



in un libro che avrebbe fatto la delizia di teofrasto, tanto ricca e` la documentazione aneddotica che la sostanzia, kris e kurz si mettono sulle tracce dei caratteri genetici e determinativi della figura dell`artista, non solo nella civilta` occidentale, trovando nelle varie epoche e paesi consonanze sorprendenti. campo d`indagine e banco di prova dell`analisi e` appunto la tradizione aneddotica, che per l`occidente risale almeno a duride di samo, discepolo di teofrasto, e scende fino alle grandi raccolte biografiche settecentesche. una tradizione che - mostrano gli autori - si svolge intorno ad alcuni poli fondamentali, ove si tendono a mettere in luce ben determinati aspetti della vita e della personalita` dell`artista: umile origine, intervento di un caso fortunato, autodidattismo nativo, estro incontenibile. l`artista e` anzitutto un "enfant prodige" baciato dalla sorte, estraneo ma innalzato dal basso al sommo della piramide sociale. e la sua e` la vita bizzarra, trasgressiva di un bizzoso: che sceglie a volte la miseria, e a volte e` adulato dai potenti; dipinge assorto nelle citta` assediate e s`immerge in zuffe coi rivali, in beffe al pubblico; e` geloso delle sue opere e per un nulla le distrugge; lavora con foga incredibile, come tintoretto, o si adagia nella contemplazione, come leonardo. insomma, la vita di un personaggio da leggenda che, nella varieta` e imprevedibilita` delle sue reazioni, racchiude e cristallizza il mistero di quella particolarissima forma di magia che e` la creazione d`immagini.


dopo "novecento" e "felicita`" la nuova raccolta di poesie di ermanno krumm si presenta come un grande palcoscenico su cui salgono contemporaneamente "animali e uomini". da una parte entrano nell`eden, dove nessun uomo aveva piu` messo piede dopo la cacciata, e dall`altra nell`inferno, dove il paesaggio muta insieme alla specie e ogni tipo di metamorfosi e` possibile. non e` il caos, ma una selva, un luogo appartato, perso nel tempo, nella preistoria e nel deserto.

avventura esotica per tex nei tre espisodi raccolti in questo volume. tutto ruota attorno all`enigma di una piramide che soltanto l`asciutto e solido eroe dall`inseparabile colt potra` forse avviare a soluzione, tra mille peripezie e spericolate azioni di forza.











l`agricoltura sinergica e` una forma di coltivazione naturale che mira a ristabilire, anche nel campo coltivato, l`equilibrio e la i sinergia tra il suolo, le piante, la fauna, la microfauna, e perfino gli individui che vi intervengono. in questo libro marina ferrara ci introduce alla realizzazione e cura di un orto secondo questa metodologia. i lettori (coltivatori urbani impegnati in pratiche di orti familiari, collettivi, sociali, ortoterapia e agricoltura didattica) vengono condotti in un percorso di ritorno alla terra su piu` livelli: nella prima parte del libro la buona pratica dell`orto viene inserita in una proposta piu` ampia di riscoperta del valore della biodiversita`, della decrescita, dell`esercizio collettivo e del consumo critico. nella seconda parte, invece, troviamo tutte le indicazioni utili per l`allestimento e la cura di un orto sinergico: dalla costruzione dei bancali rialzati alla realizzazione dell`impianto di irrigazione a goccia, dalla pacciamatura alle consociazioni.













e il 1327. il giorno di ognissanti, quattro bambini si allontanano di nascosto dal priorato di kingsbridge e nella foresta assistono per caso all`omicidio di due uomini. da allora le vite di questi ragazzi - un piccolo genio, un bulletto, una adruncola e una ragazzina dalle grandi ambizioni - saranno indissolubilmente egate tra loro e, una volta adulti, conosceranno amore, avidita`, ambizione e vendetta. vivranno momenti di prosperita` e carestia, malattia e guerra. dovranno fronteggiare la piu` terribile epidemia di tutti i tempi: la peste. uno di loro viaggera` per inseguire un amore impossibile e un`altra sfidera` il potere della chiesa. ma su ciascuno restera` l`ombra dell`inspiegabile omicidio di cui sono stati testimoni in quel fatidico giorno della loro infanzia. dopo "i pilastri della terra", ken follett ambienta "mondo senza fine" due secoli dopo la costruzione della cattedrale di kingsbridge, sullo sfondo di un lento ma inesorabile mutamento che rivoluzionera` le arti e le scienze. i secoli bui sono alle spalle e si cominciano a vedere i primi bagliori di una nuova epoca. prefazione dell`autore all`edizione per il decimo anniversario.