
e` notte fonda a pigalle, e l`insegna rossa del paicratt`s, dove approdano clienti che giocano li` la loro ultima carta, si riflette sul selciato come una chiazza di sangue. poi anche quella si spegne. una donna dal passo malfermo entra nel vicino commissariato di rue de la rochefoucauld. e` pesantemente truccata e sotto il finto visone indossa un abito di raso nero. ha lo sguardo di una bambina ansiosa. e` una delle spogliarelliste del picratt`s. dice di aver sentito due clienti che complottavano l`assassinio di una contessa piena di gioelli. ma la mattina dopo ritratta. poche ore dopo viene trovata strangolata nel suo appartamento. e quando anche una contessa morfinomane e decaduta viene assassinata, per maigret e` giunto il momento di indagare.

la "mitologia del femminile" e` altra cosa rispetto alla "storia delle donne". all`autore non interessa ricostruire la costellazione storica, sociale, culturale, che ha prodotto il mutamento della posizione sociale della donna, ma l`elaborazione fantastica intorno ai processi storici che si e` venuta costruendo. in particolare, si propone di esaminare la presenza del motivo del matriarcato, intrecciato con quello della bisessualita`, in alcuni autori del novecento.

la piccola betsy bobbin dell`okiahoma e il suo fedele mulo hank si ritrovano catapultati nel regno di oz durante un naufragio. presi prigionieri dai fiori del regno delle rose, betsy e hank vengono salvati dallo straccione, che si trova in viaggio per liberare suo fratello, catturato dal re niomo. i tre fuggono dal regno delle rose portando con loro la principessa ozga, lontana cugina di ozma, scacciata dal suo popolo perche` nata femmina e quindi indegna di salire al trono. accompagnati da tic-toc e da policroma, incontrati lungo la strada, gli amici si imbattono nell`armata della regina di ugabu`, partita alla conquista di oz, e la convincono a seguirli per combattere contro il re niomo. con l`aiuto di un drago azzurro i nostri eroi proveranno a deporre il maledico sovrano mentre lo straccione tenta il tutto per tutto per salvare il fratello dall`incantesimo che lo ha reso orribilmente brutto e che lo tiene prigioniero nel folto della foresta metallica... eta` di lettura: da 8 anni.

pubblicato per la prima volta nel 1939 e` uno dei primi romanzi dello scrittore italo-americano, riscoperto in italia e in francia alla fine degli anni ottanta dopo un lungo periodo di dimenticanza. la saga dello scrittore arturo bandini, alter ego dell`autore, giunge in questo romanzo al suo snodo decisivo. l`ironia sarcastica e irriverente, la comicita` di arturo bandini si uniscono alla sua natura di sognatore sbandato, che ne fa il prototipo di tutti i sognatori sbandati che hanno popolato la letteratura dopo di lui. al centro della vicenda e` il percorso di bandini verso la realizzazione delle sue ambizioni artistiche e la sua educazione sentimentale dopo l`incontro con la bella e strana camilla lopez... introduzione di alessandro baricco.


nel 1647, al crepuscolo del siglo de oro, appare a huesca, nell`aragona, un sottile libro in-12?, opera di un lorenzo gracian dietro al quale si celava un teologo gesuita dalla solida fama di scrittore, baltasar gracian. nessuno poteva prevedere che quei trecento aforismi avrebbero esercitato in europa - grazie soprattutto alla traduzione-travisamento di amelot de la houssaie, dedicata a luigi xiv nel 1684 - un`influenza immensa, sino a diventare un classico dell`educazione del gentiluomo, amato da schopenhauer (che volle tradurlo) e apprezzato da nietzsche. ma che cos`era in realta` l`oracolo manuale (cioe` `maneggevole, di facile consultazione`)? per capirlo, non abbiamo che da affidarci a marc fumaroli, il quale, in un illuminante saggio, ci rivela come l`oracolo, trasformato da amelot in una collezione di tattiche mondane, fosse qualcosa di infinitamente piu` audace e innovativo. fondandosi sulla lezione della saggezza antica e sull`umanesimo teologico della compagnia - sulla fiducia, dunque, nella cooperazione della natura e della grazia -, in opposizione al rigorismo giansenista, con quel libretto dallo stile conciso e concentratissimo gracian intendeva infatti offrire alle grandi anime libere un viatico per affrontare vittoriosamente i pericoli e le insidie di un mondo degradato - e per imprimere il loro marchio nella vita politica e civile. non una regola, dunque, ma uno stile, sorretto dalla conoscenza di se` e degli uomini non meno che dall`eleganza delle maniere e dal gusto raffinato, dal sapere enciclopedico e dalla solidita` del giudizio, dalla docilita` della volonta` e dalla piu` calibrata riservatezza.