"memorie di un seduttore", pubblicato da kierkegaard nel 1843, mette in scena l`astuto ed elegante gioco estetico del seduttore che conquista la sua preda incantandola con le armi dello spirito. si tratta di una figura demoniaca, che arriva a possedere la donna, rapita dalla musica ammaliante della sua arte, per poi abbandonarla in una logorante disperazione. prefazione di gabriella caramore.
blaise cendrars e` stato definito . da quando scappo` di casa, a sedici anni, . e molteplici, e rapinosi, sono anche gli scenari che attraversiamo in questo romanzo, una botte a` surprises dalla quale vengono fuori, a ogni pagina, orrori e magnificenze. a farci da guida e` un doppio dell`autore, che non per caso porta il nome di un anarchico ghigliottinato nel 1913, raymond la science. e un doppio diabolico e allucinato dell`autore e` lo stesso moravagine, ultimo discendente di una famiglia reale, che raymond aiuta a fuggire da una clinica per alienati e in compagnia del quale vivra` le peripezie piu` mirabolanti: saranno terroristi nella russia zarista del 1905, prigionieri degli indios blu sulle sponde dell`orinoco, volontari nei corso della prima guerra mondiale... moravagine e` la , , , un essere che incarna la follia e il male, che uccide , di preferenza giovani donne, e teorizza che e che chi ha paura del disordine ha paura della vita stessa: la quale non e` altro che , e che non esiste verita`, ma solo l`azione, , . tra digressioni fascinose, anse maestose, deviazioni fulminee, veniamo irresistibilmente trascinati da una scrittura che, come rilevo` la critica del tempo, possiede una - uno stile la cui sfrenata liberta` continua a vibrare.
Arnoldo Mondadori Ed. 1969, ITA. Raro volume illustrato da Heinz Edelmann e ispirato al celebre lungometraggio con i Beatles come protagonisti. In Italiano.
la pechino dei primi anni trenta, con l`invasione giapponese che incombe, fa da sfondo alle vicende di xiangzi, un giovane venuto dalla campagna che lavora come tiratore di riscio`. la parabola della sua vita incarna alla perfezione questo momento incerto e confuso della storia della capitale, spossessata eppure magnifica; ma le vicissitudini della citta` imperiale non sembrano incidere piu` di tanto sulla vita dei personaggi, diseredati, povera gente senza nome, come lo stesso protagonista, che di suo ha solo il soprannome "cammello". ingenuo, onesto, gran lavoratore, uomo di pochissime parole ma di fervidi pensieri, xiangzi rincorre la fortuna. ma nonostante il nome, che significa "fortunato", la sorte non gli sara` amica: la volonta` di migliorare se stesso e il proprio stato, che lo percorre come una febbre in tutta la prima parte del romanzo, lo condurra` all`ineluttabile sconfitta.
dice al giovane miron l`amico staszek. e il 1? agosto 1944, e per le strade affollate di varsavia, da cinque anni sotto l`occupazione dell`esercito tedesco, la gente e` in subbuglio: si parla di soldati nazisti ammazzati, di , e le detonazioni dei pezzi d`artiglieria echeggiano ben presto piu` forti e vicine di quelle che gia` da qualche giorno provengono dal fronte, dove avanzano i sovietici. e l`inizio di una delle vicende piu` atroci e controverse della seconda guerra mondiale, che ancora oggi e` come una ferita aperta nella coscienza e nella memoria della polonia. organizzata dal movimento di resistenza nazionalista, l`insurrezione di varsavia, nata con finalita` antitedesche ma anche con un significato apertamente antisovietico, si rivelera` un catastrofico errore politico e militare: 25.000 insorti e 200.000 civili rimarranno uccisi, la citta` sara` letteralmente rasa al suolo, e molti dei reduci, bollati dalla propaganda stalinista come , scompariranno nei gulag. solo a distanza di oltre vent`anni miron bialoszewski riuscira` a scrivere di quella tragedia, che prima non e` stato in grado di raccontare se non . e, anche sulla pagina, il racconto e` un "parlato" concitato, frantumato ed erratico, in un libero flusso di ricordi: l`unica forma capace di testimoniare una verita` lontana da quella delle opposte propagande. e capace, nel percussivo alternarsi di immagini e suoni, odori e sapori, di costringere il lettore a un`immedesimazione assoluta.
dal mattino del 6 agosto 1945 il mondo sa che una guerra nucleare e` possibile. chiunque e` in grado di immaginare come verrebbe combattuta, e anche con quale verosimile esito. ma dopo gli eventi del 1989, e piu` ancora del 2001, al terrore di bombardieri strategici e missili intercontinentali se ne e` sostituito un altro, piu` paralizzante ancora: l`idea che qualcuno, in un posto e in un momento qualsiasi, possa fare qualcosa. a capire chi sia davvero in condizione di fare che cosa e` dedicata questa indagine di langewiesche, che parte dal cuore incandescente dell`esplosione su hiroshima, attraversa le citta` segrete dell`ex unione sovietica, dove sono tuttora custodite (non sempre il verbo e` appropriato) migliaia di testate e tonnellate di uranio, esplora le strade del contrabbando anche nucleare che segnano le montagne del caucaso, per approdare a due luoghi diversi, ma ugualmente inquietanti: il lago proibito che fornisce di acqua potabile rawalpindi, dove negli anni settanta a.q. khan - lo scienziato che trafugo` i segreti nucleari dell`occidente, consentendo al pakistan, alla corea del nord e all`iran di armarsi - era libero di andare in barca a vela, e lo studio di francoforte dove un oscuro ricercatore americano, mark hibbs, elabora tutte le informazioni sul nucleare disponibili, per poi riversarle in articoli riservati a pochissimi specialisti e ai servizi di informazione di ogni paese.