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gli effetti personali della vittima: una ventiquattrore con dentro solo un panino raffermo e una pistola, un vestito con il marchio di un campo profughi, una stilografica acquistata nel new jersey. un noto commediografo inglese che per sfida al proprio mestiere ha accettato di scrivere il resoconto giornalistico di un grande processo politico d`oltrecortina. come sempre accade nel mondo delle spie, il disegno che fra delitti, depistaggi e smascheramenti sembra emergere ne nasconde un altro e un altro ancora.

"la prospettiva di brown e` piu` radicale e piu` ampia di quella di marcuse, va decisamente verso quella che si potrebbe definire come abolizione della civilta` e della storia. attraverso il linguaggio le idee vanno a toccare, e a risuscitare, significati immemorabili e speranze inaudite. la psicoanalitica abolizione della repressione diventa in brown la cristiana resurrezione della carne, e si afferma esplicitamente che il "problema cui l`umanita` si trova di fronte e` intrinseco alla teologia cristiana". si chiude cosi` un grande ciclo e si ritrovano antichi valori perduti. come nelle paradossali ma rivelatrici pagine dedicate a martin lutero, dove la scienza piu` evoluta e` trasformata dall`interno fino a diventare religione." (sergio quinzio)

questa di pericle e` un noir, girato come un buon film americano degli anni quaranta, con un ritmo secco, un plot che non perde un colpo e personaggi che hanno uno spessore del tutto ignoto ai cliche` imposti dal genere: pericle, l`uomo-cane che diventa uomo e acquisisce consapevolezza di se` attraverso il rifiuto delle regole del suo mondo e l`incontro con una strana donna; e questa donna, nastasia, la polacca finita a lavorare a pescara in una fabbrica di copertoni, che se lo porta a casa e se lo portera`, forse, anche piu` lontano.

"i fatti della vita di meyrink sono meno problematici della sua opera. nacque nel 1868 in una citta` della baviera. sua madre era attrice. (sarebbe troppo facile constatare che la sua opera letteraria e` istrionica). monaco, praga e amburgo si divisero gli anni della sua giovinezza. sappiamo che fu impiegato di banca e che aborri` quel lavoro. sappiamo anche che tento` due rivincite o due forme di evasione: lo studio confuso delle "scienze occulte" e la composizione di scritti satirici". con queste parole, a sei anni dalla morte dello scrittore, borges presentava meyrink ai lettori argentini, mettendone in luce, da grande critico, il principale merito: scrivere narrazioni oniriche che siano anche leggibili.

questo libro magistrale, divenuto nel giro di pochi decenni un classico moderno della storiografia, ci conduce a una sorta di archeologia dell`immagine dell`america nella cultura europea. davanti a un continente che si presentava come un immenso altro, fin dall`inizio si accesero le fantasie e le speculazioni. gerbi prende le mosse dalla meta` del settecento, quando il grande naturalista francese buffon cerco` di dimostrare l`inferiorita` biologica dell`ambiente fisico e degli animali americani, condanna che l`abate de pauw estese agli abitanti, a suo avviso fiacchi e impotenti. ma nessuno dei due aveva mai messo piede nel nuovo mondo. l`autore parte da questa calunnia e arriva ai grandi autori dell`ottocento.

istanbul, anni trenta, nel corso di un ricevimento charles latimer, giallista inglese di successo, viene avvicinato dal colonnello haki, ufficiale dei servizi segreti e scrittore alle prime armi. haki allude a dimitrios makropulos, il piu` grande criminale europeo di quegli anni, coinvolto in ogni delitto, compreso il traffico di eroina e l`assassinio politico. e cosi` ha inizio l`"esperimento investigativo" di latimer, che inseguira` il criminale fra le rive dell`egeo, i quartieri turchi di sofia, i boulevard di bucarest.

"e` un fuoco vivo, quale non ho visto mai" dice franz kafka su milena. questa e` la vita di milena jesenska raccontata dall`amica che la conobbe nel campo di concentramento di ravensbruck.

e` il destino dei grandi uomini di subire presto o tardi un processo di revisione e ridimensionamento che ha sempre l`aria di un atto d`accusa. che cosa resta in piedi oggi dei critici di freud? tra i suoi avversari piu` formidabili tre si sono segnalati per la sistematicita` della loro critica: il sociologo frank sulloway, l`ex-psicoanalista jeffrey masson e il filosofo adolf grunbaum. secondo sulloway, freud riprese gran parte delle sue concezioni da darwin e dai pensatori dell`epoca. tesi di masson e` che freud, nell`abbandonare l`originaria ipotesi della seduzione, si arrese alle pressioni della societa` scientifica viennese. grunbaum sostiene che le concezioni di freud, soprattutto quella dell`inconscio, sono state rifiutate dall`evidenza empirica.

i promessi sposi di alessandro manzoni sono uno dei grandi classici della letteratura italiana, una storia molto conosciuta e amata, e che fa parte del bagaglio culturale di tutti gli italiani. in questa breve antologia dal titolo "la minaccia di don rodrigo" viene riportata una selezione dei primi tre capitoli del romanzo, che presentano uno dei temi fondamentali dei promessi sposi: la prepotenza dei forti, cioe` i nobili e i loro amici, verso i deboli, le persone del popolo, povere e senza aiuto da parte della societa`. il volume riporta il testo originale dei promessi sposi nell`edizione del 1840. lo scopo della lettura e` quello di far capire il contesto in cui si muovono i personaggi della storia, in modo da facilitare la comprensione della loro situazione e delle loro reazioni. nelle pause fra i capitoli il lettore ha la possibilita` di esaminare e praticare alcune strutture grammaticali interessanti per il livello b1 e di rivedere e ampliare il lessico. la sezione finale presenta esercizi di maggiore creativita` che servono a fare immedesimare il lettore nelle vicende e nel periodo storico narrato dal romanzo. il testo e` accompagnato da un cd-audio con la registrazione integrale dei capitoli riprodotti e degli esercizi di ascolto.

dallo zero all`infinito, dal vuoto nella scienza dei quanti ai buchi neri e all`ipotesi della "creazione dal nulla". e il "niente" il soggetto del saggio di john barrow. con un approccio accessibile, che abbraccia cosmologia e religione, letteratura e matematica, fisica e scienza della relativita`, barrow dipinge un "affresco del nulla", su cui paradossalmente c`e` ancora molto da comprendere e scrivere.

in questa biografia richard j.b. bosworth esamina mussolini non nelle vesti del "grande uomo" che pretendeva di essere, quanto piuttosto come espressione della societa` e della cultura del suo tempo. il duce infatti incarno`, nel bene e nel male, lo spirito della nazione italiana e, piu` che un indomito rivoluzionario, fu il garante della "continuita`" istituzionale. soprattutto, si senti` sempre "il piu` italiano degli italiani", convinto di agire in perfetta sintonia con la volonta` e i desideri del suo popolo. la stessa analisi della vita privata del duce ne rivela la natura complessa e contraddittoria. cio` che emerge e` la figura di un individuo "non diverso da tanti altri".

un "cuore pensante" testimonia la propria fine in un campo di concentramento. accanto al diario di anna frank, uno dei documenti indispensabili sulla persecuzione degli ebrei. "se etty insiste a ripeterci che tutto e` bello, e` perche` un`ebraica volonta` di vivere fino in fondo vuole questo in lei. un rivestimento ideale, poetico, ricopre in lei la solida, l`irriducibile, l`intima forza ebraica" (sergio quinzio).

e una raccolta di dieci egloghe in volgare costruite sul modello virgiliano, con il quale intendono volutamente competere, ma attualizzandolo e adattandolo alla situazione della corte ferrarese degli estensi. i dieci testi, in cui si esprime al meglio il gusto pittorico e idillico tipico di boiardo, con sfumature quasi fiabesche nelle descrizioni dei paesaggi e degli scorci della campagna dell`arcadia, delineano un confronto tra la realta` contemporanea, fatta di guerre e sofferenze, e il mitico mondo arcadico.

"il moderno principe. sotto questo titolo potranno raccogliersi tutti gli spunti di scienza politica che possono concorrere alla formazione di un lavoro concepito e organizzato sul tipo del principe di machiavelli". agli inizi del 1932 gramsci ha preso la decisione di dedicare uno dei suoi quaderni del carcere a una riflessione sul partito politico rivoluzionario e sulla lotta per l`egemonia. nel 1930 aveva schizzato la prima idea di "un libro che traesse dalle dottrine marxiste un sistema ordinato di politica attuale del tipo principe. l`argomento sarebbe il partito politico, nei suoi rapporti con le classi e con lo stato: non il partito come categoria sociologica, ma il partito che vuole fondare lo stato". perche` gramsci decide di concentrare la sua attenzione su questo tema? si tratta di un esercizio di studio, o la sua riflessione ha origini, urgenze, obiettivi di natura politica attuale? per chi e` scritto, questo quaderno 13? la risposta richiede un lavoro di decifrazione. le note si riferiscono a un materiale complesso e inoltre quelle pagine sono scritte "in cifra", e non solo per sfuggire alla censura carceraria: anche per poter affrontare questioni delicatissime all`interno del suo stesso campo. al meticoloso lavoro di decifrazione si dedica questa edizione annotata. i concetti teorici sono sono armi di lotta politica contro l`avversario "di classe", ma anche contro i nemici interni. e se fosse proprio togliatti uno degli antagonisti di questo quaderno 13?

l`inchino, il saluto, il bacio, i vari giochi del flirt da una parte, i comportamenti aggressivi, minacciosi, impositivi dall`altra, analizzati sceverando le costanti filogenetiche e l`elaborazione culturale, oltre che ricorrendo continuamente alla comparazione fra comportamento umano e animale. un libro che ha segnato una pietra miliare nello sviluppo dell`etologia umana.

"la morte paga doppio" usci` per la prima volta a puntate sulla rivista "liberty" - uno dei tanti pulp magazine dell`epoca - tra il febbraio e l`aprile del 1936. quando, poche settimane dopo, joe sistrom della paramount entro` nell`ufficio di billy wilder ingiungendogli di leggere subito quel "thriller su una donna che uccide suo marito per riscuotere l`assicurazione", ignorava di avere innescato, oltre alla lavorazione di un grande film quale "la fiamma del peccato", un`inesauribile vena di leggende. come quella del curioso record stabilito da wilder stesso, che divoro` il romanzo di cain in cinquantotto minuti contro le due ore, cinquanta minuti e sette secondi indicati dalla rivista come tempo necessario alla lettura. e si potrebbe continuare a lungo, se non altro per spiegarsi il profumo di scandalo che ancora oggi avvolge questo archetipo del noir, che ci attrae allo stesso modo in cui il protagonista, pur sapendo che sarebbe piu` prudente "mollarla come un attizzatoio rovente", e` attratto dalla sua dark lady.

il cibo, la sua produzione e il suo consumo, la percezione che se ne ha e l`utilizzo politico che se ne fa, e` una grande sfida, forse la piu` grande del nostro mondo globalizzato. la globalizzazione ha definitivamente trasformato i sistemi agricoli e alimentari, cambiando profondamente lo scenario mondiale: mutano i protagonisti dei flussi commerciali, si trasformano le strategie che guidano le politiche degli stati, si evolvono gli orientamenti e le scelte dei consumatori. e da questo passaggio denso di opportunita` e di rischi che si deve partire per comprendere le grandi sfide che la contemporaneita` pone ai sistemi alimentari. questo libro affronta con uno sguardo di sintesi le questioni di scenario poste al centro dell`expo, e percorre con lungimiranza ed equilibrio i nodi strategici dell`appuntamento milanese. nei prossimi decenni, saremo di piu` e consumeremo enormemente di piu`, il che coinvolgera` inevitabilmente tutti. bisognera` rispondere a una domanda crescente di cibo con soluzioni piu` sostenibili rispetto al passato, mentre la doppia incognita dell`adattamento dei processi produttivi ai cambiamenti climatici e della loro mitigazione porra` vincoli inediti ai sistemi produttivi. prefazione di matteo renzi.

simbolicamente rilegato in rosso, il colore della rivoluzione, il manoscritto di oper und drama fu completato il 10 gennaio del 1851 e spedito all`amico theodor uhlig, critico musicale e fervente sostenitore di wagner, con la dedica: "rossa, o amico, e` la mia teoria!". il volume era nato come un articolo di ampie dimensioni sull`opera moderna, ma crebbe a dismisura tra le mani di wagner, ed apparve a lipsia alla fine di quell`anno in tre tomi. sebbene ne curasse la ristampa altre due volte, nel 1869 e nel 1872, con correzioni e l`eliminazione di vari riferimenti polemici, dopo la prima edizione wagner senti` il bisogno di prendere le distanze dal suo maggiore trattato teorico, senz`altro anche influenzato dal pensiero di schopenhauer, che lo porto` a rivedere in parte la propria concezione della musica come mezzo dell`espressione al servizio del dramma. questa nuova edizione italiana ricostruisce filologicamente l`intero tragitto editoriale dell`opera, e la propone per la prima volta al lettore non solo nella sua integralita` ma anche nel suo divenire. il testo principale qui tradotto segue quello dell`ultima edizione (che wagner giudico` definitiva), riportando in nota le parti inedite del manoscritto fatte conoscere da klaus kropfinger nella sua riedizione dell`edizione del 1851, nonche` le principali varianti introdotte da wagner nelle edizioni successive, riscontrate direttamente sugli originali.

. il concetto di liberta`, in america, e` sempre stato terreno di lotta, soggetto a interpretazioni molteplici e concorrenti. la parola freedom, affascinante e ambigua, e` gia` nella dichiarazione d`indipendenza e segna le fasi piu` importanti della storia del paese, tanto da essere presente in contesti diversi come le manifestazioni per i diritti civili e i discorsi di guerra post-11 settembre. a ben vedere, tutta la vicenda americana si riassume in questo concetto chiave: una verita` vivente e incontrovertibile, per alcuni americani; un paravento e una crudele menzogna per altri. dalla rivoluzione settecentesca ai giorni nostri, per gli americani la liberta` e` stata insieme una terra promessa e un campo di battaglia, il piu` forte legame culturale e la piu` pericolosa linea di tensione. gli stati uniti nascono con la dichiarazione che annovera la liberta` tra i diritti inalienabili, poi in costituzione si propongono di assicurarne a tutti i benefici; per essa, o contro di essa, e` stata combattuta la guerra civile; in suo nome si e` ripetuta la battaglia contro la schiavitu` e l`apartheid. e, infine, la difesa della liberta` anche al di fuori dei propri confini e` stato il criterio ispiratore - e insieme lo schermo ideologico - della politica estera americana, dalla seconda guerra mondiale alla guerra fredda, da cuba al vietnam, dalla guerra del golfo a quella in siria, come l`autore sostiene con forza nella nuova introduzione scritta appositamente per questa edizione italiana. come nota alessandro portelli nella sua postfazione, la sottolineatura dei limiti della liberta` americana non diventa per foner l`occasione per una distruzione del mito americano, ma contribuisce piuttosto a rafforzare il senso di quanto centrale sia l`idea di liberta` nell`identita` di un paese che, pur nelle sue evidenti contraddizioni,

il volume nasce come eserciziario di lingua tedesca rivolto agli studenti per "mantenere in forma" durante le vacanze le conoscenze linguistiche acquisite nell`anno, ma l`impostazione vivace e agevole permette di proporlo anche piu` genericamente a chi studia il tedesco. gli esercizi di comprensione scritta e orale si alternano alla narrazione e sono supportati da un cd-audio allegato al volume che contiene una serie di brani registrati.

la pandemia da covid-19 ha trasformato in modo profondo le nostre vite a livello individuale e collettivo. per sua natura, infatti, ogni pandemia colpisce sempre una comunita` nella sua interezza, o direttamente attraverso l`esperienza della malattia, o indirettamente attraverso la paura, le restrizioni alla liberta` personale, le misure sanitarie decise dalle istituzioni e le conseguenze economiche, politiche e sociali. in questo scenario, e` evidente che il significato della piu` grande campagna vaccinale nella storia contemporanea non puo` essere compreso in relazione alla sola dimensione medico-sanitaria. con l`arrivo dei vaccini, infatti, si apre una nuova e importante fase al centro della quale si trovano alcune domande fondamentali che interrogano in modo diretto la nostra forma di vita attuale e i rapporti che legano tra loro politica, scienza, comunicazione pubblica ed etica. quali valori, principi e procedure dovrebbero guidare lo sviluppo e la distribuzione di una risorsa scarsa e potenzialmente salvavita come un vaccino? quali responsabilita` e doveri abbiamo nei confronti di noi stessi, degli altri e della societa` in un momento di profonda crisi sanitaria ed economica? contributi di: evandro agazzi, marco annoni, enrico m. bucci, carlo casonato, lorenzo d`avack, alberto giubilini, manuela monti, telmo pievani, carlo alberto redi, angela santoni, marta tomasi.

i poeti e i pittori a lui contemporanei lo ritraevano come un novello orfeo che aveva saputo scendere nei recessi dell`antichita` per riportare alla luce la vera sapienza. marsilio ficino e` l`intellettuale piu` influente della famosa cerchia medicea intorno a cosimo (che marsilio considerava un secondo padre) e poi a lorenzo il magnifico. punto di riferimento imprescindibile, prima da emulare poi da contrastare, per pico. spesso associato al neoplatonismo, che grazie a lui in effetti divento` la filosofica degli anni settanta-ottanta del quattrocento in tutta italia, ficino ha un percorso molto piu variegato e complesso. questa antologia dei suoi scritti (opere e lettere) prova per la prima volta a dar conto dell`evoluzione del suo pensiero. a partire dall`epicureismo degli anni giovanili, quando il filosofo fiorentino faceva della voluptas il vero motore del mondo, alle piu` originali sintesi di platonismo e aristotelismo, fino al pensiero magico-ermetico dell`eta` matura. compresa l`iniziale infatuazione savonaroliana e la furiosa invettiva finale contro il frate domenicano finito sul rogo. un percorso punteggiato da un apparato iconografico che presenta alcuni capolavori della pittura tardo-quattrocentesca, tutti strettamente legati alla biografia o ad alcuni passaggi delle opere di ficino.

"12 anni schiavo" e` lo sconvolgente racconto, scritto in prima persona dall`autore e pubblicato nel 1853, della vita di solomon northup, un uomo di colore nato libero, venduto e costretto in schiavitu` per dodici interminabili anni. nato nello stato di new york nel 1808, solomon e` un giovane di condizione libera, proprietario di un piccolo appezzamento di terreno e appassionato musicista. nel 1841 viene avvicinato da due uomini che gli propongono un ingaggio come violinista. e l`inizio di un incubo: rapito, drogato, solomon viene costretto a cambiare nome, a dimenticare il proprio passato, a diventare un`altra persona, uno schiavo, senza nessuna speranza di rivedere la propria famiglia. deportato in louisiana, viene venduto a un coltivatore di cotone e nei successivi dodici anni sperimenta l`abiezione dello sfruttamento e della schiavitu`. contro tutto e tutti, deciso a riguadagnare la propria liberta`, solomon, riesce a rimettersi in contatto con la propria famiglia. comincia la dura e appassionata battaglia legale che nel 1853 gli restituira` la liberta`. documento di grande valore umano e storico, scritto di getto subito dopo la liberazione, "12 anni schiavo" conserva ancor oggi la forza di un`orgogliosa rivendicazione della dignita` e dell`uguaglianza di tutti gli uomini.

"non vogliamo vendere l`islanda!" reykjavik, fine anni `40, il paese e` appena uscito dalla guerra ottenendo finalmente l`indipendenza, ma gli usa, con un`allettante offerta, ne chiedono un pezzo per una base nato. il popolo grida, il governo complotta, gli americani premono, quando in citta` arriva la giovane ugla, una candide contadina, discendente diretta delle eroine delle saghe che ancora popolano le sue lontane valli del nord, armata del fascino e della freschezza del "prodotto naturale", ma anche di allegria e sano buon senso, e decisa a trovare il suo posto indipendente nella vita. e lei che racconta le sue avventure quando entra come governante in casa del deputato arland, con un harmonium come unico bagaglio: la sua educazione sentimentale in una luccicante societa` da operetta, tra cene segrete e sedute spiritiche, faccendieri arricchiti, figli di papa` allo sbando, politici che giurano oggi quello che rinnegheranno domani, ma anche nel mondo sotterraneo delle cellule comuniste e di un organista filosofo che predica la vera rivoluzione, l`anarchia dell`arte e la liberta` del pensiero. scritto nel 1947 anticipando la realta`, censurato dall`europa della guerra fredda, "la base atomica" rimane un romanzo di sorprendente attualita` che, come sempre in laxness, non si lascia etichettare; una denuncia politica e sociale che affronta l`emancipazione della donna, della cultura e di un`islanda proiettata nel futuro con le sue forti radici nel passato.

le trasformazioni economiche e sociali riguardanti l?italia nella storia hanno sempre avuto riflessi significativi sull?emigrazione. dal canto suo, l?emigrazione ha sempre prodotto effetti importanti sulla realta del paese, incidendo sulla situazione demografica, sulle condizioni di vita della popolazione e sulla struttura di classe delle aree piu direttamente interessate. gli autori affrontano il fenomeno migratorio in diversi momenti della storia italiana, evidenziando l?esistenza di tre cicli, dotati di caratteristiche distintive precise e intervallati da due interludi, fasi di relativa stasi in cui la stessa carenza di sbocchi migratori ha inciso sulla realta economica e sociale del paese. d?altronde, nel secolo e mezzo di storia unitaria gli italiani non hanno mai smesso di partire e di rientrare, per poi magari partire di nuovo.

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