luigi garlando, milanese, 42 anni, lavora alla "gazzetta dello sport" dal `91. come cronista ha seguito tra l`altro olimpiadi, mondiali di calcio e tour de france. come scrittore ha pubblicato libri per ragazzi, biografie sportive e un romanzo per parole e figurine, dal titolo "cielo manca". in questo volume descrive i quasi 500 rigori assegnati alla squadra torinese, per poi analizzare i "freddi numeri" in un tentativo "scientifico" di dare una risposta ai dubbi di chi negli ultimi 75 anni si e` sentito piu` o meno defraudato, ma anche ai tanti tifosi juventini che vogliono togliersi delle curiosita` sulla loro squadra.
razumov conosce haldin, che ha assassinato un ministro e cerca di fuggire dalla russia. di fronte alla ricerca d`aiuto da parte di haldin, razumov reagisce con il tradimento: consegna l`amico alla polizia, accorgendosi ben presto della gravita` del proprio atto. l`ombra della colpa lo perseguita e il destino lo porta a incontrare la sorella di haldin, della quale si innamora. dovra` confessare a natalia cio` che ha fatto? la vicenda e` narrata da un professore inglese che vive a contatto con gli emigrati russi: un occidentale, quindi, estraneo ai fatti, nei quali pero` scopre, come conrad stesso, una proiezione dei propri atteggiamenti contraddittori. il gioco di specchi si moltiplica quindi fra scrittore e protagonista. introduzione di francesco binni.
grondanti manierismo letterario e, naturalmente, di dubitabile "impressione" poetica per l?egemone critica post-romantica - che ammette, quasi si trattasse di una scienza patologo-letteraria, il manierismo -, i testi del marchese palombara, che vedono per la prima volta la luce in questa collana, riassumono cio che lo scritto alchemico nel suo preziosismo alessandrino, se cosi si puo dire, deve avere. anna maria partini porta alla luce attraverso gli scritti finora inediti, raccolti nel codice reginense lat. 1521 della biblioteca apostolica vaticana e negli archivi dei principi massimo a roma, la figura del palombara. oltre all?analogia che la curatrice mette in rilievo tra le scritte della "porta magica" di roma e le opere del marchese, anche la figura del palombara esce nella sua complessita e nella sua dimensione storica, con l?evidente invito ad ulteriori approfondimenti e discussioni. si diceva preziosismo alessandrino e, di fatto, nei testi di palombara si incontrano l?attanagliante e pervicace "crudelta" dell?enigma, il gioco, assunto a paradigma, della parola, la "fabula" intrecciata, contorta, segmentata, tramite i piu disparati tropi retorici. l?opera del palombara si presenta quindi come una sorta di "summa" di divertimenti alchemici in cui le tracce dell?operativita religiosa, non sono mai appannate dalla mucidita gnomica che appare soltanto come orpello o comodo. ci si abbandoni quindi, calandosi in esso completamente, al gusto letterario dell?epoca e ci si sbarazzi da ogni poltroneria critica che privilegiando di norma il contenuto, non si rende conto di quanto spesso, come nel caso di palombara, il vero contenuto sia il contenente. ci si lasci pero cullare dal gusto della forma, si gustino gli apparenti nonsense e le ridondanze: gli echi. puo essere un?operazione ricca d?amore gia sufficiente da sola, evidentemente, per un invito alla lettura.