per anni, quando i suoi viaggi erano soprattutto quelli del filobus romano 62, da via nomentana a piazza san silvestro, manganelli coltivo` un sogno temerario: spingersi sino alle isole faero`er. nel 1978, vincendo timori e angosce, con una valigia munita di tutto quanto un "frequent flyer" giudicherebbe forse inessenziale - un dickens come amuleto e "blande mani chimiche" che sappiano coccolare nei momenti difficili -, lo scrittore parti` alla volta dell`arcaica islanda, prima tappa della sua incursione nel grande nord. e l`esito di quel viaggio e` questo reportage: lo sguardo del traveller sembra capace di svelare la segreta essenza dell`"isola pianeta", dove il mondo e` preumano, folle e criptico.
chateaubriand e` stato il fondatore del moderno opinionismo politico, e questo violento pamphlet, scritto tra l`inverno e la primavera del 1814 per spianare la strada al ritorno dei borbone sul trono di francia, lo conferma. fu, il suo, uno di quei gesti risoluti e instintivi che nascono dall`indignazione e tagliano tutti i ponti dietro di se`. scopo di chateaubriand era di convincere i francesi che per evitare una nuova repubblica o l`instaurazione di un governo straniero bisognava restituire la fiducia ai borbone e insieme togliere loro il potere assoluto, dando alla francia un governo monarchico-costituzionale.
macchia indaga sulla nascita del piu` celebre romanzo della letteratura italiana, i promessi sposi. nascita quanto mai misteriosa, se si pensa alla precedente attivita` del manzoni che "fu dapprima un grande poeta lirico, poi un tragico, uno storico, un moralista, e infine un romanziere". eppure i nessi con il manzoni precedente permangono, se e` vero che la forma stessa del romanzo nasce in lui come sviluppo della funzione del coro nelle tragedie, e se e` vero che la storia della colonna infame, ai promessi sposi indissolubilmente legata, lo inserisce "nella grande corrente inquisitoriale del romanzo moderno, da stendhal a dostoevskij". macchia guarda gli aspetti piu` innovativi della riflessione del manzoni, sullo sfondo della cultura europea.
il romanzo inizia con il tragico epilogo di una storia d`amore travagliata: vera, scrittrice e giornalista milanese, uccide - apparentemente senza alcun motivo - il suo compagno, prima di togliersi a sua volta la vita. mentre un amico della coppia, il pubblicitario omosessuale francesco, si interroga sulle possibili cause del raptus omicida, l`altra voce narrante, appartenente alla stessa vera, racconta la propria vita e l`evoluzione della sua relazione con nicola, interrompendosi poche ore prima della tragedia. ma ne` il suo racconto, ne` le riflessioni di francesco e le indagini della polizia riusciranno a dipanare l`enigma, e francesco finira` per riconoscere l`insondabilita` del mistero che si cela in ogni cuore umano.
lione, giugno 2001. nizar sassi e` un ragazzo come tanti altri, di una famiglia tunisina ben inserita nel tessuto sociale francese. la politica e la religione, come del resto la scuola, a nizar non interessano granche` e di al qaeda o bin laden non ha mai sentito parlare. ma una passione vera il ragazzo ce l`ha: sono le armi. cosi`, malauguratamente, si lascia convincere da qualcuno a seguire un corso di addestramento e, mentendo alla famiglia, vola verso il pakistan. l`11 settembre, e quello che nelle settimane successive si scatena, sorprendono nizar nel posto sbagliato al momento sbagliato. il pakistan chiude le frontiere e nizar viene venduto alla cia e spedito a guantanamo...
"questo libro" annuncia benedetta craveri nella prefazione "racconta la storia di un gruppo di aristocratici la cui giovinezza coincise con l`ultimo momento di grazia della monarchia francese": sette personaggi emblematici, scelti non solo per "il carattere romanzesco delle loro avventure e dei loro amori", ma anche (soprattutto, forse) per "la consapevolezza con cui vissero la crisi di quella civilta` di antico regime ... con lo sguardo rivolto al mondo nuovo che andava nascendo". sfruttando, infatti, le qualita` migliori della loro casta "la fierezza, il coraggio, l`eleganza dei modi, la cultura, lo spirito, il talento di rendersi gradevoli" -, il duca di lauzun, il conte e il visconte di se`gur, il duca di brissac, i conti di narbonne e di vaudreuil e il cavaliere di boufflers non furono soltanto maestri nell`arte di sedurre, ma da veri figli dei lumi ambirono ad avere un ruolo nei grandi cambiamenti che si preparavano, e dopo il 1789 seppero affrontare le conseguenze delle loro scelte - la poverta`, l`esilio, perfino il patibolo - senza mai perdere l`incomparabile `panache` che li distingueva. a sua volta, con la "grazia somma della cultura, della curiosita`, del pensiero, della scrittura magnifica" che le e` stata riconosciuta dai critici, e ancor piu` dai lettori, l`autrice di "amanti e regine" percorre queste sette vite parallele fino all`evento in cui tutte convergeranno - la rivoluzione - e dopo il quale ciascuno degli "ultimi libertini" seguira` il proprio destino.
la messa in scena di un ideale paese del galles: una sessantina di personaggi, tutti parecchio strambi, con i loro sogni e i loro pensieri nell`arco di una giornata. c`e` capitan gatto, un vecchio uomo di mare ormai cieco che parla con i fantasmi di tutti i suoi compagni morti in mare. anche mrs ogmore-pritchard, maniaca della pulizia, riceve ogni notte in sogno la visita dei due mariti morti e li costringe a sottoporsi ai medesimi riti di igiene domestica e personale coi quali aveva rovinato loro la vita. e poi c`e` il postino willy nilly che e` abituato ad aprire la corrispondenza dei compaesani e consegna le lettere anticipandone a voce il contenuto. e polly garter che rievoca continuamente l`unico amore della sua vita, il dolce e tenero willy wee, ma si concede a tutti gli uomini del paese ricavandone figli in abbondanza, che cresce tutti amorevolmente. e ancora il piu stravagante di tutti, lord cut-glass: vive in una piccola casa decrepita arredata con sessantasei orologi che segnano ognuno un`ora diversa. spassosissimi i coniugi pugh, lei che tiranneggia sadicamente il marito, lui che coltiva in segreto elaboratissimi progetti di uxoricidio. in questo testo, scritto originariamente come radiodramma da dylan thomas nei suoi ultimi mesi di vita, pubblicato postumo e messo in scena molte volte sia a teatro che al cinema, l`autore mescola prose poetiche, battute comiche, giochi di parole, versi di ascendenza classica, filastrocche: un mix stilistico che ben rende la varia ed eccentrica umanita` rappresentata. a dominare e` un forte senso di pieta` per gli umani, per la loro innocenza perduta, per il destino mortale che li lega insieme.
un padre racconta ai figli, che glielo hanno chiesto, quello che ricorda dei suoi primi dodici anni, di cui loro non sanno quasi nulla. storie troppo remote, pensa. che differenza poteva esserci, in fondo, ai loro occhi, fra firenze durante la guerra, dove era cresciuto, e per esempio la steppa dell`oltre caucaso di florenskij, alla fine dell`ottocento? non molta. apparteneva tutto a quell`eta` incerta e fumosa che precedeva la loro nascita. e poi, da dove cominciare? la prima immagine della guerra, intravista dalla finestra di una soffitta clandestina nel centro di firenze. la vecchia villa di san domenico, dove un mattino, a seguito dell`assassinio di giovanni gentile, suo padre viene arrestato come pericoloso antifascista. il polverio che sale dalle macerie di por santa maria, subito dopo che i tedeschi hanno fatto saltare i ponti. poi i giochi - e i libri che impercettibilmente ne prendono il posto. l`immersione nella letteratura e la scoperta della musica. e firenze, quella firenze degli anni subito dopo la guerra, separata da tutto, anche dal resto dell`italia. una lastra impenetrabile e trasparente confermava quella convinzione della citta` di essere a parte. e un giorno, forse anche prima di saper leggere, chi scrive dichiara che il suo vero nome e` meme` scianca.
i testi propongono una lettura critica delle opere, fornendo gli strumenti necessari per penetrare nello spirito dell`autore e coglierne i rapporti con la cultura di questo secolo. il volume presenta, oltre alla cronologia parallela iniziale, un profilo della sua vita, un`analisi approfondita delle sue opere, gli orientamenti della critica, la bibliografia ragionata, e chiude con l`indice dei nomi e delle opere.