareti (tekeli-li! tekeli-li!), in un linguaggio nero che esisteva gia` prima del linguaggio umano e della parola, e che l`uomo non puo` decifrare; emana miasmi intollerabili e sconosciuti; lascia tagli ed escoriazioni ovunque. ma non si vede. o almeno, non si vede mai del tutto: si cela nei cunicoli, dietro rocce cadute, al fondo di abissi glaciali. cosi` si compone il paesaggio delle "montagne", dipinto da un pittore alieno: in un simile sacro bosco, sovrumano, dove catene montuose di ardesia precambriana si alzano fino all`orlo inimmaginabile del pianeta, l`uomo diventa cacciagione, preda, o addirittura campione scientifico da sezionare e notomizzare, crudamente, come un esemplare di animale raro appena scoperto. la geografia antartica descritta da lovecraft, pero`, e` anche e soprattutto una geografia interiore, di certe latenze oniriche castrate dal meccanismo di rimozione, in cui una potenza cosmica anteriore al cretaceo o all`e



La Biennale di Venezia, 1983, IT. Catalogo della mostra del cinema di Venezia del 27 settembre/ 8 ottobre 1982

L'omaggio a Paolo di Adelfo Forni suo amico fin dall'infanzia. Un libro ricco di foto e di ricordi.
"confessioni di un borghese" e ben piu di un libro di memorie sul cuore e dal cuore della mitteleuropa, e la sua originalita consiste nell?essere un magnifico romanzo di formazione che nasconde tra le righe, e a tratti rivela, un trattatello esoterico sull?arte di diventare scrittori... capace di evocare ambienti e personaggi memorabili e di imprimere a ogni dettaglio il ritmo avventuroso dell?immaginazione. e cosi che sotto gli occhi ipnotizzati del lettore, marai riesce a trasformare se stesso nel personaggio fondamentale di "confessioni di un borghese" senza lasciar prevalere nel suo autoritratto ne una timida indulgenza ne l?esibizionismo narcisistico di chi si confessa in pubblico: come se questa autobiografia di un uomo poco piu che trentenne fosse stata scritta per tagliarsi via dal tumulto banale della vita cosiddetta normale, e entrare definitivamente in quella eccitata ed eccitante esistenza postuma che l?arte di scrivere pretende da chi la pratica fino alle estreme conseguenze.
si presenta qui, corredata dei testi a fronte nelle lingue delle prime edizioni, la prima traduzione integrale al mondo delle opere che rene` descartes ha dato alle stampe dal 1637 al 1649. edizione di riferimento e` stata quella nazionale delle ceuvres de descartes di charles adam e paul tannery integrata dalle piu` recenti edizioni. l`insieme di questi scritti, tutti programmati dallo stesso descartes, presenta la filosofia cartesiana in tutta la sua considerevole pregnanza: mostra, infatti, quanto ampio sia stato l`arco degli interessi del filosofo, che spaziava dalle questioni di metodo, a quelle di matematica, musica, fisica, metafisica, morale, fisiologia, anatomia, medicina; dalla vivisezione alla costruzione di macchine per tagliare le lenti; dava visibilita` ai diversi generi letterari che il filosofo coltivava, alle lingue che usava, ai progetti che realizzava, ultimo dei quali e` stato il manuale in cui il nuovo sapere veniva presentato all`interno di un`impalcatura che era quella dei vecchi manuali. l`opera di descartes emerge qui come un`enciclopedia del nuovo sapere nel momento preciso in cui esso viene a definirsi nella sua piena autonomia rispetto alla tradizione.
