












nella grande russia conservatrice e patriarcale dei latifondi e dei primi timidi moti liberali, il rapporto conflittuale tra tradizione e rinnovamento trova una rappresentazione esemplare in "padri e figli", pubblicato nel 1862. e la vicenda di due amici appena usciti dall`universita` di pietroburgo: arkadij kirsanov, figlio di un proprietario terriero, e evgenij bazarov, il giovane medico che crede soltanto nelle scienze sperimentali, il nichilista, campione di una societa` di tecnici, che non e` ancora nata. sara` una passione non corrisposta ad avviarlo a un destino emblematico dei turbamenti di un`intera generazione.

dentro ognuno di noi, sotto tutte le maschere che continuiamo a indossare, c`e` un`immagine segreta, una forza originaria e sconosciuta che ci guida. lei e solo lei sa come curarci, come donarci improvvisi attacchi di felicita`. tutto quello che dobbiamo fare e` chiudere gli occhi, smetterla una buona volta di pensare, e fidarci di lei. fidarci della nostra voce interiore, anche quando non ci piace, anche quando ci porta dei disturbi, anche quando va contro i nostri pregiudizi. perche` quelli che possono sembrare difetti sono solo gli elementi che ci rendono davvero unici. chi somiglia a qualcosa, a qualcuno, non e`. chi somiglia a se stesso, chi sa riconoscere la propria naturale perfezione, riesce a essere felice veramente. in ogni caso raccontato, in ogni citazione riportata, in ogni insegnamento lanciato con la forza espressiva di un aforisma, si sente il respiro di una grande visione, di una grande promessa: la vita e` una magia da osservare cosi` com`e`, senza commenti, senza aspettative, e la felicita` arrivera` da sola, cogliendoci di sorpresa.

arrivato a parigi per un incontro atteso da troppo tempo, il vecchio ossyan guarda alla sua vita e, come in una moderna mille e una notte, affida a un misterioso ascoltatore il racconto delle sue avventure. cresciuto a beirut, ultimo discendente di una nobile famiglia ottomana, viene educato in uno spirito liberale e insofferente verso i pregiudizi razziali. ossyan si trasferisce per gli studi in francia dove, durante la lotta eroica per liberare il paese dai nazisti, conosce clara, un`ebrea di cui si innamora perdutamente. insieme a lei decide di vivere la sua personale rivoluzione: lui, un musulmano, sposa una ragazza ebrea proprio quando il mondo intero sembra rassegnato a vedere la violenza dividere per sempre le due culture. i casi della vita e il corso della storia metteranno a dura prova la loro scelta: privati di un futuro insieme, delle gioie piu` semplici, cosa rimane loro? un amore in sospeso, un amore quieto ma, forse, piu` potente della storia.

siamo stati abituati a ritenere che all`uomo, in quanto essere dotato di razionalita`, sia sufficiente tenere a freno l`istinto e l`emotivita` per essere in grado di valutare in modo obiettivo le situazioni che deve affrontare e di scegliere, tra varie alternative, quella per se` piu` vantaggiosa. gli studi sul processo decisionale condotti ormai da molti anni dal premio nobel daniel kahneman hanno mostrato quanto illusoria sia questa convinzione e come, in realta`, siamo sempre esposti a condizionamenti - magari da parte del nostro stesso modo di pensare - che possono insidiare la capacita` di giudicare e di agire lucidamente. illustrando gli ultimi risultati della sua ricerca, kahneman ci guida in un`esplorazione della mente umana e ci spiega come essa sia caratterizzata da due processi di pensiero ben distinti: uno veloce e intuitivo (sistema 1), e uno piu` lento ma anche piu` logico e riflessivo (sistema 2). se il primo presiede all`attivita` cognitiva automatica e involontaria, il secondo entra in azione quando dobbiamo svolgere compiti che richiedono concentrazione e autocontrollo. efficiente e produttiva, questa organizzazione del pensiero ci consente di sviluppare raffinate competenze e abilita` e di eseguire con relativa facilita` operazioni complesse. ma puo` anche essere fonte di errori sistematici (bias), quando l`intuizione si lascia suggestionare dagli stereotipi e la riflessione e` troppo pigra per correggerla.