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questo volume ripercorre la complessa vicenda della formazione e dello sviluppo della scienza politica contemporanea e presenta la prima storia dell`analisi empirica dei fenomeni politici, cosi` come questa si e` venuta configurando dal secondo dopoguerra alla prima meta` degli anni novanta. una seria indagine storica, tanto piu` se ha l`ambizione di disegnare un quadro nitido e unitario, non puo` certo risolversi in una pur diligente raccolta di schede e sommari concernenti scuole e indirizzi di ricerca. proprio per cio` l`autore ha inteso ricondurre la varieta` dei punti di vista e la molteplicita` degli apporti scientifici ad alcuni orientamenti di carattere generale, per codificare concetti e teorie, problemi e modelli, ipotesi e risultati.

questo volume offre un quadro descrittivo e interpretativo della ricchissima produzione documentaristica, teologica, storiografica, autobiografica, polemica, didattica, in prosa e in versi, che costituisce la letteratura dell`eta` coloniale americana. attraverso l`esame parallelo della cultura puritana della nuova inghilterra e di quella, meno nota, degli stati del sud, i saggi presentati in queste pagine mettono soprattutto in risalto la genesi e le prime formulazioni degli archetipi letterari e culturali che troveranno la loro piena manifestazione nei grandi classici dell`ottocento e che si riveleranno una costante dell`immaginario americano: la costruzione simbolica del reale e l`incontro con l`altro (la strega, l`indiano, il dissidente); l`enfasi sulla rigenerazione personale e collettiva e il mito della frontiera; la centralita` dell`individuo nell`esperienza religiosa e sociale e il senso - costantemente riattivato - della missione salvifica di cui si sente investita la nazione americana. il libro fa parte di un ampio progetto editoriale diretto da agostino lombardo, che - articolato in volumi curati da alcuni tra i migliori specialisti italiani - si propone di studiare in modo sistematico la produzione letteraria di lingua inglese dalle origini ai nostri giorni.

il volume offre una panoramica di alcuni temi della `psicologia ambientale`, un ambito di ricerca sorto circa trent`anni fa dalla collaborazione di studiosi provenienti da diversi contesti disciplinari (architetti, geografi, psicologi). il campo di studio e` molto articolato e comprende aspetti che vanno dalla percezione ambientale e dal comportamento spaziale a temi piu` propriamente psico-sociali e applicativi legati alla progettazione degli ambienti. questo libro si colloca in un orizzonte prevalentemente cognitivista. piu` in particolare, dopo la ricostruzione dei principali approcci scientifici e l`analisi delle modalita` con cui percepiamo e conosciamo un luogo, esso si sofferma sulla formazione degli schemi e delle mappe cognitivo-ambientali. all`esame degli affetti, delle emozioni e delle preferenze che connotano e animano i rapporti con gli ambienti, segue poi lo studio, in una prospettiva sia psicologica che fisiologica, dell`ansia e dello stress ambientale. il volume si conclude con una parte dedicata ai metodi di ricerca e con un capitolo sui possibili sviluppi disciplinari. le teorie riportate completano idealmente quegli aspetti sociali della psicologia ambientale - uno studio solo di recente sviluppatosi nel nostro paese - soprattutto messi in luce in un volume gia` pubblicato in questa collana dalla nuova italia scientifica (m. bonnes, g. secchiaroli, psicologia ambientale. introduzione alla psicologia sociale dell`ambiente).

l`umanita` del duemila sara` un`umanita` urbanizzata, scossa da sommovimenti e conflitti ove si scontreranno culture e interessi. questa umanita` dovra` assumersi le proprie responsabilita` verso l`habitat in cui vive, habitat che, per i sei miliardi di uomini del 2005 e per i dieci miliardi del 2025, sara` soltanto un piccolo pianeta molto fragile nell`universo stellare. in un contesto simile, oggetto della geografia fisica continueranno si` a essere le leggi di natura, sempre imperative seppure spesso sovrastate dagli artifizi della tecnica, ma soprattutto saranno i problemi dello sviluppo ineguale e dei valori che a quell`habitat sono legati. un tempo, insomma, lo scopo della geografia era quello di scoprire e di descrivere il mondo; oggi e domani si trattera` di farlo comprendere e di aiutare l`umanita` a vivere tra conflitti e contraddizioni.

settore tra i piu` importanti della psicologia ambientale, lo studio dello stress, definito come studio di "ogni situazione in cui le richieste ambientali nei confronti degli individui eccedono le rispettive capacita` di risposta", non si occupa dell`ambiente in senso lato, ma solo di alcuni elementi e proprieta` che possono diventare stressori ambientali. il testo si propone di fornire una disamina dei principali modelli teorici concernenti lo stress ambientale: dall`approccio fisiologico, che analizza le modificazioni organiche e biochimiche indotte da situazioni stressanti, all`approccio psicologico che ne sottolinea le componenti cognitive e affettive. un`ultima parte e` dedicata ai piu` importanti stressori: rumore, affollamento, calore, inquinamento.

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