"la scoperta dell`america ad opera degli spagnoli diede inizio a una delle piu` funeste sequele di eventi e alla piu` lunga trage-dia umana che il mondo abbia conosciuto. nello spazio di una generazione, delle grandiose civilta` del centro e sudamerica non restarono che rovine e una misera turba di schiavi di piantagione, mentre nel nord l`impeto della conquista e dello ster-minio fu solo dilazionato. tutti i nuovi arrivati europei furono distruttori. i francesi fecero scempio delle nazioni del mississippi e del golfo del messico. in canada gli inglesi inventarono la guerra batteriologica, distribuendo alle tribu` le coperte di un ospedale di vaiolosi (metodo tuttora in auge nel brasile), mentre gli emancipati coloni americani si spinsero all`ovest dietro uno scudo di tradimenti e massacri. il fatto spaventoso e` che la maggior parte degli abitatori aborigeni sono stati eliminati da un terzo della superficie del globo, ed e` forse ancora piu` deprimente che i pochi sopravvissuti siano stati ridotti, nell`insieme, alla miseria e alla nullita` culturale".
intorno alla meta` degli anni trenta del novecento, il piccolo henry gustave molaison comincia a soffrire di ripetute crisi convulsive, sviluppando un`epilessia farmaco-resistente. quando il neurochirurgo william b. scoville decide di sottoporlo, ormai ventisettenne, a un`operazione al cervello, il prezzo da pagare per la remissione delle crisi sara`, per henry, il manifestarsi di una severa amnesia anterograda: l`incapacita`, cioe`, di ricordare le sequenze della sua vita successive all`operazione - al punto da salutare ogni giorno persone note come se le incontrasse per la prima volta, cominciando dai medici. da quel momento, henry diventera` semplicemente h. m., l`acronimo piu` pervasivo e perturbante di tutta la letteratura neuroscientifica degli ultimi decenni. esito di una frequentazione professionale e umana di quasi mezzo secolo, quello di suzanne corkin non e` "un" libro, ma "il" libro su un caso cui si devono scoperte decisive sulla natura della memoria e sugli specifici processi attraverso i quali viene costruita ("il cervello di henry" scrive la corkin "ha risposto a piu` domande sulla memoria di quanto abbiano fatto gli studi scientifici dei cento anni precedenti"). un libro che ci offre, oltre a uno dei piu` intensi `ritratti clinici`, una affascinante riflessione sulla tessitura fragile e tenace, coerente e composita, che sta alla base dell`identita` di ognuno di noi.