Wishlist

i prodotti che vorresti acquistare

"grande affresco storico sul grande gioco, come lo chiamo` kipling, che impegno` inglesi e russi, per buona parte dell`ottocento, in afghanistan, in iran e nelle steppe dell`asia centrale. mentre il grande impero moscovita scivolava verso i mari caldi inghiottendo ogni giorno, mediamente, 150 chilometri quadrati, la gran bretagna cercava di estendere verso nord i suoi possedimenti indiani. vecchia storia? acqua passata? chi dara` un`occhiata alla carta geografica constatera` che i grandi attori hanno cambiato volto e nome, ma i territori contesi o discussi sono sempre gli stessi. in queste affascinanti "mille e una notte" della diplomazia imperialista il lettore trovera` l`antefatto di molti avvenimenti degli scorsi anni in afghanistan e in iran." (sergio romano)

dante e` l`ultimo poeta medievale, il grande campione di un medioevo in declino, ed e` il primo poeta della modernita`, non solo dal punto di vista linguistico, ma anche per come sa usare i vari aspetti della scienza e della cultura del suo tempo radunandoli al servizio del suo insegnamento morale. in firenze, egli e` ascritto, nominalmente, alla corporazione dei medici. e un "sapiens de medicina", pur non avendola studiata, ne` professata, e di medicina e medici parlano diffusamente le tre cantiche della divina commedia. il volume presenta appunto una ricognizione del testo della commedia con riferimenti al campo medico-sanitario e individua passi salienti della "sapienza medica" di dante. un punto di vista sicuramente originale all`interno della copiosa produzione editoriale occasionata dalla ricorrenza settecentenaria della sua morte.

questo libro ha per argomento la medicina e i medici che l`hanno interpretata e attuata in italia nel ventennio compreso tra le due guerre mondiali. esso viene a inserirsi nella bibliografia non esigua dedicata alla sanita` italiana durante il fascismo, alla quale l`autore ha gia` contribuito. la rivisitazione attuale piu` vasta dell`argomento segue, in generale, l`andamento cronologico unidirezionale delle vicende narrate e tuttavia, talvolta, segue un percorso zigzagante "tra passato e presente" e "tra presente e passato" conforme all`insegnamento storiografico trasmesso da marc bloch nel suo "me`tier d`historien". giorgio cosmacini e` medico, laureato in filosofia, docente universitario. storico e filosofo della medicina, e` socio onorario della societa` italiana di igiene e sanita` pubblica e della societa` italiana di antropologia. e socio emerito della societa` italiana di radiologia e autore di molte opere, alcune delle quali pubblicate anche all`estero. nel 2017 e` stato insignito dell`ambrogino d`oro da parte del comune di milano.

strabone e` uno degli autori antichi piu` interessanti: e` infatti il primo geografo a noi noto. greco, trapiantato a roma, mette a servizio della classe dirigente del periodo augusteo la sua erudizione e le sue conoscenze dirette, componendo un`opera monumentale, la "geografia", in 17 libri, che descrive il mondo fino allora conosciuto. in particolare i libri iii e iv, contenuti in questa edizione, descrivono non soltanto la morfologia dell`iberia e della gallia, ma anche la loro storia ed etnografia, narrando in maniera pittoresca tradizioni locali, usi e costumi di questi "barbari" romanizzati. testo greco a fronte.

servirono veramente le bombe atomiche a porre fine alla guerra o vennero sganciate seguendo altre logiche e finalita? perche non fu sufficiente il precedente bombardamento incendiario di tokyo, quasi altrettanto distruttivo e crudele? uno dei maggiori storici militari al mondo, richard overy, ripercorre quei mesi drammatici, dalla guerra nel pacifico agli sforzi tecnologici e scientifici della corsa atomica, fino all?escalation che porto alla scelta di colpire hiroshima e nagasaki. sono mesi che gettano la loro ombra inquietante sull?oggi, in un tempo in cui insieme agli interrogativi etici minacciano di sollevarsi gli stessi venti nucleari. nei mesi conclusivi della seconda guerra mondiale centinaia di migliaia di giapponesi, per lo piu civili, morirono in un?ultima esplosione di violenza dal cielo. dopo aver devastato tokyo gli aerei americani iniziavano a non avere molti obiettivi plausibili a disposizione, e si decise allora di utilizzare due armi atomiche per chiudere definitivamente la guerra. da allora, il ruolo dei bombardamenti incendiari e delle armi nucleari nella lettura della resa giapponese e sempre stato oggetto di un acceso dibattito. richard overy ripensa a come dovremmo considerare quest?ultima fase del conflitto. il popolare racconto secondo cui i bombardamenti furono efficaci va inserito nel contesto piu ampio di quanto stava accadendo in giappone all?inizio del 1945. e la facile equazione "bombardamento uguale resa" non puo piu essere data per scontata. queste pagine ricostruiscono il processo attraverso il quale, nel corso di una guerra lunga e tremenda, la volonta di uccidere i civili e distruggere intere citta e diventata una cosa normale. e ci mostrano come le preoccupazioni morali si sono potute attenuare fino al punto in cui gli scienziati, gli aviatori e i politici hanno approvato una strategia di distruzione di massa che non avrebbero mai approvato prima. rivelandoci pero allo stesso tempo quale sia stato lo sforzo messo in campo per cer

Questo sito utilizza solo cookies tecnici e cookies analitics propri e di terzi. Per ulteriori informazioni vedi la nostra informativa. Chiudi