
una raccolta di interviste e testimonianze inedite di (e su) francois truffaut l`indimenticabile regista di "i quattrocento colpi" e "jules e jim". l`autore e` riuscito a "rubare" aneddoti, spunti polemici, osservazioni e valutazioni sorprendenti tra i piu` stretti collaboratori del cineasta, senza dimenticare il ricordo degli amici, le figlie e la moglie che ci fanno scoprire un truffaut inedito: acerrimo individualista ma squisitamente umano, profondamente sensibile, affascinato dai libri e dalla trasmissione della conoscenza piu` ancora che dalla "magia" delle donne. completano il volume un saggio introduttivo di paola malanga e un`accurata filmografia commentata.



nell`inghilterra della seconda guerra mondiale, minacciata dai missili v2, il tenente americano tyrone slothrop e` dotato di una facolta` tutta particolare: avverte in anticipo la caduta dei razzi grazie all`eccitazione sessuale. per questa prerogativa viene tenuto sotto controllo dai servizi segreti e dagli scienziati. avvertendo che contro di lui si sta architettando qualcosa fugge da londra. il libro, parabola sulla guerra e la tecnologia, racchiude un profondo significato filosofico ed esistenziale.

una tragedia si abbatte sulla vita di seberuj, cacciatore e allevatore di renne dell`antico clan nogo, che vive insieme alla famiglia in un accampamento, tra le nevi e i ghiacci quasi perenni della siberia. la moglie e la figlioletta sono aggredite e sbranate da un lupo solitario che semina il terrore tra le mandrie dell`intero circondario e a cui gli uomini da mesi danno invano la caccia. dopo aver recuperato i loro corpi martoriati e aver adempiuto a tutti i riti funebri, l`anziano seberuj si ritrova a vivere da solo, accudito di tanto in tanto dai vicini. da una decina d`anni, infatti, la figlia maggiore, aniko, ha abbandonato la sua tribu` per trasferirsi a studiare in citta`. il suo sogno e` diventare geologa. seberuj non ha piu` notizie della ragazza. scopre, tuttavia, il suo nuovo indirizzo e, non sapendo scrivere, detta una lettera per lei, informandola della morte della madre e supplicandola di tornare a casa. turbata dai sensi di colpa e desiderosa di ritrovare il tempo della sua infanzia, aniko torna dal padre, ma si ritrova in un mondo isolato, ormai estraneo, di cui ha quasi dimenticato la lingua; un mondo ancora scandito dai ritmi della natura, da rituali arcaici e credenze anacronistiche, dove la vita le appare desolata e piena di privazioni. nuovi dubbi, percio`, le impongono scelte complicate.

per lunghi frammenti, si alternano nel libro la voce di joe, fratello minore, appassionato di boxe e avido lettore, e quella di branko, fratello maggiore, interessato al ciclismo e al cinema. la loro infanzia si snoda nella pretoria degli anni settanta, in cui una famiglia piccoloborghese riesce ad acquistare casa nella periferia residenziale. tra i nuovi elettrodomestici e le automobili, manca pero` il televisore, che ancora non e` arrivato in sudafrica. la fonte d`informazione principale, quindi, sono i giornali, oppure la radio. il romanzo, percio`, e` una cronistoria dell`evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dalla carta stampata fino all`avvento della televisione e, infine, del digitale. il cuore del racconto e` il mito sportivo di cassius clay, ossia muhammad ali. joe ne e` ossessionato al punto da conservare per decenni uno scatolone pieno di ritagli di giornale sulle mirabili imprese dell`atleta. il pugile e` il pretesto per intessere un discorso sul razzismo e sulla storia del sudafrica, che si gioca tra il recto e il verso di quei ritagli, e si legge come in filigrana, fino al massacro di marikana del 2012, che sembra rievocare quelli di sharpeville e di soweto.