"la prospettiva di brown e` piu` radicale e piu` ampia di quella di marcuse, va decisamente verso quella che si potrebbe definire come abolizione della civilta` e della storia. attraverso il linguaggio le idee vanno a toccare, e a risuscitare, significati immemorabili e speranze inaudite. la psicoanalitica abolizione della repressione diventa in brown la cristiana resurrezione della carne, e si afferma esplicitamente che il "problema cui l`umanita` si trova di fronte e` intrinseco alla teologia cristiana". si chiude cosi` un grande ciclo e si ritrovano antichi valori perduti. come nelle paradossali ma rivelatrici pagine dedicate a martin lutero, dove la scienza piu` evoluta e` trasformata dall`interno fino a diventare religione." (sergio quinzio)