
e difficile immaginare qualcosa di altrettanto distante dall`oggi quanto cio` che apparve piu` di tremila anni fa nell`india del nord sotto il segno del veda, quel "sapere" che dichiarava di comprendere in se` tutto, dai granelli di sabbia sino ai confini dell`universo. ancor piu` che nel tempo, quella distanza si avverte nel modo di vivere ogni gesto, ogni parola, ogni impresa. gli uomini vedici prestavano una attenzione adamantina alla mente che li reggeva, per loro mai disgiungibile da quell`"ardore" da cui ritenevano si fosse sviluppato il mondo. e, qualsiasi cosa accadesse, acquistava senso solo in rapporto a un invisibile traboccante di presenze divine. fu un esperimento del pensiero cosi` estremo che sarebbe potuto scomparire senza lasciare traccia, cosi` come gli uomini vedici lasciarono ben poche tracce tangibili del loro passaggio attraverso "la terra dove vaga in liberta` l`antilope nera". eppure quel pensiero - groviglio composto da inni enigmatici, atti rituali, storie di de`i e folgorazioni metafisiche - ha l`indubitabile capacita` di illuminare, con una luce radente e diversa da ogni altra, alcuni eventi elementari che appartengono all`esperienza di chiunque, oggi e dappertutto, a cominciare dal puro fatto di essere coscienti.

questo volume, il secondo dei quattro dedicati all`ininterrotta corrispondenza tra benedetto croce e giovanni laterza, copre il decennio 1911-1920, nel corso del quale prosegue e si consolida il rapporto di intensa collaborazione e amicizia tra il filosofo e l`editore.



spinto dall`urgenza di affrontare i fenomeni attuali dell`immigrazione e dell`integrazione, enzo bianchi cerca nella bibbia risposte complesse e non condizionate da facili pregiudizi. e etico, infatti, accogliere senza poter fornire casa, pane, vestiti e, soprattutto, una soggettivita` e una dignita` nel nostro corpo sociale? partendo dal presupposto che l`accoglienza non e` solo soccorso in caso di emergenza, e ricordando che i cristiani sono stati nella storia "stranieri e pellegrini" che hanno dovuto subire l`ostilita` e addirittura la persecuzione, analizza la condizione dello straniero per riscoprire le origini dell`ospitalita` e dell`apertura, che sono al centro dell`etica cristiana. "vedere gli stranieri" non e` solo il centro tematico dell`intervento pronunciato da enzo bianchi al senato, contenuto in questa nuova edizione, ma un invito all`ospitalita` come dono inatteso. non solo una condivisione degli spazi, ma una qualita` aggiunta ad essi, in una logica di concittadinanza dove l`esigenza principale e` imparare a riconoscere il prossimo come valore umano inestimabile.