


il romanzo racconta la relazione complessa tra ruben olivier, bibliotecario ultrasessantenne ormai in pensione, e tessa butler, una giovane neanche trentenne, spigliata e vivace che ruben prende a vivere con se`. tessa dichiara profondi sentimenti e movimenta le sue giornate, ma gioca con lui e gli fa intravedere possibilita` che non si realizzano. e ruben vede il suo mondo, un tempo ordinato e pacifico, vacillare a poco a poco.

sabina e` una doppiatrice cinematografica e deve fare i conti con un ambiente obliquo; franco, il suo uomo, e` invece un attore a tutto tondo, alla ricerca di ruoli extra-commerciali. la relazione fra sabina e franco e` vitale, ricca di futuro. eppure, quando resta incinta, sabina preferisce lasciare all`oscuro il compagno e passare il natale in america, ospite del fratello. l`idea di dar forma a una famiglia la costringe a riflettere sulla sua, sull`apparente lindore e rigore che la memoria continua a restituirle. una memoria accecata, e` evidente. quando il fratello le fa capire che il severo padre ha abusato di entrambi i figli, con il silenzio complice della madre, per sabina e` un trauma che la spinge a indagare l`ambiguita` della verita`.

erri de luca da` la traduzione e la sua originale interpretazione di uno dei libri piu` affascinanti della bibbia: la storia di giona che trascorse tre giorni nella pancia di una balena.


la quasi centenaria edena rievoca la propria vita e quella del suo popolo, gli etoni. edena e` la figlia del capo villaggio assanga dju-li, in camerun. bambina all`inizio del romanzo, la vediamo crescere di capitolo in capitolo. non bella, ma forte e intelligente, di carattere non somiglia ne` alla madre andela, donna devota e rassegnata, ne` alla seconda moglie del padre, l`edonista e sfrontata fondamento di piacere. a fianco del padre si sente al riparo dai pericoli che minacciano la sopravvivenza della comunita`, ma la colonizzazione avanza, sotto i tedeschi prima, poi sotto i francesi, e l`autorevolezza del capotribu` ne viene travolta. edena intanto, sebbene innamorata del primo convertito al cristianesimo nel villaggio, viene data in sposa al padre di lui, il successore designato di assanga, gazolo, che le impone una vita di frustrazioni e umiliazioni. finche` lei non si ribella e fugge nella giungla, per poi rifugiarsi nel locale gestito da fondamento di piacere dove scopre quanto sia facile il passo dalla sottomissione alla prostituzione. una volta fuggita dal villaggio ha acquisito maggiore consapevolezza di se`, e la maturita` dell`indipendenza le fa capire meglio la fragilita` umana, l`ipocrisia delle convenzioni e il destino della sua gente, una civilta` in via di dissoluzione.

sergio staino ha dipinto 25 tavole che illustrano e attualizzano "le avventure di pinocchio" di collodi per la mostra itinerante "pinocchio novecento". michele serra le ha commentate. geppetto ha i tratti di albert einstein, la fatina quelli di hillary clinton e, nella folla dei personaggi che popolano la storia illustrata del piu` celebre burattino del mondo compaiono anche lenin, gramsci, berlusconi, freud, fidel castro, andreotti.

"le storie presenti in questo libro sono tutte vere. non c`e` gran merito nell`averle trovate, basta saper guardare nelle nostre citta`, nei nostri sgabuzzini, nelle nostre stesse case. l`immigrazione non e` un fenomeno transitorio, e` strutturale. molti italiani non si accorgono di parlarne storcendo un po` il naso, come davanti alla scena di un film che ci infastidisce, pensando che basti uscire dal cinema per non guardarla piu`. ma questo fenomeno non diminuisce, anzi, aumentera`." un giornalista ha raccolto le testimonianze di tanti stranieri giunti nel nostro paese: vicende molto differenti le une dalle altre, uomini e donne di diversa provenienza etnica, geografica, sociale, culturale, diverso destino, diversi valori. cio` che ne emerge e` l`istantanea di un panorama in continuo mutamento, nel quale molti vivono in condizioni di miseria e degrado, fantasmi invisibili nella nostra societa`, ai margini; alcuni sopravvivono piu` o meno dignitosamente; ma ci sono anche quelli che possono dire di avercela fatta, di essere riusciti a raggiungere un tenore di vita decente, di essersi integrati.







nino motta, tipografo, abbandona milano e la famiglia (una famiglia disperata e ostile) e torna a messina, sotto le mentite spoglie del giornalista, per "indagare" sulla sua infanzia in collegio che, da sempre, e` rimasta intrappolata da una memoria "a macchie", incerta, segnata da un misterioso trauma. una volta in loco non ha difficolta` a far parlare quelli che tanto tempo prima sono stati i suoi compagni, anzi il suo invito a parlare li trasforma in generosi narratori orali. e cosi` le molte testimonianze si incrociano affollandosi intorno a due immagini che hanno accompagnato la vita di nino motta: il cappello del padre appeso in corridoio e la figurina della madre marietta che sale verso il collegio nel suo cappottino striminzito...


"la mia cucina pop e` nata dal desiderio di amalgamare l`essenziale con il ben fatto, il buono con l`accessibile, l`innovazione con la tradizione. sono convinto che la grande cucina italiana sia grande, oltre che per varieta` e gusto, anche per la possibilita` che offre di essere costantemente reinterpretata: io l`ho fatto con semplicita`, dando valore a tutti gli ingredienti e facendo della stagionalita` e dell`alta qualita` dei prodotti due punti fermi. a questi punti cardine ho aggiunto un principio che mi guida nella preparazione di ogni piatto: la ricerca di un`armonia nell`equilibrio dei contrasti, che per me significa non solo una `promessa` di dolce nel salato e una `memoria` di salato nel dolce, ma la coesistenza armoniosa in ciascun piatto di tutto cio` che stimola il palato: morbido, croccante, caldo, freddo, dolce, amaro..." tutto questo per davide oldani deve trovare una composizione in una cucina leggera ma gustosa, sana ma varia, semplice ma sorprendente. a completare la sua idea di cucina pop: la passione e la ricerca continue, l`irrinunciabile lavoro di squadra e l`accoglienza dell`ospite. sobria ma elegante, quest`ultima e` basata sulla convinzione che il bello debba essere anche funzionale, come tutti gli oggetti che oldani ha creato per i suoi ospiti. prefazione di andrea bocelli. prefazione di alain ducasse.











l`adolescenza di miriam/maria smette da un`ora all`altra. un annuncio le mette il figlio in grembo. qui c`e` la storia di una ragazza, operaia della divinita`, narrata da lei stessa. l`amore smisurato di giuseppe per la sposa promessa e consegnata a tutt`altro. miriam/maria, ebrea di galilea, travolge ogni costume e legge. esaurira` il suo compito partorendo da sola in una stalla. ha taciuto. qui narra la gravidanza avventurosa, la fede del suo uomo, il viaggio e la perfetta schiusa del suo grembo. la storia resta misteriosa e sacra, ma con le corde vocali di una madre incudine, fabbrica di scintille. l`enorme mistero della maternita`. una lettura della storia di maria che restituisce alla madre di gesu` la meravigliosa semplicita` di una femminilita` coraggiosa, la grazia umana di un destino che la comprende e la supera. de luca al vertice della sua sapienza narrativa.

periferia di milano, fine anni quaranta. un bambino gattona sul pavimento attirato da un oggetto sconosciuto. e` una scatola di legno che libera nell`aria una serie di suoni cristallini, gioiosi. coi suoi occhi grandi, illuminati di tenera ingenuita`, il bambino insegue quella sorgente di magia, sentendo esplodere nel cuore un`emozione nuova e travolgente. non lo sa ancora, ma ha appena incontrato quella che per tutta la vita sara` la sua compagna fedele, la musica. molto tempo dopo, quel bimbo ormai piu` che settantenne sale in macchina per un viaggio in solitaria verso l`oasi di ninfa, un luogo speciale dove scavare dentro di se` e trasformare in musica intuizioni, immagini, frammenti di memoria. e` l`inizio di un percorso spirituale, sulle tracce di un ragazzo schivo che negli anni sessanta e settanta si trova a calcare i palcoscenici di mezzo mondo; di un compositore e chitarrista formidabile che fonda, con un gruppo di altri visionari, la pfm, pietra miliare del rock progressivo italiano. un maestro che ha messo la propria arte al servizio di centinaia di migliaia di persone, in comunita` e istituti di pena. un uomo mai stanco di indagare il suono come strumento per conoscere la propria anima. con innata schiettezza e con l`imprevedibile creativita` che e` il suo marchio di fabbrica, franco mussida risale all`origine del suo amore per la musica, quella misteriosa grammatica universale che ci permette di entrare in contatto con la poesia del mondo.

uni` la tragedia greca al reportage di cronaca nera, il mito di edipo all`"hard boiled". alla sua morte, nel 1987, il "new york times" ne ricordo` "lo stile disadorno e violento, che fece scandalo, a tal punto che i suoi libri furono banditi da molte biblioteche". erskine caldwell, tra i rari lari della letteratura americana, esordi` nel 1929 con "il bastardo": romanzo brutale, e di brutale bellezza, racconta le animalesche peripezie di gene morgan, vagabondo, figlio di una prostituta, ostaggio di un mondo stravolto. ritirato dal commercio, "il bastardo" dimostro`, nei decenni, l`autorevolezza di un libro-pioniere. dalle cupe invenzioni di caldwell provengono, per sinistra filiazione, i primi romanzi di cormac mccarthy, i film piu` duri di john huston ("citta` amara", ad esempio), i fantasmagorici orrori di david lynch. dicono fosse esagerato, esagitato nel disintegrare le ipocrite convenzioni del suo (e del nostro) tempo. il grande scrittore, d`altronde, fa cosi`: da` fuoco alla casa in cui dimora; vive di offerta e di spoliazione.

con il crollo dell`unione sovietica nel 1991, le cinque repubbliche dell`asia centrale fino ad allora controllate da mosca ottengono l`indipendenza. nel corso di settant`anni di regime sovietico, turkmenistan, kazakistan, kirghizistan, tagikistan e uzbekistan, i paesi che, dalle catene montuose piu` alte del mondo al deserto, segnavano un tempo la rotta della via della seta, sono in qualche modo passati direttamente dal medioevo al ventesimo secolo. e dopo venticinque anni di autonomia, tutte e cinque le nazioni sono ancora alla ricerca della loro identita`, strette fra est e ovest e fra vecchio e nuovo, al centro dell`asia, circondate da grandi potenze come la russia e la cina, o da vicini irrequieti come l`iran e l`afghanistan. a unirle sono i contrasti: decenni di dominio sovietico convivono con le amministrazioni locali, la ricchezza esorbitante data da gas e petrolio con la poverta` piu` estrema, il culto della personalita` con usanze arcaiche ancora vitali. e mentre le steppe si riempiono di edifici ultramoderni e ville sfarzose abitate dai nuovi despoti, continuano a sopravvivere la passione per i tappeti e i bazar, l`amore per i cavalli e i cammelli, e innumerevoli tradizioni che rendono una visita alla regione e ai suoi abitanti indimenticabile. nel suo reportage sui paesi alla periferia dell`ex unione sovietica, erika fatland unisce un approfondito lavoro di ricerca e analisi geopolitica al gusto dell`avventura.

tratto dalla nostra serie illustration now!, questo libro raccoglie 100 tra i creatori e i designer della scena dell?illustrazione. con artisti come istvan banyai, mirko ilic, anita kunz e christoph niemann, questa panoramica internazionale offre un resoconto stimolante del dinamismo e della diversita del genere, con un autoritratto, esempi di portfolio e una descrizione per ogni illustratore.