
in una pineta alla periferia di madrid viene ritrovato il corpo di pumuky, cantante e leader di uno dei gruppi rock del momento. morto per un colpo alla testa, a ventisette anni. tutto fa pensare a un suicidio, ma qualcuno ipotizza che sia stato ucciso: magari dal suo migliore amico, o forse dalla sua ex, o da un pusher a cui doveva dei soldi. il mondo di pumuky era segnato da fragilita` ed eccessi: il grande vuoto per la perdita della madre, l`abuso di cocaina, l`attrazione per donne spesso piu` mature, l`amicizia quasi morbosa con mario e romano con cui ha poi fondato la band dei sex and love addicts. a raccontare la sua vita e a dare conto della sua morte vengono chiamati tredici "testimoni", le persone che piu` gli erano vicine, legate a lui e fra loro da una fitta rete di relazioni, professionali e affettive. donne soprattutto, una sventagliata di archetipi femminili che incarnano altrettante maniere di vivere l`amore e il sesso. c`e` olga, donna manager; valeria, modella con ambizioni intellettuali; sabina, psicologa affermata e affascinante; ci sono l`ambiziosa, la rassegnata, l`invidiosa... ciascuna crede di possedere l`elemento decisivo per risolvere l`enigma, per ricostruire la verita`. ma lucia etxebarria sa che, oggi piu` che mai, in un mondo in cui e` facile nascondersi dietro l`immagine, "il vero e` un momento del falso" e che solo il lettore puo` ricomporre il puzzle e scegliere la propria versione dei fatti.


chi opera in campo biomedico conosce bene la sigla hela, che denota una linea cellulare di vitale importanza nelle ricerche sul cancro e su molte altre malattie: cellule speciali, tanto resistenti da essere praticamente immortali, vendute e comprate da decenni nei laboratori di tutto il mondo. ma quelle quattro lettere racchiudono anche una storia perturbante, emblematica - e soprattutto una persona in carne e ossa. henrietta lacks lavorava nei campi di tabacco della virginia, cosi` come i suoi antenati schiavi. quando muore per un tumore, nel 1951, i medici, senza preoccuparsi di chiedere alcun consenso, prelevano un campione dei suoi tessuti e si accorgono ben presto di un fenomeno sbalorditivo: le cellule tumorali continuano a crescere fuori dal corpo, in laboratorio. da qui alla commercializzazione il passo e` breve, ma passeranno vent`anni prima che i familiari scoprano una verita` non meno incredibile che traumatizzante: henrietta e` `immortale`, e dalle sue cellule si e` sviluppata un`industria miliardaria. rebecca skloot ha deciso di raccontare questa storia, e superando diffidenze e ostilita` e` riuscita a entrare in contatto con i lacks guadagnandosi l`amicizia della figlia di henrietta, deborah. e nato cosi` un libro che ci conduce da un reparto riservato ai neri del johns hopkins hospital agli abbacinanti laboratori dove i congelatori custodiscono le cellule hela, dalle baracche di clover, villaggio popolato di schiavi e guaritori, alla baltimora di oggi.