
il geniale professor challenger si trova impegnato in un`impresa ai limiti delle possibilita` umane, in compagnia di un altro scienziato, di un giornalista e di un nobile sportsman. prigionieri in un mondo davvero perduto, un`isola geologica sopravvissuta misteriosamente nel cuore della giungla amazzonica, i protagonisti si imbatteranno in fantastiche avventure tra dinosauri, pterodattili, iguanodonti e uomini scimmia.

"il mondo come volonta` e rappresentazione resta ancora oggi la testimonianza appassionante e illuminante di una crisi intellettuale e morale che e` ben lontana dall`essere risolta; e chi lo legge con occhio storico puo` ben riconoscervi uno dei documenti essenziali per comprendere l`origine e il significato di talune idee che sono ancora operanti nella filosofia contemporanea, pronte, comunque, a riemergere ogni volta che la storia sembra deludere o sconfiggere". (dall`introduzione di cesare vasoli)

giappone, anni trenta: e` tempo di attentati e complotti da parte di gruppi estremisti. in questo contesto ritroviamo honda shigekuni, gia` protagonista di "neve di primavera", nel secondo episodio della tetralogia di mishima, "il mare della fertilita`". e ora giudice della corte di appello di osaka, ha compiuto trentotto anni, da dieci anni e` sposato con la mite rie, da cui non ha avuto figli, e conduce una vita tranquilla e abitudinaria. un giorno pero`, presenziando a un torneo di kendo, fa la conoscenza di isao iinuma, per honda la reincarnazione dell`aristocratico compagno di scuola kiyoaki matsugae, la cui morte aveva segnato per lui la fine della giovinezza. isao e` il figlio di shigeyuki iinuma, il vecchio precettore di kiyoaki e ora presidente di un`associazione patriottica della destra. isao, a soli diciannove anni, e` un campione di kendo, un atleta che sprigiona energia e coraggio virili ma anche un ragazzo ancora puro e ingenuo. nonostante il turbamento e la nostalgia, honda e` felice di aver ritrovato l`amico la cui vita e` avvinghiata alla sua come un rampicante all`albero e sente di doversi prendere cura del giovane. isao pero`, cresciuto nel rispetto del codice dei samurai, cova il mito dell`intransigenza verso il potere ingiusto e corrotto, che giustifica la rivolta, e insieme il culto della bella morte. sara` honda a cercare di salvarlo.

i racconti raccontati due volte, sono cosi` intitolati perche` si richiamano a tradizionali orali elaborate dall`autore: ora in una visione nostalgica del mondo arcaico e primitivo della "nuova frontiera", ora proiettate nel futuro della nuova societa` americana, dov`e` preminente la figura dell`"uomo nella folla " delle nascenti metropoli, ora volte a riflettere sul ruolo delle scienze e delle arti, quasi a prefigurare allegoricamente la loro non facile coesistenza nella "nascita di una nazione" sorta dalla guerra d`indipendenza contro il colonialismo britannico.


agli estremi confini del mondo conosciuto, fra le tempeste e i ghiacci del mar nero, c`e` un paese selvaggio e poco abitato, tomi (l`odierna costanza), il luogo della relegatio di publio ovidio nasone, che li` visse per una decina d`anni e che vi fu sepolto il 17 o il 18 d.c. in una totale trasmutazione di tempi, in completo anacronismo, giunge a tomi un amico di ovidio, cotta, determinato a trovare tracce del poeta e del suo capolavoro incompiuto, le metamorfosi. la singolarita` di "il mondo estremo" fa si` che il lettore sia coinvolto nella ricerca di cotta e ritrovi, attraverso di lui, un mondo siamo ai giorni nostri - in cui il mito si trasfigura in realta`. ecco allora che il contesto diviene minutamente realistico e, per esempio, alla sera, nella desolata piazza della ferrigna tomi, giunge cypari, un "proiezionista" ambulante, che mostra un film d`amore disperato in cui la bella alcione viene trasformata, assieme al compianto sposo, in un uccello marino. cotta trovera` presso tomi, a trachila, in montagna, la casa di ovidio. lo aiutera` pitagora di samo, ridotto a servo di ovidio, e, nel folto dei boschi cupi e terribili, sotto una coltre di lumache striscianti, appariranno delle pietre con i versi incisi dal poeta. e ancora, in una memorabile alba, mentre si consumano i riti del carnevale, apparira` un corteo di pazzi, travestiti chi da dio sole, chi da medea, chi da orfeo... recitano strani versi di un`opera distrutta dall`autore, ma non scomparsa: le metamorfosi.