

terrence vance gilliam, detto terry, nasce nel 1940 nel minnesota, ma si trasferisce nel 1967 regno unito. compie le prime incursioni nel cinema con i monty python, il gruppo comico che segnato in modo indelebile la storia della televisione britannica. visionario, poetico, estroso, gilliam nei suoi film ha edificato mondi straordinari sospesi tra realta` e fantasia, malinconici e ironici al tempo stesso. tra i suoi film brazil (1985), la leggenda del re pescatore (1991), l`esercito delle dodici scimmie (1996).

un omaggio al grande maestro dell`animazione: una monografia interamente dedicata al cinema e ai personaggi di chuck jones, in un volume che presenta immagini, contributi e interviste. nell`indice: il cinema di chuck jones; il potere del disegno. i cartoni animati di chuck jones; la follia nel metodo; il romance e il carnevale; comico, grottesco e surreale nel cinema di chuck jones; chuck jones o giovanni jones: il problema dell`identita` in bugs & co.; gli anni della formazione; non solo warner. da tom & jerry al grinch; high notes. appunti sulla colonna sonora; vaghe tracce di un debito... cartoni dopo la golden age radiofonica; coyote e rane barocchi; ritratto dell`artista come animatore; bestiario; filmografia; bibliografia.

orson welles fece il suo ingresso a hollywood nel 1939, l`anno successivo inizio` a lavorare a "quarto potere". questo libro ne ripercorre le fasi di lavorazione, dalla stesura della sceneggiatura alle riprese, dalla fotografia alla scenografia, dall`uscita in sala alla fortuna critica. dal racconto emergono, accanto a welles, tutti coloro che con lui collaborarono alla riuscita dell`operazione e il cui apporto risulto` fondamentale se non imprescindibile, componendo un imponente affresco di uno dei capitoli piu` interessanti della storia del cinema.

ingmar bergman (uppsala, 1918 - faro, 2007). tra i massimi autori del cinema mondiale, dedito a una continua interrogazione sulla condizione umana, regista-filosofo ma anche grande narratore e poeta per immagini, e` stato punto di riferimento per generazioni di spettatori e di cineasti. tra i suoi film: "il settimo sigillo" (1956), "il posto delle fragole"v (1957), "il silenzio" (1962), "persona" (1965), "sussurri e grida" (1970), "scene da un matrimonio" (1972).

"m.a.s.h.": ventisette personaggi principali. "nashville": ventiquattro personaggi principali (piu` l`invisibile e onnipresente candidato presidente hal philip walker). tre anni dopo, nel 1978, in "un matrimonio", cinquanta. e ancora, venticinque in "i protagonisti", trenta in "america oggi", trentadue in "pre`t-a`-porter", quaranta in "gosford park". e questi sono solo i film piu` "affollati" della straripante, generosa filmografia di robert altman: quasi quaranta film dal 1957 al 2006, una quantita` incalcolabile di documentari e serie televisive fin dai primi anni cinquanta, e regie teatrali, opere, tv movie. e stato probabilmente il piu` prolifico degli autori emersi dal cinema americano anni settanta, e certamente il piu` innovativo: con il suo stile sinuoso, calcolatissimo e insieme assolutamente libero, altman ha raccontato meglio di chiunque altro (e con piu` determinata continuita`) l`america che si confrontava disillusa con il crollo dei propri valori, con il dopo-vietnam, con la paranoia dei complotti e degli attentati, con la disgregazione degli ideali, con il vuoto spettacolo di se stessa. ha rivisitato tutti i generi (fantascienza, western, me`lo, commedia, musical, noir, thriller), ha messo in scena il carrozzone della politica e della vita quotidiana, ha amato moltissimo i suoi personaggi, senza trasformarli mai in eroi. il suo cinema e` lucido, ironico, appassionato, anche quando, come in "america oggi", ispirato a raymond carver, danza letteralmente sull`abisso che inghiottira` la civilta`.

tutto era cominciato con un ragazzo dalla maglietta bianca e i capelli lunghi che dal palco de l`air du temps incantava le ragazze con la forza giovane della sua musica e la musicalita` antica della sua lingua. a quei tempi serey sembrava vivere solo di rock e della matematica che studiava all`universita`, eppure molto altro impegnava il suo cuore: da sei anni era lontano dal suo paese, da quando i khmer rossi avevano chiuso le frontiere della cambogia. e durante questo esilio forzato che lo incontra lei. di qualche anno piu` giovane, anche anne deve fare i conti con la solitudine: quella di essere cresciuta senza un genitore. tra anne e serey l`amore e` quello disperato e senza domani di chi si abbandona all`altro come a una patria ritrovata. ma quando i khmer vengono ricacciati sulle montagne e le frontiere riaperte, serey deve tornare a casa e scoprire cosa e` successo alla sua famiglia. quando, dopo undici anni senza avere sue notizie, le sembra di intravedere il volto di serey in un servizio al telegiornale, anne decide di partire per la cambogia. il fiume delle cento candele e` un romanzo scritto come una lunga, struggente lettera d`amore, un canto rivolto all`amato assente e al suo paese che diventa una meditazione sofferta sulla verita` e la giustizia, su quali parole usare per onorare i morti e pacificare i vivi. anche quando ogni parola sembra venir meno.
