i saggi qui riuniti, apparsi originariamente in riviste oggi di difficile reperimento, coprono un arco temporale che abbraccia l`intero periodo creativo di gue`non, dal 1909 al 1950. la visione metafisica di gue`non appare gia` compiuta fin dal primo saggio sul demiurgo - pubblicato a ventitre` anni -, in cui egli affronta il millenario quesito "unde malum?", rispondendo con la disinvoltura e la meticolosita` di chi svolga una dimostrazione di cio` che dovrebbe risultare a tutti ovvio, o perlomeno facilmente desumibile da alcune nozioni universali di immediata evidenza, quali l`infinito, l`essere e il non-essere, il manifestato e il non-manifestato, l`unita` e la molteplicita`. e fedele a quella visione, incentrata sugli assiomi che nelle civilta` tradizionali definiscono l`ordine del mondo e il percorso iniziatico di realizzazione spirituale, gue`non nei quarant`anni successivi si adopera instancabilmente a rettificare le confusioni di pensiero e le aberrazioni terminologiche che vede diffondersi nel mondo moderno, chiarificando con puntiglio i rapporti fra monoteismo e angelologia, il significato delle idee platoniche, la distinzione fra spirito e intelletto, le valenze metafisiche della produzione dei numeri e della notazione matematica.
le acque sante del titolo sono quelle di una puglia primitiva e magica, le acque marce quelle dell`inquinamento portato da un`industria prematuramente declinata: tommaso di ciaula attraversa questo paesaggio in compagnia di un leone e di un ranocchio, in un viaggio alla ricerca di vecchie acquasantiere... "acqua santa scivola giu` nell`acquasantiera e acqua salata e marcia entra dal portone. si incontrano, si abbracciano."
"in un grande museo londinese arriva dalla garamanzia il fanciullo d`oro: sarcofago millenario di un re morto bambino. sir william lo porto` alla luce durante una spedizione archeologica. e mentre ai piani inferiori che ospitano la mostra fa da coro la massa di visitatori, ai piani segreti superiori, tra la biblioteca e i magazzini, si svolge un complesso intrigo. piu` morti, un suicidio, un falso clamorso, traffici clandestini di beni museali, affari di spionaggio internazionale sono gli eventi che caratterizzano questo racconto".
"valerio nardoni e` un fortunato incontro che questi tardi anni della mia vita mi hanno regalato. ho potuto conoscere direttamente in lui alcuni aspetti vivi e franchi della gioventu` di oggi e in piu` una tutta sua personale genialita`. quando le circostanze lo misero, per cosi` dire, sulla mia strada, sapeva poco di me. coscienziosamente volle acquisirne qualche notizia da conversazioni e letture; poi sollecitato da stimoli sempre meno casuali, decise di esplorare sistematicamente il mio lavoro poetico assai piu` che semisecolare, e poco piu` tardi di organizzarlo intellettivamente a suo sogno e libido. nacque allora l`idea di una antologia non canonica, ma libera e attiva - spiritualmente e fantasticamente attiva - quale soltanto valerio poteva concepire." (m. luzi)
il volume offre una valida introduzione ai problemi della psicologia della forma, alle ricerche e alle varie ipotesi che hanno accompagnato lo sviluppo degli studi sui processi della percezione, a partire dai fenomeni ottici. katz analizza la gestaltpsychologie in tutti i suoi campi di applicazione e nel suo significato generale metodologico e teoretico, indicandone da un lato i risultati positivi e il significato progressivo, e dall`altro sottolineando i problemi che restano ancora insoluti. nella sua introduzione, musatti confronta le posizioni di katz con quelle degli altri studiosi che si sono occupati di psicologia della forma e delinea gli sviluppi della ricerca in italia e all`estero.
le crociate costituiscono il terreno dello scontro profondissimo tra due religioni e due civilta`. il movimento crociato, originato dalla chiesa nell`ambito del clima di rinnovamento spirituale verificatosi dopo il mille, si e` caratterizzato anche in base a ragioni politiche, economiche e sociali. questo volume e` una raccolta di dieci testi sulle prime quattro crociate e offre una storia progressiva del periodo compreso tra il 1096 e il 1207. a testi di carattere storiografico, resoconti di prima mano di testimoni che hanno personalmente partecipato agli eventi, nel volume si affiancano due testi poetici in francese antico, che celebrano in forma epica la presa di antiochia e di gerusalemme.
il volume e` suddiviso in due sezioni che restituiscono due esperienze importanti di ungaretti, quella di viaggiatore e quella di docente universitario e conferenziere, esperienze che, nella vita del poeta, si intersecano e si sovrappongono dall`inizio degli anni `30 agli anni `60. la pubblicazione di questo volume intende fornire, grazie anche all`esaustivo apparato di note, una visione piu` ricca e approfondita del letterato comunemente noto solo come poeta.
la prima parte di "migrazioni" si chiudeva con il ritorno del nobile vuk isakovic dalla guerra, all`inizio dell`estate 1745. siamo ora nell`anno 1752: il governo di maria teresa ha deciso la smobilitazione delle truppe serbe e quel sogno - raggiungere una nuova patria, una terra slava, la russia - viene raccolto dal nipote di vuk, pavle isakovic. sara` lui a guidare il suo popolo attraverso le steppe, i fiumi, le foreste e i laghi dell`est. ma solo per scoprire che nulla e` come doveva essere, e che la terra promessa non esiste: mai pavle potra` convincersi che "un`acacia sul don o sul begej e` sempre un`acacia".
il 15 gennaio del 1952, quando si siede alla scrivania di goldeneye, la sua villa in giamaica, ian fleming non ha idea di cosa scrivera`. parte dal nome del suo personaggio, rubato a un allora celebre ornitologo, e dal ricordo di una partita a carte al casino di lisbona, nel 1941. il primo james bond nasce cosi`, ed e` un romanzo molto diverso da come forse lo stesso fleming amava raccontarlo. le scene sono poche, non piu` di quattro, i veri personaggi anche meno. james bond impareremo a conoscerlo meglio, perche` qui e` ancora nei panni - eleganti, spiritosi, crudeli - di ian fleming. ma l`abominevole le chiffre, e il suo occhio quasi bianco, non li dimenticheremo, come difficile sara` scordare la bond girl forse piu` letale, la sublime vesper lynd. tutto dunque comincia da qui, dall`odore nauseante di un casino` alle tre del mattino. e la speranza e` che duri il piu` a lungo possibile.
"la mia ambizione e` cercare una soluzione alla tua malinconia e il vero cammino me lo indico` un grande poeta della fredda inghilterra, colui che fece dire a uno dei suoi personaggi, quasi pazzo per eccesso di senno, "dammi un`oncia di muschio, buon farmacista, per profumare la mia immaginazione". io non vorrei essere niente di diverso da questo, un buono speziale, un farmacista, il padrone delle ricette per profumare la tua fantasia". dunque, in questo ricettario, il vero nutrimento, per le signore a dieta di felicita`, saranno le pillole di saggezza che le ricette trasmettono. ciascuna di loro risponde a un`esigenza che non e` della pancia: la prima ricetta e` destinata a quella che dell`amato patisce "il peso invisibile dell`assenza", l`ultima per chi "un giorno sentira`, se non e` ancora arrivata, la tremenda desolazione della convivenza". e (esempio a caso) per l`insonnia e per l`oblio non si offre alcuna ricetta, perche` per dormire e dimenticare i rimedi sono troppo simili alla morte che non ha bisogno di nutrirsi. invece esiste il rimedio per la dama ammalata di parole: "se un giorno ti ammalerai di parole... se avrai la nausea quando senti `orribile` o `fantastico`". l`autore, il colombiano faciolince, avvolge questo libro in un`ironia affettuosa che fa pensare davvero ai boudoir delle signore di una volta. eppure, dalla sua pagina si solleva intensa, facendosi spazio tra la leggerezza e l`ironia, un`intelligenza, e un bisogno di ragionare con chi legge di filosofia.
il noir non e` solamente un "genere" cinematografico, e` anche e soprattutto uno stile, una dimensione psicologica, un modo di sentire la vita (oltre che il cinema): e` il trionfo del chiaroscuro, dell`ambiguita`, la percezione di un destino tanto crudele quanto ineluttabile. silvio raffo, cultore del giallo e del fantastico-visionario, propone in questo singolare libro una cronistoria "affettiva" ed estetica dell`universo noir, senza perdere mai di vista i riferimenti letterari e di costume, nella convinzione squisitamente "antimoderna" che un certo gusto e una certa bellezza abbiano davvero e definitivamente lasciato l`olimpo.
nella storia del pensiero il giardino e` sempre stato visto come una metafora vitale dell`opera di dio, dal mito fondativo dell`eden fino ai giardini zen giapponesi. le diverse epoche storiche non hanno fatto quindi che interpretare il particolare rapporto sviluppato dall`uomo con la natura, proprio attraverso l`arte dei giardini, per la loro capacita` di risvegliare gli accordi profondi dell`animo umano. ma senza cura non si da` giardino. mondo chiuso, indefinitamente malleabile, il giardino da` corpo al vecchio sogno del microcosmo. lo si struttura, consapevolmente, come l`immagine, su scala umana, del cosmo smisurato. in un giardino tutto diventa possibile. vi si puo` modellare a proprio modo la creazione, giocare con le stagioni, le luci, le prospettive, le chiome. per questa ragione, i giardini di un`epoca sono tanto rivelatori dello spirito che la anima, quanto possono esserlo la scultura, la pittura o le opere degli scrittori. il libro dedicato da pierre grimal alla storia del giardino, leggiadro e colto al contempo, costituisce ancora oggi una chiave d`accesso essenziale a uno dei temi cruciali della nostra storia culturale.
Argentina inizio anni ’80. All’apparenza una famiglia come le altre che vive nel tranquillo paesino di San Isidro; in realtà un vero e proprio clan che si guadagna da vivere con i sequestri di persona. Arquímedes; il patriarca; è a capo delle operazioni. Alejandro; il suo figlio più grande; è una star del rugby che gioca nel mitico team argentino “Los Pumas”. È lui che adesca le vittime dei rapimenti tra i giovani rampolli dell’alta società. I crimini del clan dei Puccio; famiglia che gode della protezione del regime militare; riescono a passare inosservati nella loro costante ferocia programmatica; ma prima o poi finiscono con il coinvolgere tutti in una crescente spirale di violenza; dove è colpevole anche chi assiste in silenzio. Ispirato ad un episodio realmente accaduto; il film racconta insieme alla storia di una famiglia anche quella di un intero Paese; nella sua delicatissima fase di transizione dalla feroce dittatura militare ad una fragile democrazia.
confida sciascia a domenico porzio. . ed e` come se questo libro, che registra incontri avvenuti lungo il 1988 e il 1989 e interrotti dalla morte dello scrittore, i due amici l`avessero disegnato proprio per scongiurare la fine del libero colloquiare, la dilagante riduzione a intervista della conversazione. provocato dalla inesauribile curiosita` di porzio, stimolato da un dialogo mutevole, schietto, indisciplinato, sciascia parla con un`asciuttezza in cui il fervore e` schermato dal riserbo e dalla precisione, offrendoci inattesi squarci sulla sua infanzia, quando il 2 novembre i bambini ricevevano i regali dei morti; sulla biblioteca della zia maestra e sul teatro di racalmuto, responsabili della sua divorante passione per i libri e il cinema; sui drammi che l`hanno segnato, come il suicidio del fratello, cui e` seguita quella che con ammirevole pudore definisce ; sull`impiego al consorzio agrario, che gli ha assicurato . ma, insieme, vengono alla luce anche tutti i suoi amori: oltre ai libri, parigi, il settecento, stendhal, savinio, su cui ha pesato l`italica , borges, pirandello, . e i segreti della sua officina, come la mescolanza dei generi suggeritagli da malraux, che vedeva in santuario di faulkner - incluso il piu` spiazzante ed efficace: .
da south beach a coconut grove, da ocean drive a little havana, da coral gables a key biscayne, dal parco nazionale delle everglades all`isola di key west, la metropoli della florida si svela davanti ai vostri occhi in una guida unica una carta d`insieme della citta` per visualizzare le 6 zone principali descritte nella guida 10 luoghi di visita assolutamente da non perdere, 10 buone idee per scoprire la citta` piu` autentica 60 siti, musei e monumenti facilmente individuabili nelle carte pieghevoli 150 indirizzi di ristoranti, caffe`, sale da te`, bar, teatri, negozi, mercati una selezione di alberghi di qualita`, scelti in tutte le fasce di prezzo le gite fuori porta, una carta dei trasporti pubblici e tutte le informazioni utili per muoversi in citta`.
un viaggio attraverso i secoli, riccamente illustrato, alla scoperta non solo di capolavori imprescindibili, ma del legame piu antico e profondo del mondo, la nativita, che allude, nella stessa misura, al mistero della vita di ognuno di noi e al rapporto dell?uomo con dio. dalle nativita e annunciazioni disincarnate e divine, con il cielo infuso d?oro, dell?arte bizantina, vittorio sgarbi ci conduce attraverso la rivoluzione della pittura moderna, che ha rappresentato una nativita sempre piu terrena, sempre piu vicina alla vita. ma la conquista della verita per questo soggetto cosi misterioso e suggestivo non e stata lineare: la storia dell?arte indica ripensamenti e ritorni, cortocircuiti continui tra ideale e reale. da giotto a simone martini, da piero della francesca a raffaello, da michelangelo a caravaggio e rubens fino ad alcune suggestioni dell?ottocento e novecento, da courbet a segantini, a pietro gaudenzi, vittorio sgarbi non solo ci racconta l?arte da un punto di vista inedito, quello della nativita, ma mostra come essa abbia saputo individuare le infinite sfumature dell?atto piu divino che l?essere umano puo compiere: il dono della vita. tra pittura, scultura, ma anche cinema e letteratura, questo viaggio, infine, ci lascia intravedere i mille, labirintici volti della femminilita, quali solo la grande arte puo rappresentare. "la nativita e il principio di tutto. la sua sintesi e nella immagine della madre che tiene in braccio il bambino: essa non mostra il potere di dio ma la semplicita degli affetti, in giotto come in pietro lorenzetti, come in vitale da bologna, come in giovanni bellini, come in bronzino, come in caravaggio. maria nell?atto della maternita non e una maesta lontana, in trono, che tiene in braccio un bambino che e gia divino: e semplicemente, nella maggior parte delle rappresentazioni, una mamma con il figlio. per questo la maternita di maria non e un tema religioso ma un tema umano. il soggetto e semplicemente la vita".